Un computer sul palco: Brainspawn Forte 3

Written by Attilio De Simone on . Posted in Software, Tutorial

E’ da circa 15 anni che gli strumenti virtuali su computer, standardizzati nei vari formati (vst, au, rtas, ecc.) fanno parte della vita quotidiana di ogni musicista. Gli studi moderni basano le produzioni ormai quasi esclusivamente su strumenti e effetti in formato plug-in e tastiere e sintetizzatori vengono sempre più spesso sostituiti in studio da master keyboard e controller utilizzati per pilotare gli strumenti virtuali.

di Attilio De Simone

 

Tra plug-in commerciali e gratuiti, l’offerta di materiale è diventata così ricca, che ormai praticamente qualsiasi strumento, effetto o apparecchiatura del passato possiede un clone virtuale utilizzabile all’interno del proprio sequencer preferito. Basta fare un giretto su  KRV (che raccoglie un database con quasi tutti gli strumenti virtuali realizzati a partire dalla fine del secolo scorso ad oggi), per rendersi conto di quanto sia vasta l’offerta di plug-in gratuiti e a pagamento.

Sicuramente in molti ambiti gli strumenti  virtuali sono andati oltre qualsiasi aspettativa ed hanno superato addirittura le possibilità degli strumenti hardware a cui si sono ispirati. Basti pensare alla praticità di N.I: FM8, che offre la possiblità di programmare la sintesi in modulazione di frequenza in modo molto più semplice rispetto alla famosa famiglia di synth DX della Yamaha (strumenti bellissimi ma particolarmente ostici nella programmazione, sia perchè si era obbligati a lavorare con il data entry e i sottomenu, sia perchè la programmazione in FM è oggettivamente complessa, se si vuole operare con metodo e non solo casualmente).

Lo stesso discorso  si può fare per le tante librerie di suoni, offerte in vari formati, utilizzabili dai vari programmi per computer, le quali sono molto più ricche di qualsiasi campionatore o workstation hardware e  garantiscono sfumature sonore inarrivabili.

Ovviamente, fatte tutte queste considerazioni, la tentazione di installare una bell’arsenale di plug-in su un computer potente e andarsene allegramente in giro sui palchi portandosi un computer e un paio di master keyboard ultraleggere, in barba ai colleghi che stanno ad impazzire dietro a strumenti che pesano decine di chili, c’è ed è forte.

Ricercando sui forum musicali, si note che una delle domande più ricorrenti è la seguente: posso arrischiarmi di andare sul palco con il mio portatile?

Le risposte che si leggono sui forum sono spesso contraddittorie. Per questo motivo è stata presa la decisione di dedicare un articolo a questo argomento, cercando di dare delle indicazioni concrete e dei punti di riferimento ai lettori, fermo restando che in questo ambito la verità assoluta non esiste, ma che ci sono le esperienze personali sulla base delle quali è possibile farsi un’idea concreta dello stato delle cose.

 

Si o no?

Tornando alla ricerca sui forum, se ne deduce che quasi tutti quelli che cassano l’idea di un computer/workstation live, portano sempre avanti le seguenti tesi: il computer (parliamo di un sistema basato su Windows) non è affidabile, gli strumenti hardware suonano meglio.

E’ necessario quindi analizzare queste affermazioni provando a comprendere cosa ci sia di vero in esse.

1) un computer basato su Windows come sistema operativo non è affidabile sul palco!

Tale affermazione è relativamente vera, nel senso che Windows è un sistema operativo realizzato per poter utilizzare qualsiasi tipo di applicazioni e che spesso di default non è ottimizzato al meglio per poter gestire. Quindi più che dire che il sistema operativo non è affidabile, bisognerebbe dire che il sistema va ottimizzato, non vanno installati software sul SO pulito, tranne quelli musicali, e che la macchina va utilizzata solo ed esclusivamente per il nostro fine. Pretendere di voler usare un portatile per un utilizzo affidabile su un palco, con un SO non ottimizzato, con tanti programmi che girano in background, farci il lavoro di ufficio, navigare su internet, scaricare materiale e ogni tanto fare qualche partita ai video giochi, è come pretendere di utilizzare la propria chitarra come mazza da golf, da baseball e come bastone da passeggio senza che sul palco si scordi…

Un sistema operativo come Windows 7 appena installato, con la disattivazione di tante funzioni in background, senza software inutili installati, è in grado di reggere il peso di una performance live di due ore senza creare alcun tipo di problema (ovviamente a condizione di utilizzare dei plug-in che non mettano eccessivamente sotto sforzo la CPU del computer).

Su internet è possibile reperire tantissime guide sull’ottimizzazione dei sistemi operativi Windows (consiglio comunque di utilizzare Windows 7 o il vecchio ma affidabile Windows XP per il live).

Inoltre se proprio abbiamo bisogno di avere a disposizione qualche software per far svolgere al nostro PC alcuni compiti differenti dall’utilizzo musicale, è sempre possibile ricorrere alle applicazioni denominate “portable”, cioè quei software realizzati in modo tale da non rendere necessaria la loro installazione per poter essere usati. Usando i software portable non andiamo ad “inquinare” il registro del SO che resterà costantemente allo stato di configurazione originario. Consiglio di visitare  questo sito per scaricare un applicativo che consente di accedere a tutti quei software freeware che sono in grado di garantirci un pacchetto di software completo per ogni tipo di utilizzo. Tali software sono in grado di sostituire al 100% le funzioni di software commerciali, pesanti, costosi e abbisognano di installazione. Inoltre l’applicativo effettua automaticamente l’update dei programmi utilizzati alla versione più aggiornata.

Ancora un consiglio: invece di mettere sull’Hard Disk del nostro computer questo pacchetto di programmi portable, possiamo mantenerlo su un Hard Disk estero o su una chiavetta USB, in questo modo potremo lavorare su qualsiasi computer del mondo utilizzando sempre il nostro pacchetto di software preferiti senza doverli installare, portando con noi un semplice supporto esterno e senza lasciare alcuna traccia del nostro operato sul computer a cui ci appoggeremo.

2) Gli strumenti hardware suonano meglio.

Questa affermazione è molto relativa. Se da una parte è vero che gli strumenti analogici (quando di buona qualità) hanno un suono per ora inarrivabile (ma ormai il gap tra analogico e virtuali si va riducendo sempre di più, basta ascoltare U-He Diva e N.I. Monark per rendersene conto), bisogna anche dire che una moderna workstation o un synth hardware basato sulla sintesi virtuale assomigliano più ad un computer che ad uno strumento musicale tradizionale (basta dare uno sguardo alla componentistica utilizzata) e quindi la differenza sonora tra essi e un computer è determinata semplicemente dalla qualità delle uscite analogiche. Pretendere di usare un computer installando dei driver ASIO generici e voler ottenere un buon suono dall’uscita cuffie della scheda audio interna (che bene che vada lavorerà ad una risoluzione massima di 48000 Hz) è un po’ troppo. Non sempre risparmio = guadagno. Per ottenere una buona performance sonora, in grado di reggere il peso di un’esibizione di buona qualità all’interno di un PA potente bisogna lavorare con schede audio esterne (collegate al PC tramite USB 2, USB 3 o FireWire) che garantiscano una frequenza di campionamento almeno di 96000 Hz, se non, ancora meglio, 192000 Hz. Maggiore sarà la frequenza di campionamento offerta dalla scheda audio e maggiore qualità, definizione e profondità sonora daremo all’uscita analogica della scheda. Ormai con meno di 200 € è possibile portare a casa una scheda audio USB fornita di input/output sufficienti a fare quello che dobbiamo fare dal vivo, in grado di darci le frequenze di campionamento a partire dai 96000 Hz.

