u-he Colour Copy

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Recording, Software

Urs Heckmann ha recentemente commercializzato un eccellent plug-in di delay dotato di ampie possibilità di personalizzazione, dalle caratteristiche timbriche professionali. Grazie alla cortesia dei produttori, siamo riusciti a mettere le mani sopra ad un installazione full function che ci ha permesso di sperimentare a fondo le sue funzioni.

Di Enrico Cosimi

apertura

In principio era la valle alpina

Il più antico esemplare di delay line, ovvero di possibilità di ottenere una eco con ripetizione, è rappresentato dalla classica vallata alpina: ci si arrampica su una vetta, si volge lo sguardo nell’ampio panorama sottostante e si lancia un ritualo “oh-oh” che si propaga, sbatte sulla montagna di fronte e torna a noi dopo un determinato intervallo di tempo. Per ovvi motivi, trasferire una produzione discografica in cima alla montagna può creare diversi problemi logistici, ma – per ora – facciamo finta di niente.

Nel Medioevo europeo, si sviluppò una tecnica compositiva propria tanto della musica vocale quanto di quella strumentale denominata hoquetus, nella quale una frase melodica veniva ripresa da parte degli esecutori in forma di canone stretto, realizzando un botta e risposta dal seducente effetto espressivo.
In secoli successivi, compositori quali Gabrieli e Monteverdi sperimentarono con successo gli effetti espressivi ottenibili dalla spazializzazione contrapposta di due blocchi di esecutori (nel caso di Gabrieli, condizione forzata dalla struttura a doppio coro nela Cattedrale di San Marco a Venezia) e nello spostamento “in partitura” di un ristretto blocco di esecutori (Monteverdi aveva trasferito dietro una porta chiusa alcuni musicisti per differenziare i piani sonori percepiti dal pubblico).

Con l’avvento delle prime tecnologie ad ampio impatto, comparve prima il riverbero a molla (più o meno nel 1936 ad opera di Laurens Hammond) e, nel ventennio successivo, con la diffusione della Tape Music i musicisti impararono ad affidare echo, halo, repetition e una massa di altri suggestivi neologismi alle amorevoli cure di registratori magnetici opportunamente configurati per catturare l’audio e rileggerlo dopo un (breve o meno breve) intervallo di tempo.

Dal semplice nastro magnetico, l’industria mosse passi significativi tanto attraverso la produzione di hardware semplificati e dedicati (registrazione su anelli di nastro, su tamburi magnetizzati, eccetera) quanto proponendo strutture alternative per l’immagazzinamento e la riproduzione di brevi porzioni di audio: la diffusione delle linee di ritardo analogiche bucket brigade delay BBD segnò una florida stagione musicale e contribuì a definire un timbro ben preciso nell’immaginario collettivo dei musicisti “tecnologici”.

In epoche più recenti, le BBD vennero sostituite dalla digitalizzazione del segnale audio attraverso conversione Analog/Digital, scrittura in RAM, conversione Digital/Analog con una significativa esplosione di prestazioni, variazioni timbriche, eccetera eccetera eccetera. Purtroppo, dopo venti anni di onorato servizio, le BBD sono andate in pensione, divenendo un tipo di componente obsoleto che rappresenta il peggiore incubo del progettista. Oggi, in modo abbastanza timido, qualcuno ha ricominciato a produrle…

All’atto pratico, dopo la lunga cavalcata evolutiva della ripetizione del segnale, quello che oggi rimane tra le orecchie del musicista è una fondamentale differenza performativa, timbrica e qualitativa tra i delay della vecchia scuola analogica (suono “caldo”, scarsa risposta in frequenza, scarsa dinamica, tempo di ritardo particolarmente contenuto) e quelli della nuova cultura digitale (performance virtualmente infinite, assoluta linearità nel comportamento, rapporto dinamico e risposta in frequenza allo stato dell’arte, estreme possibilità di caratterizzazione e controllo).

In questo panorama duale, u-he getta sul tavolo Colour Copy, un plug-in multiformat che usa la tecnologia numerica per emulare un comportamento di analog delay ad ampia configurabilità.

