Roland SH-09. Uno strumento “semplice”

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Progettare un sintetizzatore semplice è un compito più impegnativo di quanto non si possa credere: occore decidere con severità cosa lasciar fuori dal pannello comandi, rispettando un livello di completezza che non deve pregiudicare le operazioni più comuni. Da questo punto di vista, il modello SH-09 è un piccolo classico che merita particolare attenzione.

Di Enrico Cosimi

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Dotato di sottili, ma significative, differenze con il successivo SH-101, il Roland SH-09 offre uno di tutto: un oscillatore, un filtro, un amplificatore, un inviluppo, un LFO per la modulazione. Il pannello comandi è semplice e ben organizzato, il successo è garantito. Come tutti i suoi colleghi Roland dello stesso periodo, sfrutta il classico filter design con gli operazionali, che garantiscono una buona differenziazione timbrica nei confronti del classico comportamento Moog.

Struttura di voce

Lo strumento comprende un unico oscillatore audio, che incorpora perlomeno funzionalmente un noise generato, l’oscillatore vero e proprio e un divisore di frequenza (decisamente raffinato) per produrre comportamenti di sub oscillazione.

roland sh-09 SCHEMA

In questo modo, le forme d’onda disponibili comprendono: Noise (è prodotto da un circuito indipendente dall’oscillatore vero e proprio, ma il musicista non lo sa), rampa, quadra, impulsiva a simmetria variabile (è sempre la stessa generazione attraverso comparazione, ma nel secondo caso, la soglia di comparazione può essere modifica arbitrariamente). A queste forme d’onda, si somma il meccanismo di Sub Oscillazione per divisione /2 (un’ottava sotto), /4 (due ottave sotto) e /4 con asimmetria di ciclo (per generare onda impulsiva al 25%).

La frequenza dell’oscillatore può essere regolata in Range di ottava (32’-2’); vista la natura singolo oscillatore e il taglio economico dell’apparecchio, non è possibile trasporre l’intonazione dell’oscillatore per incrementi più dettagliati. E’ comunque possibile modulare l’intonazione attraverso segnale generato dall’oscillatore LFO. La simmetria dell’onda impulsiva può essere modificata in modo Manual, o automatizzata attraverso segnale triangolare LFO o, ancora, generatore d’inviluppo.

I segnali generati dall’oscillatore, dal sub oscillatore, dall’eventuale external input, sono miscelati nella sezione AUDIO MIXER e successivamente inviati al filtro passa basso.

Il musicista non deve aspettarsi eccessive raffinatezze, o dotazioni particolarmente estensive: SH-09 è uno strumento immediato ed essenziale. Nel modulo VCF, è possibile regolare frequenza di taglio e resonance del meccanismo 24 dB/Oct, con controllo della cutoff frequency automatizzabile attraverso LFO MOD(ulation) e una di tre possibili sorgenti selezionabili: inviluppo con polarità positiva, inviluppo con polarità invertita, segnale Envelope Follower estratto dall’eventuale external input. L’auto oscillazione del filtro permette di ottenere un timbro sinusoide che è gestibile in intonazione attraverso Keyboard Tracking costantemente scalato al 100% e non attenuabile/disinseribile.

Il segnale filtrato passa nel modulo VCA, per l’articolazione di livello; come in tutte le macchine di fascia economica targate Roland, anche in questo caso è possibile controllare il VCA attraverso generatore d’inviluppo ADSR, oppure aprire l’amplificatore con la semplice tensione bistabile del Gate di tastiera (quindi un On/Off secco che permette la differenziazione sull’Attack da parte dell’ADSR applicato al filtro, ma che elimina inesorabilmente ogni forma di Release) o, ancora, di tenere sempre aperto l’amplificatore mantenendolo in HOLD (utile per filtrare segnali esterni. Da questo punto di vista, SH-09 diventa un efficace meccanismo con il quale processare file audio o altro materiale attraverso la sezione VCF & VCA; purtroppo, non c’è modo di sincronizzare il modulo LFO interno su un eventuale bpm esterno (si può ricorrere alla Env Modulation sotto codigi Gate a tempo, ma è un altro paio di maniche…).

Il principale fornitore di modulazione  è il modulo ENV di tipo ADSR; i quattro cursori permettono di regolare tempi e livello; il musicista può decidere se l’ìnviluppo è innescato dalla sola tensione di Gate (nota On/Off), dal ciclo di modulazione LFO, dall’azione combinata di Gate e Trigger. In quest’ultimo caso, è possibile far ripartire i segmenti di Attack durante le esecuzioni ribattute con articolazione diversa dal semplice Gate On/Off.

L’oscillatore a bassa frequenza si chiama MODULATOR e offre tre forme d’onda a scelta (sinusoide, quadra e random/sample & hold); è possibile regolare la velocità di modulazione – un LED rosso visualizza la velocità di crociera) e dosare la progressione DELAY TIME applicata all’emissione del segnale modulante stesso. Ricordiamo che, di default, la modulazione raggiunge solo intonazione dell’oscillatore, la simmetria dell’onda impulsiva, la frequenza di taglio del filtro e l’articolazione ritmica dell’inviluppo.

Nel blocchetto a sinistra della tastiera, trovano posto il controllo di Volume generale, la regolazione di Portamento Time e il meccanismo di Bender (con ritorno a molla) indirizzabile con due amount indipendenti su frequenza dell’oscillatore o frequenza di taglio del filtro.

Essenziale, efficace. Un buon esercizio potrebbe essere, per il musicista coraggioso, intraprendere la rimodellazione circuitale del Roland SH-09 all’interno di un linguaggio di programmazione “per oggetti”. 

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Comments (2)

  • Hunnytheurry

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    Ascoltato mi piace molto… ad oggi costa tra i 500 ed i 600 euro: eccessivi! Se ne trovo uno in bad condition me lo compro!

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  • Enrico Cosimi

    |

    ormai, il mercato offre diverse alternative monofoniche – sempre a due ottave – per un prezzo più contenuto; del resto, 600 euro per un monofonico orgogliosamente vintage non sono tanti

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