Modular is the new black
Modulare è bello, modulare è ovunque. Epperò, dei sintetizzatori modulari, a imprimersi nell’immaginario collettivo dell’ultima decade non sono state solo le prestazioni, ma anche alcuni luoghi comuni intorno a essi. “Sono complicati”, sentenzia il tastierista della strada: semplicemente, NON E’ VERO.
Di Jacopo Mordenti
Per argomentare una simile posizione vado a impiegare il padre nobile dei modulari software, quel dinosauro gargantuesco che è sopravvissuto – e non senza un certo stile – a intere ere geologiche e a una concorrenza sempre più agguerrita: Reaktor di Native Instruments.