 

 pannello

Colour Copy

Quando si parla di emulazioni di qualità, Urs Heckmann non ha bisogno di presentazione: i suoi prodotti dedicati alla virtualizzazione della sintesi sono ai primi posti nella resa qualitativa delle performance offerte. Anche in questo caso, Colour Copy non delude e conferma la bontà dei prodotti u-he.

Il plug-in è uno sviluppo potenziato dell’originale effetto Lyrebird contenuto all’interno del sintetizzatore Repro, revampato per ottenere comportamenti analogici dotati di personalità assolutamente apprezzabili come la controparte originale ottenuta via BBD.

midi learn

L’installazione – indifferentemente Mac/Windows – e l’autorizzazione seguono le consuete procedure di challenge/response, con poche sorprese e un elevatissima percentuale di successo; una volta installato, Colour Copy offre un’interfaccia utente con main window tripartita (ulteriori particolari in seguito) e una secondary window – raggiungibile attraverso la consueta icona a forma di ingranaggio – dove u-he concentra gli accoppiamenti parametri-controllo in MIDI Learn e le personalizzazioni di configurazione grafica/funzionamento.

preferences

Anche in questo caso, se avete esperienze pregresse con i prodotti u-he, non avrete problemi; se è la prima volta, non avrete problemi lo stesso.

 

colour copy schema

Percorso di segnale

Il segnale in ingresso viene regolato in livello Input e poi sottoposto al filtraggio Low Pass per sagomarne il timbro generale; successivamente passa attraverso un High Pass per lo snellimento delle basse e un Compresso per la gestione delle dinamiche. Solo a queto punto, il segnale entra nella linea di ritardo vera e propria (che emula il comportamento stereo di una coppia di BBD elongabile a discrezione) e, da questo, procede verso un Low Pass di uscita (con il quale togliere asprezze o eccessivi artefatti della transizione lungo gli stadi della BBD virtuale), un Expander per riprendere parte della dinamica, una gestione delle ribattute attraverso FB Routing e Regeneration (con o senza eliminazione delle code in Ducking).

Il ricircolo del segnale permette di creare importanti anelli di ripetizione; il bilanciamento tra uscita della inea di ritardo e il segnale diretto permette di regolare l’intensità dell’effetto e l’uscita complessiva del plug-in, che può essere regolata in livello di output.

 

Interfaccia utente

La schermata principale di Colour Copy è divisa in tre sezioni denominate Upper Bar, Main Panel, Lower Panel.

Upper Bar

La striscia superiore, come tradizione u-he, contiene il Bypass, il doppio interruttore Undo/Redo, il Data Display (mostra il nome del preset e il valore contestuale del parametro messo a fuoco durante le procedure di modfica), il tasto Save con accesso alla libreria dei Preset, un interruttore HQ per incrementare (a discapito della CPU) la qualità timbrica. Il logo u-he lancia il web browser di sistema verso la homepage e, per finire, la classica icona a ingranaggio apre le pagine di MIDI Learn e Configuration.

Main Panel

Qui si configura l’intero funzionamento dell’effetto. L’impatto grafico è chiaro, con un’ampia porzione centrale dove è possibile vedere il segnale passare all’interno delle due BBD left e rigth in rapporto al delay time selezionato.

I comandi disponibili comprendono:

  • Input Gain con ampia escursione che prevede esagerazioni e deliberate saturazioni.
  • Rate per comprimere o espandere il TIME BASE selezionato (da ¼ del valore a 4x il valore originale).
  • Regeneration, la quantità di feedback o, se preferite, il numero delle ribattute.
  • Makeup, possibilità di regolare tanto il segnale in ingresso quanto quello in uscita per recuperare eventuali perdite di livello.
  • Key Ctrl, permette di controllare il delay time con le note MIDI. In questo modo, si può “suonare” la linea di ritardo al massimo della rigenerazione e raggiungere comportamenti tipici dell’algoritmo Karplus-Strong (corde pizzicate, transienti, segnali in feroce auto oscillazione).
  • Time Base, il delay time. Può essere espresso (in perfetto stile Diva) con una figura ritmica compresa tra 1/32 e 2/1, o essere indicato in valori assoluti (.001, .01, .1, 1 sec); nel primo caso, portando a 20 BPM la velocità della daw, si ottiene un massimo delay time di 24 secondi. Provate a farlo con la vostra BBD…
  • Panic. Eh eh eh.
  • L/R Tap Position; cliccando sulla grafica delle due linee di ritardo, si sposta il punto di ascolto lungo l’arco stereofonico.