Fatte queste riflessioni, che non hanno assolutamente la pretesa di rappresentare la verità assoluta, devo segnalare che il sottoscritto usa i laptop per suonare rock live dal 2006 e che il computer ormai è diventato lo strumento principale del mio setup. In questi anni di esibizioni posso dire di non aver mai avuto problemi con blocchi improvvisi di sistema, rumori indesiderati o altro. Di contro è capitato qualche volta che al chitarrista saltasse una corda durante un solo o che al batterista scappasse di mano la bacchetta (questo per sottolineare che gli inconvenienti possono sempre capitare e che non è la fine del mondo se una volta su cento un computer si dovesse bloccare).

 

Brainspawn Forte 3

Fatte tutte queste considerazioni, addentriamoci ora nell’utilizzo del software Brainspawn Forte 3 per creare un setup di plug-in live.

1) La prima condizione è che la conoscenza approfondita i plug-in con cui andremo ad operare. Gli applicativi devono essere scritti bene, non devono contenere bug, e non devono essere tantissimi. Dobbiamo creare un pacchetto di strumenti ed effetti che conosciamo bene, da cui sappiamo tirar fuori il meglio e che soddisfino le esigenze sonore di cui abbiamo bisogno dal vivo.

2) Configuriamo Forte 3:

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Lanciamo Forte, apriamo il menu Options (1) selezionando da Preferences la voce Audio Options (2), selezionamo il tipo di driver da impiegare con il software tra ASIO e Windows Driver Model (3), nel caso nella scheda audio utlizzata, una Saffire 6 USB, ho ottenuto il miglior rapporto latenza/prestazioni selezionando i driver WDM, e attribuiamo il Sample Rate con cui vogliamo lavorare (4). Alla fine otterremo la stima della latenza (5) con cui opererà la scheda.

Consiglio di effettuare vari test selezionando le varie  tipologia di driver, utilizzando vari buffer size dalla configurazione della scheda audio e testando la performance con differenti sample rate prima di optare per la combinazione definitiva driver/latenza/sample rate.

2) Carichiamo i plug-in:

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Dal menu Tools (01) apriamo la finestra Manage VST plugins, aggiungiamo i plug-in che vogliamo utilizzare tramite il tasto Add new VST Folder (2), e selezioniamo la cartella (3) in cui avremo messo i plug-in vst che vogliamo utilizzare per la nostra performance dal vivo, clicchiamo su OK (4) e infine attiviamo la ricerca selezionando la voce Find my VST Plugins (5). Nel nostro esempio, abbiamo deciso di lavorare solo su plug-in freeware, selezionando il bellissimo pacchetto di synth della  Elektrostudio , il SoundFonts.it legacy donationware plugins – full collection  freeware dell’italiana GSi, la suite gratuita di pianoforti della 4Front, la sezione organi combo di Martinic e  il pacchetto di effetti della Kjaerhus Audio (tale softwarehouse non esiste più, ma questa bellissima suite di effetti, che è diventata uno standard anche presso molti produttori, è ancora disponibile in rete).

3) Lavoriamo con le “scene”:

la funzione “Scene” del Forte 3 rappresenta un modo molto intelligente di settare i nostri plug-in per i singoli brani. Con il sistema “Scene” possiamo caricare in un unico file  tutto il setup di un concerto impostando automaticamente le configurazioni di ogni singolo strumento, i livelli di volumi e di pan (per ogni strumento e generali) e gli effetti (applicati su ogni singolo strumento e sulle uscite master).  Non è tutto: se la nostra scheda audio dispone di più output analogici, possiamo assegnare le uscite dei singoli strumenti a bus differenti, quindi potremmo avere un pianoforte, per es, in uscita sul bus 1 (output audio stereo 1 e 2) e un organo in uscita sul bus 2 (output audio stereo 3 e 4) ecc. In questo modo daremo al banco mixer più uscite audio dalle quali proviene un singolo suono (facilitando quindi il lavoro di equalizzazione e di amalgama sonora con gli altri strumenti che dovrà fare il tecnico del suono, posto che che lui sia un degno esponente di questa categoria di professionisti, cosa molto rara da trovare, purtroppo).

Per lavorare con la funzione “Scene” dobbiamo innanzitutto fare una riflessione sui plug-in che vogliamo usare durante tutto il concerto (non conviene aprire decine di plug-in, maggiore è il numero di strumenti e effetti che vogliamo usare e maggiori saranno le possibilità che si possa creare qualche inconveniente).

Supponiamo che durante il concerto avremo bisogno dei seguenti strumenti: pianoforte acustico, pianoforte elettrico, organo hammond, organo farfisa, minimoog, arp solina + effetti vari. Dobbiamo innanzitutto caricare tutti gli strumenti che ci sevono per coprire queste sonorità.

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Dal menu Instrument Add selezioniamo i plug-in che vogliamo usare . In questo caso ho individuato nel 4Front Piano Module il plug-in per il suono di piano acustico, nel 4Front R-Piano il piano elettrico, nell’Organized trio l’hammond, nel ComboF l’organo Farfisa, nel Model Mini il minimoog e nell’eSline la string machine.

4) La prima canzone della nostra scaletta:

Supponiamo ora, che per il primo brano della nostra scaletta live abbiamo bisogno di utilizzare un suono di piano forte elettrico con un poco di riverbero e di un hammond (senza effetti). La prima cosa che dovremo fare sarà quella di mettere in Mute (attivando il pulsante “M”) gli strumenti che non servono per il primo brano.

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a) Adesso configuriamo i parametri degli strumenti:

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Apriamo la tendina (1) del piano elettrico e regoliamo i controlli, per esempio, di Dynamics (2), Drive (3) e CutF (4).

Ripetiamo l’operazione regolando i comandi dell’Organized Trio.

b) Aggiungiamo un effetto di riverbero:

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Dal menu riservato agli effetti per singolo strumento (1) selezioniamo il plug-in (2) che vogliamo utilizzare e modifichiamo i suoi parametri (3) a piacimento.

Forte consente di mettere in cascata molti effetti, praticamente finchè la CPU del nostro computer ne regge il carico.

c) Impostiamo i volumi:

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Cliccando su Audio Mix (1) accediamo alla schermata del mixer dove possiamo regolare il livello di uscita (2) dello strumento. Volendo possiamo regolare il volume di ogni singolo strumento senza accedere a questa schermata, ma utilizzando direttamente il fader orizzontale del volume (3) posto a sinistra della schermata principale. Dalla schermata audio Mix è possibile anche attivare un Audio Input, per poter gestire, per esempio, una chitarra elettrica collegata via scheda audio, effettata da qualche plug-in, o una voce a cui vogliamo applicare un correttore di intonazione o un armonizzatore.

d) Decidiamo come pilotare lo strumento:

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A questo punto dobbiamo decidere in che modo pilotare gli strumenti virtuali. Andando nel menu Midi Routing (1) possiamo decidere di attribuire il canale MIDI 01 (2) al piano elettrico e il canale MIDI 02 all’organo Hammond, in questo modo collegando una tastiera nel MIDI In della scheda audio possiamo pilotare il piano elettrico quando lavoreremo sul canale MIDI 01 e l’organo quando lavoreremo sul canale 02. In alternativa possiamo lavorare con i Key Range (3), ne possiamo gestire fino a 4 per canale e quindi possiamo, per esempio attribuire sia al piano elettrico che all’organo Hammond il canale MIDI 01 ma splittandoli sulla tastiera, cioè gestendo il piano elettrico dalla nota C3 alla nota G8 e l’organo Hammond dalla nota C-2 alla nota B2. Ultima alternativa di gestione: possiamo collegare due (o più) master keyboard via USB (se dispongono, ovviamente, di questa uscita) direttamente al computer e assegnare dal MIDI Routing il piano elettrico alla prima master keyboard e l’organo Hammond alla seconda. Come vediamo le possibilità di gestione degli strumenti, dei suoni e degli effetti sono ricchissime e ci consentono una flessibilità enorme a fronte di una gestione di configurazione molto semplice ed immediata (bastano poche ore per padroneggiare questo programma).

e) Attribuiamo agli strumenti delle uscite fisiche diverse:

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Creiamo una nuova uscita, selezionando dalla finestra la voce Add Audio Output Bus (1), attribuiamo al Bus 1 l’output fisico stereo 1-2 (al bus 1 è assegnata di default l’uscita audio principale) e al Bus 2 il secondo output fisico 3-4 (2), a questo punto attribuiamo al piano elettrico il Bus 1 (3) e all’organo Hammond il Bus 2 (4), in questo modo avremo i due suoni su uscite fisiche separate. Gli output disponibili sono basati sulle uscite fisiche realmente offerte dalla scheda audio, se la nostra scheda audio dispone di 6 uscite fisiche potremo attribuire ad uno o più strumenti l’uscita fisica sterio 1-2, ad altri strumenti l’uscita fisica stereo 3-4 e ad altri strumenti ancora l’uscita fisica 5-6. In questo modo la gestione sonora sarà ancora più dettagliata e raffinata.

f) Salviamo la scena

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Per salvare la configurazione del primo brano (con gli strumenti che non vogliamo utilizzare messi un mute, con gli strumenti attivi configurati a nostro piacere a cui avremo assegnato gli effetti, configurato i volumi e la gestione MIDI e assegnato le uscite fisiche)  clicchiamo sull’icona della macchina fotografica (1), apparirà una scritta con data e ora, basterà cliccare sulla scritta selezionando Rename Scene (2) per rinominare in modo appropriato la configurazione, in questo caso ho scelto “Brano 1” (3) per la prima configurazione.

5) Le altre canzoni

Adesso continuiamo nella messa in scena della nostra scaletta. Per il secondo brano ripetiamo le stesse operazioni che abbiamo compiuto per il primo brano: selezioniamo gli strumenti che vogliamo usare, configuriamone i parametri, applichiamo eventuali effetti, regoliamo i volumi, impostiamo la configurazione MIDI e attribuiamo le uscite fisiche. Infine “fotografiamo” la scena creata nominandola come meglio crediamo, per esempio con il titolo della canzona, o sequenzialmente, come faccio io, con Brano 1, Brano 2, e così via. Ripetiamo la stessa procedura per tutte le canzoni, salvando infine il File così configurato.

Quando saremo sul palco sarà molto semplice muoversi tra le configurazioni dei vari brani

 

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Semplicemente cliccando sulle frecce di Retourn to previous Scene (ritorno alla scena precedente) o Advance to next Scene (avanzare alla scena successiva). E’ possibile gestire il passaggio da una scena all’altra tramite control change, in questo modo una volta acceso il computer, lanciato Forte 3 e caricato il file con l’intera configurazione di tutta la scaletta, non metteremo più le mani sul computer e non dovremo nemmeno dargli uno sguardo. Piloteremo tutta la performance da master keyboard come se stessimo suonando una workstation hardware.

 

6) Ulteriori funzioni di interesse

Le funzioni di Forte non si fermano a quanto già descritto, ma tante altri chicche interessanti e utili rendono questo software uno strumento di lavoro completo.

 

a) Set Tempo:

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Cliccando sull’icona del metronomo (1) possiamo impostare il tempo (in BPM) di ogni singola scena (2), in aggiunta a ciò possiamo incrementare/decrementare il BPM impostato manualmente via MIDI attribuendo un controller CC (3) ad una determinata funzione, così, se il nostro batterista dovesse discostarsi dal BPM di base di un brano, premendo un pulsante assegnato ad un determinato CC possiamo regolare il BPM all’andamento live tramite la funzione tap tempo. Se abbiamo, quindi, modulazioni e effetti di delay sincronizzati al MIDI Clock del software riusciremo ad adattare gli andamenti ciclici e di ritardo all’esecuzione dal vivo.

b) Panic: il tasto Panic posizionato in alto a sinistra ci può essere molto utile nel caso in cui qualche cosa non dovesse andare per il verso giusto e qualche nota dovesse “impiccarsi” restando a suonare fissa.

c) Stress Rack: dal menu Tools possiamo accedere alla funzione Stress Rack

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Con questa funzione possiamo testare la capacità del nostro hardware di resistere nelle varie scene alle varie configurazioni da noi impostate. In questo modo possiamo verificare se il nostro hardware sia in grado o meno di resistere allo stress di una configurazione di questo tipo e per quanto tempo è in grado di reggere. Molti sono i parametri che possiamo selezionare per testare la configurazione, dalla durata del test (da un minuto a 24 ore di stress) alla quantità di note e CC inviati contemporaneamente per secondo, cambi di scena sequenziali o random, power cycle, eccetera. Alla fine del test potremo leggere un report in formato pad, che ci permetterà di interpretare al meglio i risultati dello stress test individuando eventuali criticità risolvibili, per esempio, cambiando un plug-in o rinunciando ad un effetto, oppure riducendo in una scena il numero di strumenti utilizzati contemporaneamente.

Altre sono le funzioni disponibili sul Brainspawn Forte 3, potrete approfondire la conoscenza di questo software testando la demo dal sito ufficiale a questo link  www.brainspawn.com

 

 Consiglio 1: diamo sempre uno sguardo a destra, dove possiamo visualizzare il peso (in termini percentuali) di ogni esecuzione sulla CPU. Conviene non superare mail il 70% di impiego di CPU, in modo tale da avere un ampio margine per poter coprire qualche piccolo momento di carico eccessivo improvviso della CPU.

Consiglio 2: per la performance live, non stiamo dietro ai più bei plug-in appena uscita, primo perchè pesano molto di più sulla CPU e secondo, perchè spesso abbisognano di qualche update che risolva qualche bug che potrebbe “farci del male” durante le esecuzioni. Utilizziamo invece qualche plug-in che conosciamo bene, che usiamo da qualche anno e di cui abbiamo testato l’affidabilità a lungo. Anche se il plug-in appena uscito ha un suono più fresco e ricco, è sempre meglio la certezza dell’affidabilità. Un setup basato su plug-in che usiamo da 3-5 anni presenta più vantaggi: con un portatile di ultima generazione i plug-in staranno più “larghi” (essendo programmati per lavorare con CPU di una o due generazioni precedenti, avremo una polifonia maggiore o potremo aprire più sessioni dello stesso plug-in senza mettere sotto sforzo eccessivo la CPU), i plug-in hanno raggiunto una “maturità” completa, gli utenti hanno individuato quasi tutti gli eventuali bug e la casa produttrice ha provveduto a risolverli (se si tratta di plug-in professionali o comunque con un buon servizio di assistenza nel caso di freeware), noi conosciamo meglio i plug-in e sappiamo come sfruttarne fino in fondo tutte le potenzialità sonore.

 

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Comments (59)

  • Gennaro

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    buongiorno sig. Cosimi, ho provato per tanti anni molti vst, è bello avere un vasto parco di suoni con essi ma da non esperto far uscire un suono corposo è più facile a dirsi che a farsi, sto “apparecchiando” la mia cameretta di scatolette quali Jomox, MFB ecc. Mi chiedo, per sincronizzare il tutto via midi senza latenza può andar bene una Midi Solution T8? possiedo proprio 8 unità midi e lo scopo è quello di comandarle con ipad e sequencer Genome, cosa ne pensa, può andare bene? Grazie ancora una volta per l’attenzione :)

    Reply

  • Enrico Cosimi

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    Carissimo Gennaro,
    premesso che, con maggior competenza della mia potrà rispondere Attilio De Simone (che è L’AUTORE di questo ottimo articolo), butto sul tavolo della discussione i miei 2 centesimi di opinione:

    – secondo me, fintanto che le connessioni MIDI sono ridotte a una sorgente, un thru box e una serie di “schiavi”, non dovrebbero esserci problemi nel tenere tutto ben allineato sull’asse ritmico;

    – ovviamente, i problemi possono sorgere tra MIDI e audio, cioè tra l’allineamento per gli hardware MIDI esterni nei confronti delle eventuali tracce audio gestite dal computer/iPad, eccetera; in tal caso, senza troppi scrupoli, basta vedere a quanto ammonta il ritardo tra audio interno e MIDI per poi RITARDARE le tracce audio, riportandole in allineamento con il lento MIDI esterno

    😉

    Reply

    • Gennaro

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      ooopss!! chiedo scusa per la disattenzione :) comunque ho intenzione di usare solo hardware midi, grazie sig. Cosimi è stato esauriente, accetto consigli anche dal sig. De Simone 😉

      Reply

  • Antonio Antetomaso

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    Articolo stupendo ed interessantissimo! Complimenti.

