Torino Synth Meeting 2015: un (tentativo di) resoconto
Si è appena conclusa l’edizione 2015 del Torino Synth Meeting, manifestazione interamente dedicata all’elettronica sonora e al mondo che gira attorno alla simmetria dell’onda quadra. E’ stata un gran bella edizione, ricca di gente, amici, buone vibrazioni, belle macchine, cose interessanti.
Di Enrico Cosimi
A cavallo tra la partita della Juve, la festa dei ciclisti, le feste di quartiere e un caldo da incubo (nel pomeriggio, si sono toccati i 38 gradi), le robuste strutture dei Murazzi sono state messe a dura prova dal carico timbrico che è andato avanti, dalla preparazione nel sabato precedente, fino al tardo pomeriggio domenicale. Certo, qualche bottiglia tintinnava troppo a lungo, ma per il resto, è stato decisamente un evento fenomenale.
Di seguito, qualche immagine rubata tra i tavoli – inevitabilmente, saremo parziali, ma cercheremo di recuperare con il montaggio video…
Frap Tools ha confermato l’eccellenza estetica e funzionale dei propri cabinet euro rack: se uno strumento musicale elettronico deve comunque trasmettere emozioni al musicista che lo usa, l’impiego di bei materiali usati con competenza non può che aiutare.
Paolo Groppioni di Grp Synthesizer ha eretto pareti analogiche di apparecchiature in grado di spettinare (va beh… lasciamo stare) i presenti. Nella foga della manifestazione, qualcuno ha anche pensato di portarsi via una cuffia. Speriamo, almeno, gli possa servire a lungo per tante produzioni elettroniche. Di sicuro, i Grp suonano grosso.
Roland ha aderito con slancio al TSM, portandosi appresso tutto il ben di Dio visto a Francoforte (con l’unica eccezione del System 500, per il quale ci sarà ancora da attendere qualche tempo). Tanto il synthone ibrido analog/digital/vocoder, quanto i quattro processori euro rack, per non parlare del System-1M hanno confermato – se ce ne fosse bisogno – che il marchio nipponico ha ancora le unghie molto affilate.
Altro fiore all’occhiello di TSM: il primo (numero di serie 0001) Sequential Prophet 6 che arriva in Italia è atterrato a Torino, per la gioia degli occhi (e delle dita) dei presenti: sotto le amorevoli cure di Riccardo Gallio e di S.A.R. Felice Manzo/LEMI, i presenti hanno avuto conferma di quante cose Dave Smith sappia infondere all’interno dei suoi spettacolari strumenti polifonici. Il P6 suona. E suona tanto.
Non sono mancate le adesioni di privati cittadini che hanno portato gli oggetti che amano nella loro vita elettronica: è il caso di questo spettacolare sintetizzatore “di Nuova Elettronica”, un apparecchio pubblicato a dispense sulle prime riviste specializzate degli Anni 70 e certosinamente costruito. Ma c’erano anche gli Andromeda & Ion di Glauco Chuck Nonnis o i (gettonatissimi) ARP Odyssey & MFB Dominion 1 di Joseph Klang. Good Vibrations.
Soundwave ha steso i presenti con tutta la forza Elektron – tra l’altro, Dataline sul palco ha insegnato come si possa suonare con eleganza e semplice complessità musica elettronica in un flusso inarrestabile di densità timbrico/ritmica. Era la sua prima volta in Italia, poteva accadere al TSM 2015.
Ma non è tutto: Seelake, da tempo ben nota ai più raffinati inseguitori dell’interazione con il PC live, ha confermato tutta la sua competenza per ottimizzare il flusso di gestione live della normale tecnologia musicale.
Non ancora completissimo, il Grp R24 Step Sequencer ha fatto sentire le sue tre file di step in rotazione vorticosa, con rimbalzi, iterazioni, permutazioni e variazioni di traiettoria che riprendono – perfezionandolo – il discorso già bello denso – confermato nei sequencer di A8 e A4. Vale la pena di attendere.
