LFO a briglia sciolta: una modulazione strategica
Avete mai a che fare con una linea di basso sintetico? Io sì, e ogni volta rischiano di essere dolori: il timbro programmato con tanta cura magari è bello, incisivo… ma piatto.
di Jacopo Mordenti
Alla prova del nove (tradotto: ascoltando e riascoltando il pezzo nel suo complesso) i nodi vengono al pettine: tanto più se pilotato da un arpeggiatore o da una sequenza prestabilita, nell’arco di poche battute il basso mi finisce per risultare noioso, stancamente ripetitivo, musicalmente inefficace.