    Reply

  • Attilio De Simone

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    ciao Gennaro, cortesemente, dimmi con precisione cosa vuoi utilizzare (apparecchiature hardware, software, plugin ecc.).
    In linea di principio la tua idea dovrebbe essere valida, ma potresti scontrarti con il problema della latenza della scheda audio. Con questa problematica diventa fondamentale decidere quale sarà l’apparecchiatura che fungerà da master e quelle che fungeranno da slave. Per questo, indicando con precisione il tuo arsenale e quello che vuoi farci, possiamo ragionare sulle varie opzioni per non avere problemi di sync.

    Reply

    • Gennaro

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      ciao Attilio, si allora il mio setup è il seguente:
      Jomox Mbrane, Jomox Mbase, MFB522, MFB Nanozwerg, Yamaha DX200, Microkorg, XOXBOX bassline, Clavia Nord Drum.
      Vorrei utilizzare l’ipad come sequencer con Genome, utilizzare il midi box thru T8 della midi solutions, non voglio utilizzare plugin, vst ecc.
      solo hardware, vorrei capire in pratica se l’ipad è in grado di gestire il tutto, grazie.

      Reply

      • Attilio De Simone

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        premesso che io non uso moltissimo l’ambiente apple e non conosco questo sequencer, in teoria dovresti essere in grado di fare quello che speri. L’unico problema che a naso potrei prevedere (non conosco tutti gli hardware) è nella gestione delle singole tracce. Da come comprendo tu vuoi gestire tutti gli strumenti tramite il sequencer, il quale manda i messaggi di midi out al box thru che a sua volta splitta il segnale midi out al midi in dei singoli strumenti. Sul sequencer dovrai creare, quindi tante tracce quanti sono gli hardware a cui vuoi inviare segnali midi (assegnando un midi out diverso per ogni traccia). Se il box thru (non conosco il T8) ti consente di fare anche da filtro (cioè di assegnare ad ogni singolo canale di uscita le informazioni relative ad un solo canale midi) allora no. avrai alcun problema. Dico questo in teoria perchè non conosco nè Genome nè il T8. Se Genome ti consente di creare delle tracce midi e il T8 di splittare i messaggi midi allora puoi fare tutto. Verifica queste funzioni, leggendo il manuale del T8 e sperimentando con Genome (prima di comprarlo prova la demo).

        Reply

        • pasquale

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          Salve, scusate se mi intrufolo nella discussione ma proprio ieri parlando con il maestro Cosimi sono arrivato alla conclusione che per far funzionare la nord drum con la beatstep pro ho bisogno di un midi box thru che mi ” consente di fare anche da filtro (cioè di assegnare ad ogni singolo canale di uscita le informazioni relative ad un solo canale midi)”.
          Potresti consigliarmi qualche modello con questa caratteristica da te citata (magari economico) con un IN e 3 o 4 OUT?
          grazie anticipatamente.

          Reply

          • Attilio De Simone

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            Devi vedere tra i prodotti Kenton e Midi Solution, ci sono varie alternative e devi vedere la più adeguata alle tue esigenze.

            Reply

          • Pasquale

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            Grazie mille

            Reply

  • Ciro Urselli

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    Complimenti, articolo interessante. Concordo pienamente sul set-up da effettuare sulle macchine windows e sul fatto che occorre avere un hardware dedicato per la produzione musicale e non il PC tutto-fare. Credo che il futuro sia ormai tracciato e fra anni l’ impiego di plug-in di strumenti virtuali sarà massivamente utilizzato anche in applicazioni live. Poi, la nostalgia dello strumento vintage rimarrà sempre… ma questa è un’ altra storia.

    Reply

  • Salvo

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    Grazie, ottimo articolo. Molto interessante.
    Però ho un dubbio:
    per ottenere buona qualità bisogna lavorare con schede audio esterne ad una frequenza di campionamento almeno di 96000 Hz, (scrivi “se non, ancora meglio, 192000 Hz.”).
    Ma indipendentemente dalla qualità della scheda audio questo non impatta terribilmente sul lavoro della CPU mettendola leggermente in crisi, cosa che in studio potrebbe essere ammisibile, ma nel live è terribilmente pericoloso.
    Di solito lavorando a 96.000 Hz con la mia Motu, il Quad Core 2.2 del mio MacBook Pro inizia a fare i capricci (picchi notevoli della CPU).
    E’ normale che sia così o sbaglio io forse qualcosa?
    Personalmente solo a 44.100 Hz nei live ho sempre lavorato senza alcun nessun problema.
    Grazie

    Reply

    • Attilio De Simone

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      Salvo, non indicando qualche scheda utilizzi non mi è possibile fare alcuna indicazione. Inoltre l’articolo è riferito ai sistemi Windows, quindi io non sono in grado di darti alcun aiuto perchè mi sono sempre trovato bene a lavorare sotto Windows e non ho mai avuto la tentazione di passare a Mac. Stiamo parlando di driver differenti. La mia esperienza con il Brainspawn Forte 3 è che lavorando a 96.000 Hz con i driver WDM (sviluppati solo per ambiente Windows) ottengo sia una latenza più bassa che lavorando a 44.100 hz e la cpu non mi dà problemi. Bisogna dire che Forte 3 è un sistema ottimizzato proprio per lavorare con frequenze alte e per utilizzare i driver WDM. Forte al momento non è sviluppato su sistema Mac. Comunque sono la persona meno indicata per darti consigli per il Mac, se lavori a 44.100 hz e sei soddisfatto del suono che ottieni, allora non farti troppi problemi.

      Reply

      • Salvo

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        Ciao Attilio.
        Come scheda uso una Motu Mkii che si é sempre comportata egregiamente.
        Perdonami, lo so che Forte (l’ho usato in passato) é sviluppato solo in ambiente Win, mi son perso io per strada pensando al mio sistema….
        Comunque grazie lo stesso, e complimenti per i vs articoli. Ciao!

        Reply

        • Attilio De Simone

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          La MKII è un’ottima scheda, non dovresti avere di questi problemi, anzi con il Mac dovresti avere una performance migliore, ma sono l’ultima persona che possa darti indicazioni perchè non sono un grande esperto di ambiente mac, o almeno, non mi permetto di parlare di qualcosa di cui non i sento sicuro al 100%.

          Reply

  • Paolo Cocco

    |

    Attilio, articolo davvero ben fatto, complimenti per la bontà divulgativa (in cui è fortissimo anche Enrico).
    Le versioni 1 e 2 fo Forte, erano un macello di continui crash, specie con alcuni plugins che evidentemente non sopportava.
    non mi sono mai fidato di fare dei live con quelle versioni, ma ora che mi sono upgradato alla v3, devo dire che molto è migliorato e (forse) lo porterei con fiducia on stage. Ma non l’ho ancora collaudato bene, e devo anche sostituire il PC (core 2D 2.2gHz) con almeno un i5 quadcore, a costo di usare un fisso al posto del notebook. Ovviamente dipende dalla voracità del VSTi, a volte eccessiva.
    Per fortuna sono un informatico di vecchia data e riesco a configurare Windows (XP e 7) in modo adeguato. Attenzione anche alla compatibilità tra (nel mio caso) della interfaccia audio con il chipset firewire del PC. Sul mio è presente un chipset Ricoh, malvisto dalle interfacce M-Audio.
    Con una schedina firewire PCMICIA basata sul chipset Texas ho ottenuto molti miglioramenti, sia di latenza, sia di artefatti nei suoni (dovuti a latenza e carico del processore). Questi dettagli di compatibilità hardware sono spesso sottovalutati. Anche l’uso di un SSD migliora le prestazioni generali, perchè ovviamente è più veloce nel leggere i dati, ma anche perchè fa meno uso della cpu.
    Spero di aver fatto luce su qualcosa di utile, se avete dubbi (solo PC con XP o 7) contattatemi pure.

