Waldorf Kyra VA Synthesizer
Nel panorama della musica elettronica, e dell’industria ad essa collegata, c’è più di un segnale che recentemente fa pensare ad un possibile futuro ritorno delle operatività “stile Anni 90”: parallelo al consolidato mondo analogico, reale, virtuale, modulare o integrato, sta prendendo piede l’uso dell’audio tabellato (hardware o software) e il recupero di suoni gloriosamente riconducibili a ciò che è stata l’orgia tecnologica Nineties, a base di ROMpler condita in tutte le possibili salse commerciali.
Di Enrico Cosimi
Originariamente sviluppato da un produttore indipendente, e lo scorso anno fortemente finanziato da Waldorf, il progetto Kyra ha fatto qualche fugace apparizione negli appuntamenti internazionali e nazionali – lo ricordiamo, ancora embrionale, emettere suoni al MEFF Fiorentini e ora, abbandonata la denominazione Walkirie originale, sembra pronto a irrompere sul mercato. Di seguito, le informazioni non più preliminari che sono state pubblicate sul sito Waldorf.
Kyra è un sintetizzatore Virtual Analog basato su FPGA, con architettura multitimbrica ad otto parti; ciascuna parte può generare fino a 32 voci simultanee. La struttura di canale rispecchia gli standard commerciali cui siamo abituati (OSC Group 1 OSC Group 2, SUB 1, SUB 2, FILTERS, EGs, LFOs, MOD MATRIX, EFFECT…), con significative fughe in avanti di tipo qualitativo e quantitativo robustamente supportate dalla generosa potenza erogabile attraverso FPGA.
Quatto coppie di connessioni stereo permettono di erogare audio in totale indipendenza timbrica – otto parti, otto uscite monoaurali – e la presenza di porte MIDI DIN e USB garantisce il collegamento bidirezionale con apparecchi esterni. L’audio è generato a 24 bit 96 kHz (con possibilità di scendere a 48 kHz per ottimizzare i flussi dati); i convertitori DAC sono a 32 bit e il sistema supporta fino a 128 voci di polifonia. Ciascuna parte timbrica ha la propria sezione effetti con nove trattamenti stereofonici (equalizzazione a tre tagli, filtro per formanti, limiter, distortionm delay, phaser, chorus, flanger, reverb, limiter).
Ci sono 26 banchi di memoria – da A a Z – con 128 locazioni ciascuno; i primi sette banchi sono RAM, gli altri 19 sono ROM.
Gli oscillatori si dividono in due “gruppi” per voce, con saw e altre 4096 forme d’onda campionate x32 oversample a 18-bit lineari PCM; è presente un noise generator. I gruppi possono essere detunati indipendentemente e arricchiti con sub oscillatori indipendenti (quattro forme d’onda e ottave selezionabili). In aggiunta, ci sono hard sync, ring modulation, frequency modulation exp/linear.
In comportamento hypersaw, dodici forme d’onda clonate permettono di detunare corposamente il suono della rampa principale; il dual mode sfrutta 6+6 canali, scendendo a single mode, l’unison stack lavora con 6 canali.
I filtri comprendono emulazioni accurate del comportamento ladder LP2, BP2, HP2 , LP4, BP4, HP4; il collegamento duale band-series offre 128 filtri configurabili; è supportato il modo true stereo.
Ci sono tre inviluppi ADSR superveloci (filtro, amplificatore e modulation); in aggiunta la MOD MATRIX sfrutta sei canali ciascuno in grado di raggiungere tre destinazioni simultanee ma differenziate per amount. I tre LFO hanno 128 forme d’onda, comportamento mono/poly, random, phase syncabile o regolabile in quadratura.
Lo strumento è dotato di arpeggiatore indipendente per ciascuna delle otto parti; modi up, down, random e chord, MIDI sync.
Qui per saperne di più.
Comments (3)
Paolo Conti
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La demo è sfolgorante, bell’apparecchio!
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cristian
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salve professore, io ho notato che è in commercio in italia da newgroove ,vorrei sapere se l’ha provata ,cosa potrebbe dire di questa macchina?eccezionale,fantastica,mediocre..può funzionare senza un pc ?a quale altre macchina può compatire e mettersi in gara?sopratutto chi vincerà?ahah ..attento risponde da voi maestro.buona serata
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Enrico Cosimi
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la macchina sembra MOLTO bella, non rivoluzionaria – ma questo ha poca importanza – comunque dotata di tanta potenza per tirare fuori suoni enormi dal punto di vista virtual analog e/o wavetable based. vediamo se riescono a commercializzarla… è da molti mesi che ci stanno facendo tirare il collo 😀
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