Roland Kuit SoundLab II

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software, Tutorial

Da molti anni, nella comunità dei modular addicted (analog e virtual), il nome di Roland Kuit è pronunciato con rispetto misto a timore: già dall’epoca del primo Clavia Nord Modular, storici tutorial firmati RK hanno insegnato a legioni di musicisti come trare fuori il meglio dal proprio strumento senza cadere nella banalità del classico VCO-VCF-VCA, ovvero ad utilizzare in maniera non banale strumenti apparentemente semplici. O anche meno semplici.

Oggi, dopo aver aperto la strada con SoundLab I, Roland Kuit ha presentato il suo nuovo lavoro SoundLab II, destinato a fornire molto materiale a chiunque – dotato di Clavia Nord Modular G2 – voglia spremere il massimo dal proprio strumento seguendo un approccio di programmazione assolutamente non convenzionale.

Di Enrico Cosimi

Per programmazione non convenzionale, intendiamo quel modo di procedere nell’assemblaggio della patch che prevede l’impiego di strategie di basso livello (inteso nel senso informatico del termine), quindi la costruzione di logiche di funzionamento molto personali che non usano moduli preconfigurati, ma che estraggono i comportamenti più consoni partendo da elementi semplici.

Un esempio (molto) banale potrebbe essere la produzione di un’onda quadra attraverso comparazione di un’onda dente di sega: due forme d’onda simultaneamente disponibili, a dispetto del design tradizionale degli oscillatori Clavia, che prevede la generazione di una e un’unica onda per volta. Ma il lavoro di Kuit è molto più approfondito e non si limita certo alla comparazione delle saw waves.

SoundLab II è un e-book organizzato per essere gestito (in html) attraverso Internet Explorer, Chrome o Opera (non Safari, attenzione!!!), che mette il musicista di fronte a precise aree di programmazione relative a: Oscillators, Filters, Patterns and Sequencers, Logic, Miscellaneous, Shapers and Audio, Audio Processing, Appendix. In ciascuna area, il musicista troverà le schermate delle patches e, cliccandoci sopra (ripetiamo, non in Safari), invierà automaticamente la patch al Nord Modular G2 Demo Editor o – in alternativa – all’Editor dello strumento hardware, potendo così ascoltare praticamente in tempo reale la programmazione.

L’impatto è devastante; analizzando le strutture programmate, l’utente consapevole è portato immediatamente ad alcune constatazioni che, auspicabilmente, preludono ad un’approfondita sessione di studio:

  • il Clavia Nord Modular G2 è forse il più bello e potente sintetizzatore virtual modular mai commercializzato (speriamo in una prossima versione 3…);
  • Roland Kuit entra a pieno diritto nel top dei programmatori, per la potenza del suo lavoro e la profondità del suo approccio inedito.

Spremere moduli noti per avere comportamenti meno prevedibili è una dimostrazione di grande virtuosismo: dal punto di vista timbrico – ma è banale, parlando di NMG2 – non aspettatevi brass, strings e cose del genere; la direzione è quella della ricerca sonora, del comportamento inatteso, del glitch raffinato o delle formanti costruite sfuttando turbolenze dei random generator o altre piacevolezze.

SoundLab II può essere acquistato attraverso PayPal a 125 euro; per questa cifra, vi portate a casa 750 patches inedite, impostate su un approccio timbrico che non troverete da altre parti, sulle quali potrete passare tranquillamente i prossimi anni a studiare, studiare, studiare, studiare…

Assolutamente consigliato.

Tra l’altro, se conoscete l’olandese o l’inglese, perchè non contattare direttamente l’autore per una master class ad hoc?

 

 

 

 

Tags: , , , ,

Trackback from your site.

Comments (13)

  • astrolabio

    |

    Ma esiste, secondo te, la possibilità concreta di un nuovo Nord modular?

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      non credo che lo vedremo tanto presto; sono concentrati su stage keyboards e cloni…

      Reply

  • danilo

    |

    Avrei un quesito sul nord modular.io posseggo il micro,adoro la timbrica,ho solo un problema:non riesco a “sincare”il rate dell’lfo dall’esterno cioè dal mio secuencer.ho trovato un’escamotage,ma non va’ bene in tutte le applicazioni che mi servono,faccio agire un asse sul filtro cosi cambiando l’attacco e retriggerando le note si da’ l’effetto wobble.però essendo l’adsr un’impulso va bene su note corte,invece con lfo sarebbe continuo e va’ bene in qualsiasi caso.esiste un modo per poter risolvere il mio problema??