Ma vale la pena di attendere qualsiasi cosa passi per la mente di Claudio Granzieri e Andrea Reali, al secolo, Kinetik Laboratories. Il nuovo Protean è un triplice generatore articolato su cluster drone a quattro oscillatori, doppio sistema di ring modulator e chaos generator. Il tutto condito da due modulatori programmabili e spalmato su tre uscite audio indipendenti. Può dare dipendenza.
Vogliamo parlare di pura liuteria elettronica? Bene, Euterpe ha portato il triplo filtro Steiner-inspired Vertice, interamente costruito a mano con amore e un pizzico di sana follia. Cabinet in noce centenario (non stiamo scherzando), manopole ricavate dal pieno in alluminio, componentistica particolarmente selezionata – montata a mano e, per pochi fortunati, scelta tra preziosi giacimenti di materiale NOS – fanno del Vortice il più cattivo e imprevedibile sistema di filtraggio, amplificazione, loop enveloping attualmente disponibile.
Davide Mancini di SoundMachines ha confermato ai presenti le possibilità estreme dei suoi controller lineari mono/bidirezionali (uno standard di fatto della performance no-frills euro rack), dei convertitori di tasso alcolico (non stiamo scherzando), dei convertitori di onde cerebrali… di tutto quello che può essere fatto, detto, pensato, messo in atto di fronte ad un sint modulare sufficientemente reso flessibile – appunto – da controller adeguati. Ancora una volta, orgoglio italiano.
Erica Synt, dai confini del mondo, ha dimostrato che si possono costruire modulari euro rack e hardware dedicato talmente potente da sopravvivere anche al Roger Daltrey più cattivo. Suoni aggressivi, estrema configurabilità, circuitazioni euro rack valvolari o a stato solido, recupero timbrico/funzionale del vecchio Polivoks per un marchio che deve essere tenuto d’occhio.
Anche Bastl, complice gli sforzi di Leo di Disconet, ha fatto il proprio debutto sul panorama italiano: i loro piccoli strumenti elettronici stand alone, l’interessantissimissimo sistema euro rack wooden based – con suoni e comportamenti diversi da tutto il resto attualmente disponibile – unito ad un pizzico di sana follia (provare per credere) possono letteralmente stregare i fortunati utenti.
Midiware ha mandato al tappeto numerosi musicisti sotto i colpi generati da Moog, Arturia, Novation, Waldorf e la nuova acquisizione Patchblocks: immaginate una sorta di pureData ricarrozzato, in grado di essere trasferito all’interno di piccoli blocchi hardware “modularizzabili” per realizzare qualsiasi tipo di struttura vi venga in mente… generazione, trattamento, articolazione. Il sogno per tutto un mondo di possibili performance ad ampio raggio di controllo.
La stessa strada, Arduino based, è seguita con interessantissimi possibili sviluppi, da Aida DSP: anche in questo caso, occorrerà tenere d’occhio la struttura.
Non potevamo chiudere che con lei: la mitica, instancabile, bottiglia di Bastl. Ha suonato, percossa inesorabilmente da un solenoide controllato via euro rack, dal dopo pranzo del Sabato fino alla cena della Domenica. Ping ping ping ping ping ping ping ping ping ping ping ping ping ping ping ping ping…
Comments (15)
Michele Dall'Ara
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Buongiorno!
Mi sdilinquisco per il Grp R24 Step Sequencer : quando se ne potrà sapere di più?
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Enrico Cosimi
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speriamo bene!!!
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Ricky
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Quest’anno è stato davvero un grande TSM. Non solo c’erano strumenti di gran qualità e rarità ma anche la presenza di personaggi come TE che sono un riferimento per questo piccolo grande mondo fatto si suoni.
Grazie.
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Francesco
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Ragazzi, grazie di cuore a tutti gli intervenuti, è stata una grande, grandissima edizione con circa 1000 partecipanti!!
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Enrico Cosimi
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yeah
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Giovanni
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Complimenti a Francesco e Luca, capostipiti organizzatori del Torino Synth Meeting !!! …. ed a tutti gli espositori.
E’ stata una bella manifestazione, organizzata con cura e passione e, come dici Francesco, il numero millenario di visitatori rende omaggio a voi che l’avete realizzata.