    Reply

  • Attilio De Simone

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    ciao Paolo, secondo me per lavorare sereni sul palco bastano un core a 4 processori e 4 gb di ram, con un i5 e 8 gb vai larghissimo. poi sta al buon senso del musicista non installare plugin troppo esosi (tipo diva o monark). se vuoi posso darti una lista di plugin commerciali e freeware da me testati e che non mi creano alcun problema, così ci fai le tue verifiche e scegli quello che va meglio per le tue esigenze.

    Reply

    • Paolo Cocco

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      Attilio, chiedo scusa per la mancata replica al tuo post, in quel periodo ho avuto problemi che mi hanno tenuto lontano dal potermi documentare; qualche mese più tardi, quando sono “tornato”, mi sono dimenticato completamente del thread (ah, la vecchiaia 😉
      A tale proposito, perchè non implementare (come su molti forum) una notifica via email della avvenuta pubblicazione di una risposta?
      A parte ciò, se vuoi darmi la lista di plugin da te testati e che non creano “Forte-problemi”, ti ringrazio. Ho visto che parli di live con app iOS, quindi potrebbe anche essere che Forte3 non lo usi più, ma poichè credo di non sbagliare dicendo che c’è molta più abbondanza di plugin VST, propendo ancora per questa soluzione, quindo valuterò l’upgrade (sono ancora fermo alla v2.2.35.2122).
      Se hai la possibilità di vedere l’indirizzo email puoi usare tranquillamente quello, oppure te lo pubblico in un reply, oppure dimmi tu…
      Grazie

      Reply

  • Lele

    |

    Intanto complimenti per l’articolo, in seconda battuta, volevo approfittare di questa finestra per avere un consiglio. La musica la suono in homestudio, quindi Forte potrebbe non servirmi pero’ sono arrivato a questa ” discussione” perche’ si parla tanto di Mainstage come il miglior software midi control (mac) che dovrebbe avere come “rivale” in windows (che uso) proprio Forte ed anche Cantabile. Senza dilungarmi troppo il mio quesito e’ questo: ho trovato un’ occasione si chiama Roland A50, una master di altri tempi bellissima che naturalmente non ha usb ma solo tante uscite midi. Per suonarla come in questo video https://www.youtube.com/watch?v=sbdWzpKHrY8 di cosa ho bisogno a parte Roland A50 che vorrei acqistare ed escuso Mac che proprio non posso acquistare? Forte potrebbe tornarmi utile secondo voi, scheda audio midi/usb? Grazie anticipatamente

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      beh, quello che fa eric nel video è premere tasti e manovrare modulation wheel… nulla che non possa essere riprodotto sulla A50 Roland, avendo l’accortezza di prendersi un qualsiasi PC economico ma sufficientemente veloce per poter gestire Spectrasonics Omnisphere… 😉

      ovviamente, ti serve un’interfaccia MIDI/USB con cui convertire i dati MIDI della A50 in dati USB interpretabili dal PC

      Reply

      • Lele

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        Sig. Cosimi, la ringrazio per la tempestiva risposta, considerando il caldo periodo. Senza voler far diventare questo articolo una discussione tipo Forum, sarei curioso di sapere, intanto come sono collegati i nanoKontrol, se li gestisce Mac, sarà’ con un software come MainStage?? Come sono collegati tra loro?? Il suono esce da una scheda audio o dal Mac?? Per il mio caso sarà’ sufficiente solo un interfaccia midi/usb? Il suono uscirebbe dal PC?? In ultima analisi sarebbe Forte il MainStage della situazione? Mi scuso se sono ripetitivo, il midi non lo mai compreso, diciamo che preferisco l’hardware, pero’ grazie a persone disponibili come lei che viene voglia di esplorare altre realtà’ legate alla musica e sopratutto prima di comprare. Grazie

        Reply

      • Paolo Cocco

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        Una A-50 ancora funzionante? Incredibile, la mia ha iniziato con dei simpaticissimi random freeze nel 1997, rendendola del tutto inusabile 😉

        Reply

  • Enrico Cosimi

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    dunque dunque, vado per sommi capi:

    a) i nano Kontrol, Key e Pad sono periferiche USB, quindi basta collegarle al computer attraverso uno hub USB e il gioco è fatto; sono dotate, dalla fabbrica, di un editor che permette di assegnare velocemente i codici desiderati ai diversi bottoni e bottoncini…

    b) il computer le vede come periferiche USB, a patto che siano COLLEGATE e alimentate PRIMA di lanciare il programma di sint virtuale; il sint le vede come sorgente di controllo e ci si “sintonizza” sopra per essere suonato dall’esterno

    c) se invece il sint è usato come plug-in all’interno di un sistema tipo Cubase, o Logic o altro, occorre prima collegare le periferiche USB e alimentarle, poi si lancia il Cubase o il Logic, si crea una traccia per virtual instrument e, nella traccia, si seleziona il plug-in con cui si vuole lavorare

    d) e l’audio? esce dalle porte del computer e va sulle casse esterne, oppure si usa un’interfaccia audio USB e si collega questa alle casse esterne

    a presto! :-)

    Reply

  • Lele

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    Sig. COSIMI, la ringrazio e buone vacanze.

    Reply

  • Andrej

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    Salve, da ingegnere informatico, e tastierista VST live, volevo rappresentare che a mio avviso: seppur vero che una maggiore risoluzione audio (frequenza di campionamento maggiore, come detto 96Khz o 192khz) genera latenze minori a spesa di un maggior carico della CPU ed altresì una migliore qualità sonora, bisogna specificare che molti dei VST che utilizzano samples PCM (come per esempio la stragrande parte dei pianoforti in genere, tranne il pianoteq che utilizza modelli fisici) POTREBBERO non avere campionamenti dei suoni eseguiti a quella frequenza e, pertanto, sebbene il VST Host (in questo caso Brainspawn Forte) sia impostato per lavorare a frequenze di campionamento altissime, di fatto, il campione originale che da il suono allo specifico VST non è in grado di farlo per dui si potrebbero generare problemi durante il “playing” ovvero (nel milgiore dei casi) non trarne benefici in termine di qualità sonora.

    Reply

  • Attilio De Simone

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    Ciao Andrej, in verità ad oggi qualche problema l’ho avuto a lavorare con frequenze di campionamento basse quando ho lavorato con le librerie del Kontakt che sto recensendo. Per es. con le librerie Scarbee impostando l’host su frequenze basse 44.1 o 48 l’attivazione di alcuni effetti come il wah o il filtro mi ha innescato dei fastidiosi clip, spariti incrementando la latenza. Altri problemi non ne ho riscontrati. Comunque dal vivo preferisco sempre utilizzare vst non basati sui campionamenti, anche se, ripeto, ad oggi ho riscontrato problemi in senso inverso. Comunque con gli anni ho compreso che i computer non sono una scienza esatta…..

    Reply

  • Francesco

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    Ciao, riguardo al punto d) avrei qualche dubbio, premettendo che ho forte , e non forte 3, potrei ugualmente collegare 2 master contemporaneamente? Il problema però è che una delle 2 master non ha USB ma solo midi, e di solito le schede audio in commercio non hanno più di un entrata midi, e non avendo nessuna delle 2 master il soft thru (per collegarle in cascata) come potrei eseguire i collegamenti senza comperare un midi merge? Grazie in anticipo, scusate so che non è un forum ma mi sembrate molto ferrati sull’argomento. :)

    Reply

  • Attilio De Simone

    |

    Ciao Francesco, allora, premesso che ti consiglio di aggiornare il programma alla versione 3 (risolve molte cose ed espande le possiiblità), non conosco il Forte e non riesco a reperire documentazioni a tal proposito. Comunque, tra gli input midi Forte riconosce sia il midi in delle schede audio che il midi in tramite usb delle tastiere fornite di tale tipo di connessione. Quindi ti basta collegare una tastiera direttamente al pc via usb e la seconda tastiera al midi in della scheda audio. a quel punto quando vuoi assegnare ad una traccia lo strumento che la piloterà, dovrai selezionarlo tra la tastiera usb e il midi in della scheda audio. Tutto ciò ipotizzando che Forte ti consenta di poter utilizzare più midi input contemporaneamente. Penso di si perchè il software è pensato per il live, quindi un programma del genere pensato per il live che ti fa lavorare solo con una tastiera non avrebbe senso.

