You Know 6 – Buon Natale da Hollow Sun!!

Written by Antonio Antetomaso on . Posted in Software

Hollow Sun, autore di librerie Kontakt di elevata qualità e dal prezzo assai contenuto, in occasione delle Feste, offre a tutti i fan il suo personale dono Natalizio. Ha infatti da pochi giorni lanciato sul mercato la sua ultima creazione che ha lo scopo di ricreare in ambiente Kontakt uno dei synth ‘80 più famosi di casa Roland, il Juno 6. Con un pizzico di senso dell’umorismo, il nome di tale prodotto è You Know 6….non chiedetemi il perchè, non posso fare altro che sorridere!!

FIGURA1

Muovendoci in ambiente Kontakt, il prodotto fa inevitabilmente uso di campioni, pur corredando il tutto con una potente sezione di scripting a mappare in modo assai fedele i controllers dello strumento originale.

L’intera libreria viene distribuita come un insieme di intrument Kontakt (files .nki per gli amici) da trascinare comodamente all’interno del campionatore una volta caricato all’interno della vostra DAW o in modalità standalone. Se, come me, siete maniaci dell’ordine potete impostare la base di dati di Kontakt in modo tale da puntare anche alla cartella di You Know, così da indicizzare e ricercare comodamente all’occorrenza i vari instrument offerti. A piacer vostro.

Il set di strumenti è assai nutrito, si parte da una versione base che si presta a smanettamenti vari ed è l’ideale per prendere confidenza con i controlli offerti e conoscere un po’ più da vicino come è fatto un Juno 6, per arrivare a suoni di ogni tipo e natura: pads, synth leads, sequenze, bassi e così via. In tutto 40 presets offerti, c’è proprio da divertirsi.

Guardiamo un po’ più da vicino la sezione di controlli offerti che, complici i custom component dell’ambiente di scripting di Kontakt, ricorda moltissimo quella dello strumento originale, non a caso naturalmente. Essa da sola fa venire voglia di mettere le mani sopra al prodotto.

Due le sezioni identificabil:

Sezione superiore (sorgenti sonore e sorgenti di modulazione)

Da sinistra verso destra:

  •  Arpeggiatore dotato dei classici controlli di variazione del rate, di selezione della modalità di arpeggio, del numero di ottave da spaziare, di abilitazione della modalità di persistenza  anche dopo il rilascio di un tasto e della sincronizzazione con un MIDI CLOCK esterno, per unità di misura discrete (1/8, 1/16 e così via);
  • Sliders di dosaggio della quantità di modulazione introdotta dal controller di pitch bending, rispettivamente per l’intonazione dell’oscillatore e per l’apertura del filtro;
  • LFO con forme d’onda triangolare, dente di sega discendente, quadra e impulsiva. Dell’LFO è possibile regolare la modalità di innesco, il delay e il rate (niente male); anche questa è una novità rispetto allo strumento originale dotato di un LFO a sola onda triangolare;
  • DCO (Digital Controlled Oscillator): offre onda quadra, onda impulsiva modulabile in ampiezza (PWM) dente di sega, onda quadra simmetrica un’ottava più in basso rispetto alle altre forme d’onda e rumore bianco. Le forme d’onda sono attivabili simultaneamente e, altra novità rispetto allo strumento originale, è presente uno slider per il detuning di esse. La sezione DCO offre infine uno slider che dosa l’intervento dell’LFO sull’intonazione dei vari oscillatori se sull’ampiezza dell’onda impulsiva.

Sezione inferiore (filtri, amplificatore e effetti)

Da sinistra verso destra:

  • Filtro passa alto con slider di regolazione della frequenza di taglio;
  • Filtro passa basso commutabile in modalità 12 db/ 24 db per ottava con controlli della frequenza di taglio e della risonanza (non vi aspettate miracoli relativamente a auto oscillazione e altro eh? Ricordate che siamo in un campionatore…) nonchè offrente sliders di regolazione della quantità di modulazione introdotta rispettivamente da tastiera, LFO, inviluppo e dinamica (niente male);
  • Generatore di inviluppo: esso offre 2 inviluppi (selezionabili mediante apposito switch), il primo che controlla il VCA e il secondo che controlla l’apertura del filtro. La modalità è ADSR o AR. Disponibili i relativi slider per regolare attacco, decadimento, sustain e release;
  • Chorus: effetto di chorus, ricavato dalle potenzialità offerte dalla sezione effetti di Kontakt. Nulla a che vedere con l’originale “Boss Chorus Ensamble” tipicamente accoppiato allo storico synth. Accontentiamoci, il suo “sporco” lavoro lo svolge tutto ugualmente..

FIGURA2

 

Ed eccoci alla domanda inevitabile: ma cosa c’è di campionato? E’ tutto programmato!! Domandare è lecito, rispondere è cortesia diceva uno: i campioni sono delle forme d’onda della sezione DCO naturalmente. Sennò che Digital Controlled Oscillator sarebbe? Parliamo della sezione effetti, un’altra novità offerta da Hollow Sun, a corredo delle possibilità dello strumento originale e, soprattutto,  per “farsi perdonare” di non aver emulato il Chorus originale…
La ricca sezione effetti è accessibile mediante apposito tab nella parte inferiore dell’interfaccia e si presenta così.

FIGURA3

Da sinistra verso destra, sotto forma di comodi “pedalini digitali”, il prodotto offre:

  • FLANGER
  • PHASER
  • ROTARY
  • DELAY (irrinunciabile)
  • RIVERBERO A CONVOLUZIONE (con tre modalità operative: spring, plate e hall).

Ciascun effetto è ovviamente dotato dei “dovuti” controlli per dosare le quantità, regolare i rate and so on. A causa del gain introdotto da ciascun effetto è facile mandare in distorsione il segnale originale, quindi occhio a dosare i livelli quando si intendono usare più effetti in cascata.

Quanto costa il giocattolo? E qui arriviamo al punto forte.  SOLTANTO 2 EURO FINO A NATALE!! Poi passerà a 20 euro. Decisamente irresistibile…

Qui, è disponibile materiale addizionale e utili demo audio. Il divertimento è assicurato.

Buona musica e buone feste.

 

 

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Comments (2)

  • Giorgio EV

    |

    ciao,
    non sarà che gli anglofoni pronuncino in modo simile Juno e You Know?

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    • Antonio Antetomaso

      |

      Penso di si, motivo per cui mi fa sorridere il gioco di parole…molto carino.

      Reply

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