XILS LAB Chor’X
Chor’X rimodella tre tipi di chorus BBD analogici per ottenere una sofisticata spazializzazione stereofonica del segnale passante. I tre modelli – non dichiarati per motivi di copyright, ma identificati con le sigle Sy, Cs e Di, sono stati modellati con estrema attenzione e possono essere utilizzati nelle configurazioni a 4 o 2 unità simultanee, con o senza picchi risonanti, con o senza compressor/expander interno.
di Enrico Cosimi
La posizione stereo del segnale è rispettata perfettamente, grazie al True Stereo Dynamic Engine; in aggiunta, grazie alla Impulse Threshold, si può decidere da dove e come il chorus influenzerà il segnale passante, rispettando (ad esempio) i transienti percussivi e le basse frequenze. In questo modo, si evitano i flam e le perdite di “messa a fuoco” sugli attacchi delle note e, con le basse frequenze in dry, si risolvono tutti i classici problemi di stonatura che affliggono le note basse sottoposte a chorus.
La struttura può essere sottoposta a modulazione, estraendo dal segnale audio passante i valori di envelope follower necessari al trattamento.
La configurazione “Sy” utilizza due emulazioni BBD indipendenti e due LFO per canale, con filtraggi e emulazione compander basata sugli amplificatori.
La configurazione “Di”, usa un BBD per canale e solo un LFO, ma lavora in inversione di fase sui due canali left e right; sono implementati diversi filtri e una emulazione compander basata su chip.
La configurazione “Cs”, infine, usa un BBD e due LFO per canale, con diverse unità di filtraggio per differenziare il trattamento audio; non ci sono compander, ma anche i livelli left e right sono sottoposti alla gestione da parte del LFO. Ciascuna linea BBD virtuale è modulata in frequenza e in range.
La compatibilità è garantita Mac, PC, VST, AU, RTAS; la protezione è con serial number.
Tags: bbd, chor'x, chorus, emulation, xils-lab
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