    Reply

    • Francesco

      |

      Ciao Attilio, grazie della risposta chiarificatrice intanto, ora però vorrei capire se, facendo come dici tu, la tastiera collegata direttamente USB (quindi non quella collegata al midi della scheda audio) usufruisca della scheda audio (quindi miglioramento della latenza e della qualità audio in uscita) e se si come faccio a impostare questa cosa.
      Inoltre, se questa cosa che dici tu si potesse fare, in quel caso il pc non lavorerebbe con 2 driver? (quelli della schea audio e quelli della tastiera USB) quindi cosa non possibile?
      Grazie ancora, Francesco :)

      Reply

  • Marco

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    Ciao Enrico e complimentoni per l’articolo…purtroppo siamo ancora in pochi a conoscere Brainspawn forte…visto che se un veterano ed esperto ti faccio una domanda tenendo conto che ha nominato la focusrite…
    Ho acquista una focusrite scarlet 6i6 e con forte va benissine sul suono diretto del VST ma purtroppo insendo qualsiasi effetto sugli insert il suono effettato e molto distorto… lo staff di forte non mi sa spiegare la cosa…
    Idee?

    grazie ed ancora complimenti.

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      Ciao Marco,
      premesso che l’articolo è di Attilio De Simone e non da me, quindi – casomai – i complimenti vanno a lui…, se hai problemi nell’inserimento di VST nel percorso audio, è probabile che tu debba controllare (cito in ordine sparso):

      – la compatibilità generale tra i plugin vst e la struttura host
      – la coerenza nella densità dei bit e della sampling rate
      – la dimensione del buffer di memoria
      – la velocità della tua CPU
      – la velocità del tuo hard disk, intesa come capacità di accedere velocemente a tanti dati

      come vedi, i problemi possono nascere in MOLTI punti diversi della struttura e, così a naso, non ci sarebbe niente di strano se il difetto NON dipendesse dalla Focusrite, bensì da problemi di settaggio/compatibilità/routing a livello software.

      Ovvio che, non avendo altri dettagli, non rimane che augurarti
      in bocca al lupo! :-)

      Reply

      • Marco

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        Grazie Enrico,
        gentilissimo ed esauriente.
        Buona Giornata

        Reply

  • Attilio De Simone

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    Concordo con quanto detto da Enrico, vorrei aggiungere un altro paio di consigli:
    1) Selezionare il sampling rate nativo della scheda audio (impostanto un SR differente da quello nativo, con determinati effetti si ottiene proprio una distorsione nel Brainspawn)
    2) Aumentare la latenza dai driver della scheda fino a eliminazione del problema.

    Reply

  • Giovanni

    |

    Ciao! Articolo davvero ottimo! Per il resto pensavo di farmi un barebone per uscire a suonare. ha una cpu Intel Core i3 (terza generazione) 3217U a 1.8 GHz, chipset Mobile Intel QS77 Express monto un ssd da 60gb, una soDimm da 4gn 1333. Secondo voi può essere una buona configurazione? Il pacco è che questo barebone ha uscite usb 2.0 o una thunderbolt, nessun audio, per cui devo pescarmi una buona scheda audio usb… ho visto questo, che ne pensate?

    http://www.musicalstore2005.com/behringer-control-uca202-interfaccia-audio-p-974.html?gclid=CJXp2e3637sCFYlV3godwjMALg&ref=55

    Ciao e grazie per l’articolo, non lo nascondo, mi ha spinto a rivedere l’idea di prendermi un expander triton rack 😀

    Reply

  • Attilio De Simone

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    Ciao Giovanni, utilizzare un pc invece di un hardware può essere una cosa fattibile e in molti casi molto più versatile a patto di sapere bene cosa si sta facendo, quali vst instrument si vogliono utilizzare e essendo consapevoli di cosa abbiamo davvero bisogno. Dobbiamo sapere, cioè, se quello che ci offre il computer fa davvero per noi. Il computer che vuoi prendere mi sembra un pò “debole” rispetto a quello che offre il mercato attuale. Ci sono tante offerte in giro e non dovresti avere problemi a trovare un computer con processore I7 di ultima generazione. Anche per la scheda audio, mi sembra che tu abbia optato per una scheda abbastanza limitata con uscite RCA e non jack e pochissime funzioni. Rischi davvero di prendere la scheda e dopo qualche giorno ti rendi conto di riuscire a fare con essa poco o niente. Orientati verso una Focusrite o una M-Audio, se vuoi qualcosa di decente devi essere pronto a spendere di più (con 150 € te la cavi).

    Reply

    • Giovanni

      |

      Grazie per la risposta… come strumenti virtuali ho un komplete originale, ed eventualmente userei massicciamente kontakt. Sul pc cerco di trovare un compromesso con le dimensioni e sulla scheda hai ragione, a me interessa solo che abbia la velocità necessaria per portare fuori il suono a 48Khz, ma cercherò di capire meglio cosa può essere la scelta migliore. Certo è che se tutta l’operazione mi viene a costare un migliaio di euro, riconsidero di comprare quelli che sono signori expander (con i DAC giusti) usati, risparmiando un bel po’. Ciao e grazie ancora!

      Reply

  • Attilio De Simone

    |

    Come detto, è una tua scelta, io non cambierei un PC con un expander perchè la qualità dei suoni di un PC (soprattutto su certe famiglie di suoni) non la puoi raggiungere con un expander. Se devo investire dei soldi, allora li spendo per strumenti analogici che non perdono valore nel tempo, o che ne perdono meno rispetto ad un expander digitale che in pochi mesi si svaluta tantissimo. Ma questo è il mio punto di vista e ognuno ha il proprio motivato da una serie di ragioni e considerazioni.
    Comunque se stai attento alle offerte dei PC trovi sempre qualcosa a prezzi convenienti. Un mio allievo ha preso da poco un HP nuovo con processore I7 e 8 GB di Ram a 400 €. Ci aggiungi la scheda audio e stai intorno ai 500 €. Non capisco una cosa: hai il Komplete originale ma non hai una scheda audio che ti consenta di avere un minimo di qualità sonora tale da giustificare l’investimento fatto nel Komplete?

    Reply

  • Giovanni

    |

    Certo è questione di scelte… sulla qualità del suono sono un po’ scettico, per quanto sia, dei convertitori dedicati (oltre a tutta la “catena” interna) suonano decisamente meglio a parità di prezzo (penso ad una wavestation a/d, ad esempio) ammesso che si trovino a parità. Provando ad esempio il legacy della korg e avendo un M1 si capisce che non c’è paragone, a favore di quest’ultimo. Sugli analogici ti do straragione.

    Per quanto riguarda il resto ho un settaggio da studio, che non ho intenzione certo di portarmi in giro :D.

    L’EULA del komplete permette una installazione su due pc (ho un iMac), per cui pensavo di attrezzarmi per usarlo live, ma le mie esigenze su questo sono di compendio sonoro delle tastiere che ho già, per un tributo Toto e per altre situazioni che ho. Niente di particolare insomma, non ho bisogno di prestazioni eccezionali, ho già una più che discreta attrezzatura, ma quei suoni aggiuntivi o “impastati” con altri di sintesi diversa mi sarebbe molto utile, senza appunto, prendere altri expander da trasportare, ma uno scatolotto autosufficiente

    Infatti cercavo di capire se una configurazione di quel tipo e a quel prezzo (270eu totale) potesse reggere un utilizzo del genere… mi rendo conto che avrei dovuto anche indicare nella mia domanda l’esigenza e l’obbiettivo prefissato :)

    Grazie ancora per la tua gentilissima attenzione.

