Schippmann CS-8 Series VCF-02

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Il modulo in questione è un Programmable Voltage Controlled Multimode Filter in formato Euro Rack; a differenza di molti altri componenti disponibili sul mercato, può realizzare più di cento e passa tipi di filtraggio differente, combinando insieme i modi di base (low, band, high, notch) e le varie inversioni di fase. Il tutto, ovviamente, sotto ferreo controllo CV.

Di Enrico Cosimi

Schippmann si è conquistato una solida credibilità nel campo dei filtri producendo, anni addietro, più di una realizzazione hardware dedicata al trattamento dei segnali esterni; dopo la collaborazione – ancora in parte da chiarire – con Manfred Fricke di MFB, è la volta del formato Euro Rack, in cui il VCF-02 potrebbe veramente fare la differenza.

Per la precisione, il modulo è in grado di generare 27 comportamenti low pass, 18 high pass, 13 band pass e 63 di tipo complesso (all-notch-phase…); in aggiunta al normale comportamento di controllo, sono stati previsti parametir di Emphasize, Second Harmonic Distortion e Drop con cui è agevole otimizzare il comportamento di filtraggio.

Due segnali audio indipendenti possono essere collegati ad altrettanti ingressi, dotati di regolazione di livello e – per il solo ingresso 2 – di inversione di fase 180°; sul primo ingresso, si può impostare uno stadio di guadagno a +20 dB sufficiente a risolvere i casi più gravi. Quando il segnale raggiunge i 2 volt picco-picco, si accende un led Drive di segnalazione e il timbro raggiunge una morbida distorsione.

La frequenza di taglio, regolabile con il controllo Freq, copre un range virtualmente compreso tra 0 e 40 kHz sotto controllo CV esterno; di pannello, la massima frequenza raggiungibile è pari a 35 kHz. Gli ingressi di controllo CV esterni per la cutoff frequency sono quattro, relativi a: CV 1 dosabile e invertibile in fase, CV2 dosabile e invertibile in fase, 1V/Oct non attenuabile, 0.5V/Oct non attenuabile.

Anche la Resonance, oltre che regolabile dal pannello frontale, è controllabile a distanza attraverso controllo CV – dotato di inversione di fase opzionale.

A che serve il parametro Drop? Semplice, a compensare l’inevitabile perdita di livello che – alle alte regolazioni di resonance – interviene sulla banda passante filtrata; con Drop, si può tirare su l’ingresso mantenendo tutto il fischio; in pratica, il filtro abbandona il classico comportamento Moog per arrivare vicino alle funzionalità SSM e CEM. Il range operativo è compreso tra -12 e 0 dB; inutile ricordare che Drop lavora solo nella modalità low pass.

Oltre alla Resonance, è possibile governare la quantità di Emphasis, ovvero dosare il livello generale del segnale in uscita anche quando è vicino all’auto oscillazione; non è un semplice controllo di volume, quanto una sorta di “sensibilità” del sistema per rendere più o meno controllabile le fasi di filtraggio prossime all’auto oscillazione incrementando la quantità di feedback/resonance ottenibile in corrispondenza della frequenza di taglio – un sistema del genere era stato implementato anche nel Moonwind JoMoX e, passata la fase iniziale di disorientamento, diventa velocemente facile da utilizzare.

L’uscita audio del filtro può essere rinforzata in livello agendo sul parametro di Gain; in questo caso, il range utile è -20 / 0 dB.

 

Distorsione?

Con il selettore 2nd Harm, si può concentrare il circuito sulla produzione di soft distortion della seconda armonica, cioè all’ottava superiore rispetto al segnale in ingresso. La funzione è gestibile a distanza attraverso CV ricevuto all’apposita porta di controllo.

 

Modi di funzionamento

Ci sono cinque tasti con cui richiamare il tipo di slope/modo desiderato: LP24, BP18, LP12, BP6 e ALL. Come fare per ottenere i 120 e passa tipi di filtraggio? Semplice, combinando tra loro tastini e inversioni di fase. Andiamo per ordine…

  • All bypassa il filtro e riporta all’uscita del circuito l’identico segnale ricevuto in ingresso.
  • BP 6 è un passa banda a un polo, cioè 6 dB/Oct.
  • LP12  è un passa basso a 12 dB/Oct, ovvero 2 poli di attenuazione.
  • BP 18 è un passa banda a tre poli, abbastanza raro e interessante per le sue possibili implicazioni.
  • LP 24 è il classico low pass a quattro poli.

Questi comportamenti possono essere sommati tra loro, ma possono anche essere sottratti al segnale passante: ogni volta che si preme il tastino corrispondente, se ne causa ciclicamente l’accensione in colore verde, lo spegnimento, l’accensione in colore rosso, lo spegnimento… Il colore verde indica l’inserimento del circuito in somma di polarità positiva, il colore rosso indica l’inserimento del circuito in sottrazione di polarità negativa. Che succede sottraendo un comportamento low pass al segnale passante? Semplice, in uscita si ottiene tutto quello che rimane a parte il blocco di frequenze low pass, cioè si ottiene il funzionamento high pass. Facile, no?

Ciascun selettore è controllabile a distanza per l’inserimento – ad esempio – sotto gestione step sequencer (in questo modo, ogni nota potrebbe avere un timbro diverso…); gli ingressi di controllo gestiscono fino a 12V che sono letti in questo modo: da 0 a 1V = off, da 1 a 3V = green (+), da 3 a 12V = red (-).

Il manuale è particolarmente generoso nell’elencare tutte le possibilità ottenibili accoppiando i cinque modi nelle diverse polarità disponibili.

Per un’assorbimentoo di 150 mA, se il vostro modo di suonare è pesantemente basato sui filtraggi, questo è il modulo giusto.

 

Tags: , ,

Trackback from your site.

Comments (4)

  • Enrico Cosimi

    |

    beh, se lavori “tanto” di filtro, compri solo questo invece di quattro moduli diversi e te lo fai bastare per sempre 😉
    alla fine, se non ci guadagni ci vai a paro…

    Reply

  • Riccardo

    |

    Grande idea…Dev’essere fantastico per i modulari piccoli, tipo 2 row

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      eh si, non te lo regalano ma è molto “denso”… :-)

      Reply

Leave a comment

Inserisci il numero mancante: *

ga('send', 'pageview');