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      cosa è un asse sul filtro?

      per sincronizzare gli lfo, devi selezionare – nella finestrella sopra la visualizzazione della frequenza – il modo CLOCK; in questo modo, puoi decidere se lavorare ai quarti, o agli ottavi o ai sedicesimi, eccetera… :-)

      Reply

  • danilo

    |

    Un”asse” e’ un a-d-s-r..la tastiera del mio telefono mi autocorregge e ogni tanto non me ne accorgo….oggi pomeriggio riprovo..io intendevo fare andare a tempo il rate dell’lfo con il mio secuencer..esempio se io imposto sul secuencer daw 130 bpm anche lfo dovrebbe “capirlo”…ho provato con midi global module,o anche con il clock generator dandogli il gate dalla keyboard ma non mi da’ i risultati sperati.io lo posseggo da un paio di mesi e ancora non sono riuscito….azz!!

    Reply

  • danilo

    |

    Mi scuso,prima ho dimenticato di ringraziare per la risposta.comunque ora che ci penso avevo già fatto quell’operazione e se non erro sugli lfo slave e’ già impostato sui quarti,ottavi ecc.grazie.

    Reply

  • Enrico Cosimi

    |

    ahhh, ora finalmente capisco :-)
    (fantastici correttori di testo)

    per sincronizzare gli LFO con la velocità metronomica, hai due possibilità – sperimentale usando gli LFO B:

    a) sulla finestrella sopra il valore di frequenza del LFO, c’è un tastino che devi premere a ripetizione fino a raggiungere la scritta BPM; a quel punto, il modo LFO cammina “ai quarti”, ma il problema è che fa riferimento ai quarti di Clavia, quelli cioè che sono scritti in alto a sinistra sulla schermata principale del programma (Master Clock vicino al tastino RUN);

    a1) per lavorare in clock esterno, devi istruire lo strumento con SYNTH/SYNTH SETTINGS e controllare che l’opzione “ignore external clock” NON SIA selezionata

    oppure:

    b) nel modulo LFO; sempre con il tastino sopra alla finestra, scegli il comportamento “CLK” e, a quel punto, con la regolazione di frequenza, puoi definire la figura ritmica che deve corrispondere al ciclo di modulazione – quarti, sedicesimi, ottavi dotted, ottavi triplet, bla bla bla

    b1) anche in questo caso, lui fa riferimento al clock di sistema clavia, quindi devi impostare il funzionamento su clock esterno

    ora, purtroppo, non posso essere più preciso perchè non ho sotto mano lo strumento… fammi sapere se risolvi, nel caso contrario, vedo di approfondire con qualche figura – non prima della prox settimana, appena finisce la fiera a Verona

    a presto!
    enr

    Reply

  • danilo

    |

    Grazie ma purtroppo non ho risolto anche perché lei fa’ riferimento all’editor del g2,ma io devo lavorare con l’editor della prima versione e gli lfo non hanno il tastino per la modalità bpm.nelle opzioni del mio editor ho attivato “external clock” non essendoci l’opzione ingore external clock.ho chiesto a vari utenti modular e nessuno conosce una soluzione,piuttosto escamotage che però non danno risultati soddisfacenti.comunque la ringrazio molto per l’attenzione.

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      con la prima versione non c’è nulla da fare… a meno che non ci sia, in qualche LFO la possibilità di fare il reset attraverso RESTART INPUT; a quel punto, si potrebbe collegare il gate out di tastiera al restart input del LFO e farlo girare sufficientemente lento per poter essere “resettato” su ogni nota da un quarto, ovviamente suonando note midi ad ogni quarto

      (scomodo, ma dovrebbe funzionare…)

      Reply

  • danilo

    |

    Eheh,mi sa’ che ho trovato un grosso limite di suddetto synth,comunque ho già trovato un’ acquirente che non ha bisogno di fare wobble bass e quindi avrà un ottimo strumento in mano senza accorgersi del problema..la ringrazio ancora x l’attenzione e x le risposte dettagliate ed esaurienti…

    Reply

  • Enrico Cosimi

    |

    non osavo dirlo per non sembrare sgradevole, ma (se puoi…) liberati della prima versione e corri a cercare un G2: non c’è paragone!!!

    Reply

  • danilo

    |

    E’ già in partenza verso nuovi lidi,oltre al problema di qui sopra aggiungerei anche l’instabilità dell’ editor veramente snervante..suona bene ma ti manda fuori dai gangheri…

    Reply

Leave a comment

Inserisci il numero mancante: *

ga('send', 'pageview');