    Reply

  • Attilio De Simone

    |

    Allora, se devi usare il computer solo per avere qualche suono aggiuntivo, un processore I3 potrebbe anche bastare, l’importante è non usare software troppo esigenti in termini di risorse. Circa la qualità del suono, è un problema di utilizzo consapevole delle tecnologie. Circa i convertitori, ci sono schede audio che fanno il lavoro che devono fare e ti forniscono la qualità richiesta.
    Considera che se vuoi prendere un barebone ti conviene un portatile, perchè con il barebone devi portarti anche uno schermo, una tastiera e un mouse esterni.

    Reply

  • giacomo

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    Ciao,

    sono un tastierista decisamente inesperto nel mondo di musica con pc.
    Ho da poco cambiato notebook e adesso possiedo un Lenovo y50, cpu i7 quad-core 2,50ghz, 16gb ram dd3 1600mhz, win 8 64bit.
    Non ho alcun tipo di problema di potenza e quindi vorrei avvicinarmi al discorso principalmente live, tastiera midi (mi colpisce tantissimo la Arturia keylab 61) e il mio pc sul palco, per curare atmosfera e tuttii suoni “scomodi”.
    La mia domanda si limita a capire se sono pazzo o è una bella idea, e soprattutto cosa mi dovrebbe servire per poter affrontare un’ottima performance.
    Ps. sto frequentando un corso di prod musicale e il mio maestro è competente per qualsiasi cosa riguardi il discorso pc+musica, anche live, però con solo 1 ora a settima devo sapere bene cosa chiedergli per non perdere tempo, in quanto il live di debutto potrebbe se tutto va bene essere a febbraio 2015.

    Ringraziando anticipatamente per la disponibilità, rimango in trepidante attesa di riscontro.

    Grazie e buona giornata
    Giacomo Aguzzi

    Reply

  • Attilio De Simone

    |

    Ciao Giacomo,
    vorrei tanto risponderti, ma non trovo la domanda, a meno che non sia sottintesa. Se la domanda è capire se puoi usare un portatile live, la serie di articoli dedicata al Forte 3 ti vale già come risposta. Se la domanda è cosa ti serve per sviluppare una performance completa solo col pc, allora ti dico che hai bisogno di: computer portatile, scheda audio con risoluzione standard minima 24/96 (non usare la scheda interna del pc con driver asio4all, le dinamiche delle schede interne non sono esaltanti), una o due master keyboard (non conosco il genere musicale che vuoi fare, nè di quanti suoni hai bisogno contemporaneamente, quindi non sono in grado di dirti se ti conviene usare un paio di master o una sola con più suoni splittati), i cavi per le connessioni, i supporti di sostegno adeguati per gestire il tutto da seduto o all’impiedi (questo lo decidi tu).

    Reply

    • giacomo

      |

      Ciao Attilio!!

      Grazie per la cortese risposta nonstante la mia imprecisione.
      Hai ragione, non sono stato chiaro: le domande teoricamente sono tante tutte sottointese perchè ho mille dubbi, scusa per la vaghezza.
      Potrei avere bisogno di tanti suoni questo lo valuterò in base alle esigenze, con la arturia key lab potrei cotrollare anche la mia vecchia tastiera?
      Per quanto riguarda la scheda audio hai qualche consiglio? un ottimo compromesso prezzo qualità per il live.
      Per i supporti cosa consigli? poniamo che debba usare solo una tastiera + pc, da seduto.
      La diatriba Mac VS Pc è fondamentale per il live dunque? il mio pc è potente abbastanza per affrontare un live? (sono abbastanza tecnico sui pc e ho scelto un top di gamma)

      comunque sei stato incredibilmente esaustivo nonostante la mia domanda nascosta, per questo ti rigranzio davvero molto.

      Giacomo

      Reply

      • Attilio De Simone

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        Allora la vecchia tastiera la devi collegare al computer se ha la presa usb, al midi in della scheda audio se non ha la presa usb oppure al midi thru del keylab se keylab ha il trhu. Per la scheda audio vedi tu, non conosco le tue esigenze, se in futuro vorrai fare registrazioni e quindi potresti aver bisogno di input audio o altro. Non guardare solo al prezzo, l’appetito vien mangiando e semmai dopo che hai compreso le potenzialità e capito che cosa vuoi fare potresti ritrovarti con un prodotto sottodimensionato rispetto alle tue esigenze. Comunque le focusrite mi sembrano un ottimo compromesso tra prestazioni e prezzo.
        Per i supporti, devi vedere tu. Non so come vuoi organizzare il tuo setup se avere il computer frontale o laterale. Non so proprio come aiutarti in tal senso. Basta che vai in un negozio e vedi quello che offrono.
        Il tuo pc va benissimo a condizioni che tu non raggiunga i suoi limiti prestazionali.

        Reply

  • giacomo

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    Grazie per la risposta gentile ed esaustiva, attraevano anche me le focusrite, ma in ogni caso sarà un acquisto futuro.
    Per il momento ti ringrazio tanto, nel caso (sicuro come l’oro) dovessi avere ancora bisogno del tuo prezioso aiuto potrò contattarti tramite mail personale? cosi non dovrò usare la presente pagina per raggiungerti. Se hai modo di vedere la mia mail inserita nel modulo e avrai ancora voglia di sopportarmi per piacere fammi sapere. (giacomo.aguzzi@hotmail.it).

    Grazie ancora e a presto
    Giacomo Aguzzi

    Reply

  • Franco

    |

    Salve Attilio,
    Avrei un paio di domande da fare su Forte 3,
    1)ho provato a farlo funzionare con i Driver ASIO 4 All per la scheda integrata del PC, che uso a livello amatoriale, (casalingo) ma dopo aver caricato un qualsiasi Vst , dall’audio esce solamente un Gracchiare Fastidioso….
    e purtroppo questo succede anche con gli ASIO dedicati della seconda Scheda una Asus Xonar Essence STX collegata a due monitor attivi Samson, quindi sono costretto ad usare per entrambe le schede i driver WDM/KS, con qualche problemuccio di latenza, però solo per la scheda integrata……
    quello che vorrei sapere è se c’è qualche errore da parte mia, oppure, Forte non vuole digerire gli ASIO?
    2)Dopo la scansione della cartella dei Vst plug in,questi vengono visualizzati tutti nella sezione VST Scan Folder della Forte Plugin Manager, compreso Amplitube 3 però quando vado a cercare Amplitube per per aggiungerlo in una scena, non si trova… nè col nome Amplitube, e non si trova neanche la cartella IK Multimedia,questo Plug in viene ignorato dal Browser, come se non esistesse….. le ho provate tutte, anche facendo la ricerca, come inizio a scrivere Ampli la scheda di ricerca diventa nera perchè nessun plug in è stato trovato, qualche consiglio per far vedere Amplitube a Forte?
    già che ci sono ho un’altro problemuccio….quando carico NI Akoustic Piano, e poi cerco di fargli suonare uno dei quattro pianoforti e clicco sull’icona per selezionare un Concert Grand e caricare il preset,
    Forte va in Crash! e si apre la finestrella della segnalazione errori da inviare a Brainspawn, ed il programma si chiude.
    Spero di non chiedere troppo
    e ringrazio in anticipo per i consigli che mi darai.
    Saluti Franco

    Reply

  • Attilio De Simone

    |

    Ciao Franco: rispondo alle tue domande
    1) Non conosco la tua scheda audio, se la scheda gracchia vuol dire che i driver sono impostati ad una latenza troppo bassa che grava sulla cpu. Inoltre prova a cambiare risoluzione di frequenza, verifica se con una risoluzione differente i rumori si eliminano (di solito con la frequenza nativa della scheda, per es. 16 bit e 48 khz, puoi risolvere qualcosa)
    2) Amplitube non è uno strumento e non lo trovi nella sezione degli strumenti, ma devi creare una traccia aprendo un altro vst (oppure lanciando la traccia audio) e poi selezionare amplitube tra gli effetti.
    3) Se con Akoustic Piano non riesci a lavorare perchè va in crash, vuol dire che c’è qualche incompatiblità di fondo con il Forte (oppure potrebbe essere una questione legata alla risoluzione della scheda audio, prova a cambiare risoluzione e vedi se riesci a lavorare) e se c’è un’incompatibilità che determina un crash, non si può fare nulla. Ripeto: fai delle prove cambiando la risoluzione della scheda all’interno del Forte, non vorrei che il crash sia determinato dal fatto che è impostata una risoluzione differente da quella dei campioni dell’Akousti Piano e che questo problema determini il crash. Prima di cercare una nuova libreria, un tentativo si può fare.