L’occasione mi ha permesso di conoscere persone professionali, competenti, preparate e simpatiche con le quali ho scambiato pareri e appreso nozioni teorico-pratiche preziose sul mondo dei synth…. quante belle macchine, ingegnose e spettacolari!!!!
Ci tengo a porgere un caro saluto a Enrico Cosimi… seguivo le tue rubriche e recensioni sulle riviste di musica e con la fantasia sognavo nelle descrizioni dei vari strumenti. Mi ha fatto molto piacere domenica scorsa averti conosciuto, per me è stato un grande onore.
Io sono quello di “Nuova Elettronica” … grazie Enrico per la simpatica citazione.
Bravi a voi tutti, ciao alle prossime edizioni.
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Enrico Cosimi
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yuk
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Max
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Mannaggia! L’ho saputo troppo tardi…Gasp!!! Ma per il prossimo anno ho già messo qualche remainder ai miei telefoni, sul mio calendario elettronico, con qualche postit: dovrò esserci!!! Comunque, anche se non ci sono stato, fortuna che c’è Audio Central Magazine che ci racconta così dettagliatamente e persone come Francesco e Luca che organizzano eventi così importanti in Italia. Grazie, Max.
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Enrico Cosimi
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ringrazio per la fiducia; il “dettagliatamente” va preso con le molle: per quanto possa essere stato attento, avevo sempre 1000 cose da fare e diversi espositori mi sono sfuggiti tra le dita – ad esempio, MidiMusic e i suoi materiali Native Instruments
(che poi, blasonati operatori di settore si ricordino di te solo per farti notare che non li hai citati, GUARDANDOSI BENE dal ringraziarti per tutte le altre 99 volte che parli dei loro prodotti, è un altro paio di maniche… 😀 )
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Max
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VaBBBBè!! Ritiro il “dettagliatamente”, ma sarà che leggere di questi eventi in Italia fa sempre così piacere, che mi è sembrato quasi di “esserci”. Mi sono lasciato prendere dall’entusiasmo. 😉
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Piero
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E’ arrivato il momento di organizzare un Roma Synth Meeting 😉
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synthy
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É stato davvero una grande manifestazione, complimenti ancora a Francesco e Luca, peccato per la mia cuffia che ha preso il volo, se proprio eri alla canna del gas bastava chiederla e te la davo, ma vabbe…
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Tito
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Complimenti ! Davvero una bella esperienza! Ho trascorso il mio tempo li dalle 10.30 del mattino sino alle 20.00 a discutere, confrontarmi e imparare. Sembrava di essere morti e finiti nel Torino Synth Heaven, con l’arcangelo Cosimi in giro con le trombe (aka Moog sub37)!
Nonostante il tempo dedicato però, non sono riuscito a provare tutte le macchine che volevo e parlare con alcuni dei presenti. Non era facile stabilire un percorso tra cotanta disponibilità e gentilezza degli espositori!
Ma non ci accontentiamo! Vogliamo di piu! Di piu! La manifestazione dovrebbe durare due giorni: un bel fine settimana!
Piccola pecca da sistemare (credetemi che c’erano moltissime persone scontente di questo) erano i talk svolti nella stessa sala degli strumenti…. non è stato semplice discutere con gli espositori, ed ancora più complicato, ascoltare macchine sulle quali non è facile mettere le mani!
Non sarebbe male organizzare una due giorni, con sale separate. A Torino non mancano di certo gli spazi
PS. il filtro di Euterpe si chiama VERTICE (non vortice) e il Protean dei Kinetic non ha 3 out indipendenti (in questa versione…magari in futuro!), ma un audio out dove confluiscono i tre pot dei volumi del mixer.
Grazie TSM e grazie ACM di esistere!
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Enrico Cosimi
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le tre uscite ci sono, ne parlavamo proprio con granzieri e reali… 😉
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tito
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si , sorry! me ne ero già accorto, vi ho infatti mandato un altro post di errata corrige, per non inserire quella parte del mio commento ! Mi sono confuso con il loro ILL-Logic.
grazie!
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