colour copy input routing

  • Input Routing; il sistema può lavorare in modo Stereo, Cross, Mono, Mono Left e Mono Right in rapporto alla disposizione dei due ingressi versus le due linee di ritardo. I risultati possono cambiare significativamente.

colour copy feedback routing

  • Feedback Routing, configurazionei Stereo, Cross, Mix (l’ultima, somma i due percorsi di retroazione in un unico flusso audi comune ai due canali).
  • Width e Mix, ampiezza dell’arco stereofonico e bilanciamento wet/dry.
  • Output Gain, come per l’ingresso c’è un’escursione compresa tra +/- 24 dB.
  • Invert, inversione di polarità – torna particolarmente utile quando si lavora con delay time particolarmente corti e tanto feedback…
  • Freeze; il ricircolo di segnale continua all’infinito senza attenuazioni. È possibile applicare time delay modulation al segnale catturato in anello.

 

Lower Panel

Contiene comandi relativi a:

  • Ducking, ogni volta che all’ingresso audio è rilevato un transiente, le ribattute vengono eliminate. Da provare per soddisfare lo Steve Lukather che latita dentro di voi. Il comportmento può reagire in modo Fast, Medium o Slow selezionabile e può essere fatto intervenire solo sul feedback o su tutto il segnale diretto più ribattute; si può definire una soglia di intervento per l’attenuazione.
  • Colour; qui le cose si fanno interessanti: con fluida continuità, si può modificare il comportamento timbrico del plug-in lavorando in modo Reso (morbida distorsione e filtraggio passa basso), Sparkle (maggiore quantità di rumore, maggior compressione/espansione sul segnale, maggior distorsione), Fuzz (molto simile al vecchio Lyrebird); Snap (ampia risposta in frequenza e enfatizzazione dei transienti), Dusk (risposta in frequenza privilegiata sulle basse, distorsione morbida, ammorbidimento dei transienti).
  • Floor, permette di scegliere la presena o meno del rumore di fondo di sistema prodotto dalle classiche componenti BBD.
  • Brightness, per aprire il suono della linea di ritardo.
  • Saturation, enough said.
  • Modulation Target, si può cntrollare la velocità del delay, la posizione dei valori di prelievo/tap del segnale, il livello di uscita.
  • Modulation Waveform, la forma d’onda modulante può essere sine o triangle.
  • Modulation Frequency, da 20 secondi a 50 millisecondi per il ciclo di modulazione.
  • Frequency Dynamic, la modulazione è influenzata dal valore di envelope follower estratto dall’ampiezza del segnale passante.
  • Depth, l’ampiezza della modulazione.
  • Depth Dynamic, subordinazione all’envelope follower.
  • Stereo Phase, differenza di fase tra i canali left e rigth. Occhio alla compatibilità mono.

library

In uso

Un delay BBD, reale o virtuale che sia, deve essere usato lavorando sui livelli – la distorsione è buona – e sul feedback, per giocare con le componenti creative dell’innesco. In aggiunta, quando si una su tempi cortissimi, con la massima carica di ricircolo, il delay BBD diventa un generatore timbrico di tutto rispetto.
Tutte queste tecniche, oltre alle normali configurazioni di ribattuto ritmico, sono sperimentabili con successo grazie a Colour Copy: non è difficile da utilizzare, può essere espugnato anche senza manuale di riferimento, si sincronizza piacevolmente alla DAW con le consuete logiche di offerta ritmica già presenti dentro Diva, suona in modo molto credibile, specie se avete esperienze con BBD storicizzati (da Moog a MXR, da Electro Harmonix a tutto il resto)… quella componente organica che altera il suono in transito ma non lo rende brutto c’è tutta.
Assolutamente consigliato a tutti i musicisti che non vogliono il classico delay statico; per gli ipovedenti – come chi scrive – è di grande soddisfazione poter zoomare la percentuale di control panel graficizzata. Eccellente.

 

Qui, per saperne di più.

 

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