    Reply

  • Franco

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    Ciao Attilio e grazie per la veloce risposta,
    vorrei precisare che quando seleziono i Driver ASIO qualsiasi essi siano,
    caricando poi un vst, e schiacciando una tasto qualsiasi della MasterK, in uscita audio non si ascolta un suono per Es. di pianoforte ma un rumore simile ad una gallina strozzata, e questo si ripete per qualsiasi suono io abbia selezionato…..
    ho visto che per quanto riguarda il pannello di controllo degli ASIO 4All,
    alcuni dei parametri da te indicati sono modificabili, mentre per i dedicati della Xonar a parte i 16 bit e 10 ms di latenza non si può modificare nulla!
    Per Amplitube, potresti indicarmi dove lo trovo sotto forma di effetto,
    ovvero dopo aver caricato per esempio una Real Strat , cosa devo fare per farla funzionare con Amplitube? Dove trovo gli effetti da selezionare?
    Per AkoPiano avevo la possibilità di installare la versione a 16 o 24 bit, io naturalmente ho installato la versione a 16, ed anche le schede sono impostate a 16 di default, ma non so se questo possa entrarci, poichè di queste cose non ci acchiappo molto….
    comunque sono disposto anche a fare a meno di questo VST, di pianoforti ne ho parecchi belli ed anche più leggeri!
    ti ringrazio ancora e in attesa di tue notizie,
    tanti saluti
    Franco

    Reply

    • Attilio De Simone

      |

      Allora: non conosco la tua scheda, dovresti andare sul software di controllo della scheda per modificare le impostazioni. Gli Asio4all non li avresti dovuto proprio installare visto che la scheda già dispone di driver Asio.
      Come si attiva un effetto, è scritto proprio in questo articolo al paragrafo b).

      Reply

  • Attilio De Simone

    |

    Mi sono andato a vedere le caratteristiche della scheda Xonar Stx. Non è un prodotto destinato all’uso audio di un certo tipo ed è normale che tu abbia problemi. devi usare una scheda audio di un certo tipo.

    Reply

  • Franco

    |

    Ciao Attilio,
    Grazie per la risposta,
    Glia asio 4All li ho installati per far funzionare la Realtek Integrata nella scheda Madre del PC ma a differenza di altri VST Host con Forte non funzionano, credo che il problema sia che Forte non gradisce Certi Driver ASIO, La Xonar Con i Driver WDM funziona benissimo ma non con gli Asio Dedicati….
    Ho provato a mettere amplitube sulla chitarra realstrat, purtroppo Forte si comporta come Con Akoustic Piano apre una finestra di errore e chiude il Programma pazienza rinuncerò anche ad Amplitube.
    Grazie per il supporto,
    saluti Franco

    Reply

    • Attilio De Simone

      |

      Ciao, i driver asio4all sono driver generici, possono determinare dei problemi con qualche software. le schede audio che usi non sono fatte per l’uso audio professionale, ma sono fatte per l’audio multimediale. Soprattutto la Asus va bene per le riproduzioni audio di qualità maggiore rispetto alle schede integrate come la Realtek, ma qualche problema con qualche software devi metterlo in conto. Amplitube non presenta alcun tipo di problema e lavora egregiamente con Forte (lo uso per i suoni di pianoforte elettrico). Forte ed Amplitube sono aggiornati?

      Reply

      • Franco

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        Ciao Attilio,
        scusa il ritardo, ho paura di non sapere come fare per aggiornarli…
        suggerimenti?
        Grazie Franco

        Reply

        • Attilio De Simone

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          per aggiornare i software devi andare sulle homepages delle softwarehouses e devi scaricare la versione più aggiornata. una volta terminato il download lanci il setup e segui i vari step dell’installazione, esattamente come hai fatto quando hai installato i programmi.

          Reply

          • Franco

            |

            Ciao Attilio,
            Grazie ho risolto, amplitube funziona….era finito nella cartella dei VST ignorati, forse per questo non funzionava,ora però ho un’altro problema, Realstrat non vede il preset quando la carico su forte,mentre in modalità Stand alone compare la scritta Guitar Strat, su forte dice Guitars Not Found!
            la cosa strana è che mi pare che qualche giorno fa funzionasse la chitarra e non Amplitube, oggi succede l’esatto contrario…

            Reply

          • Attilio De Simone

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            Non conosco il software, il problema non è dovuto a Forte, Deve esserci qualche problema di configurazione nel software. Non come si installa nè come lo hai installato nè come si gestiscono i preset.

            Reply

  • Franco

    |

    Ciao Attilio,
    ho scoperto cosa impediva ad Amplitube ed a Realstrat di funzionare..
    scrivo qui come sono riuscito a risolvere il Problema, affinché se qualcun altro si trovasse in situazioni analoghe potrà mettere a posto tutto…
    basta settare nella sezione preferenze>>opzioni audio, i Sample Rate,
    regolarli su 48000 prima erano settati su 96000, ma anche su 44100, impedivano ai plugin di funzionare correttamente, Amplitube mandava un segnale di errore e chiudeva il Forte, mentre RealStrat non caricava il preset risultando una chitarra muta……..
    ora devo fare alcune prove per vedere se riesco a trovare il settaggio giusto a far funzionare Akoustic Piano forse si verifica lo stesso problema…….
    Grazie ancora per il supporto
    Franco

    Reply

  • Iader

    |

    Ciao, tutto bene?

    Salve ho letto il bellissimo articolo “un computer sul palco”

    Ho alcuni quesiti da porvi.
    Prima di tutto ti spiego il mio setup.
    Sono un tastierista amatoriale.
    Suono, ma purtoppo non vivo di musica
    e quindi i budget sono limitati

    Il mio setup (magari datato ma tenuto immacolato
    e perfettamente funzionante) comprende

    -Master ElkaMk88 con
    Rack Yamaha Motif XS
    Rack M1
    Arranger Roland Bk-7M

    -Roland Xp50 Espansa con 4 schede
    -Mixer Yamaha XG-16usb

    Stai vomitando????? Bhè dai………

    Prima domanda
    Volevo un suono Korg più recente dell’M1 con
    più possibilità.
    Ho trovato in rete il Triton Rack.
    Volevo sapere cosa ne pensi

    Seconda domanda
    Vorrei incominciare a prendere in considerazione i VST
    Che portatile mi consigli (caratteristiche minime perchè tutto funzioni a dovere) e con che scheda audio?
    Soprattutto per essere a posto per qualche anno
    Riesco poi a pilotare tutto il mio setup, ovvero tastiere, rack e vst?

    Terza domanda
    se invece dei VST mi dirigessi verso Receptor della Muse Researc.
    Cosa ne pensi?
    Ne parlano benissimo.

    Grazie 1000

    Iader

    Reply

  • Attilio De Simone

    |

    I Receptor non sembrano più in vendita, almeno dal loro sito se si clicca su buy segnalano che i prodotti non esistono più. Comunque i requisiti minimimche deve avere un portatile non li posso definire io, ma sono i vst che vuoi usare a definire questi requisiti. Comunque se ti orienti verso un processore performante come in i7 di ultima generazione con almeno 8 gb di ram non dovresti avere problemi. L’ipotesi ipad (semmai pro) non l’hai presa in considerazione? Ormai ci sono strumenti di qualità pari ai vst.

    Reply

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