Resident Audio T4

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Recording

Grazie alla consueta, puntuale, disponibilità di Midiware, siamo riusciti a mettere le mani sopra un primo esemplare d’interfaccia audio/MIDI Resident Audio T4, apparecchio Thunderbolt based che offre gestione audio bidirezionale su quattro canali indipendenti. Eravamo già stati schiaffeggiati dalle torreggianti prestazioni degli apparecchi Resident Audio in quel di Francoforte, in un private meeting al MusikMesse che ci aveva lasciato oggettivamente senza fiato. Ora, finalmente, arrivano i primi esemplari e – per dirla tutta – sembra proprio che dovremo abituarci ad un nuovo raising the bar per lo standard tecnologico dell’audio digitale.

Di Enrico Cosimi

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L’interfaccia è alloggiata in un robusto scatolotto di alluminio e libidinoso plexyglass nero (che stiamo facendo di tutto per non toccare con i nostri polpastrelli… è giusto si sappia). L’aspetto è raffinato, diverso dal solito, amichevole e pratico al tempo stesso. Una volta alimentata, attraverso cavetto Thunderbolt (ulteriori particolari in seguito) fornito in dotazione, la T4 rivela un’efficace implementazione dei LED ring con codice colore attorno ai comandi principali e digerisce senza fatica apparente quattro canali audio indipendenti 24 bit/96 kHz. Scusate se è poco.

A proposito di comandi principali: oltre che essere principali, sono anche pochi. L’apparecchio ha, in corrispondenza di ciascun ingresso combo (gestisce TRS e XLR) presente sul pannello frontale, una regolatore di livello per dosare il guadagno del segnale. In aggiunta, attorno a ciascuna manopola, c’è un anello retroilluminato in verde (presenza di segnale), giallo (livello più caldo) o rosso (saturazione garantita). Tutte e quattro le connessioni microfoniche possono godere dell’alimentazione phantom a 48V, con la quale tenere accesi le unità a condensatore (attenzione ai ribbon mic…). Ciascuna coppia di ingressi 1-2 e 3-4 può essere selezionata per lavorare con livello Instrument o Line; selezionando la sensibilità Ins, i segnali che compongono la coppia si sommano in dual mono sul monitoraggio stereo di riferimento; se invece si seleziona Line, la coppia è regolarmente monitorata con hard pan L/R.

Nella sezione Master, un piccolo regolatore permette di effettuare crossfade tra l’Input Mix e il Playback ricevuto dal computer: a seconda delle percentuale selezionata, sarà possibile ascoltare solo il ritorno audio del computer – eventuali latenze dovranno essere regolate nella vostra DAW – solo il segnale “live” in ingresso o un blend variabile dei due.

L’ascolto di riferimento monitor – sia esso in cuffia o su coppia di casse – è dosabile attraverso big knob; tanto questo quanto il precedente Input Mix sono dotati del led ring integrato per il level matching di segnale.

 

Attenzione! Se l’interfaccia “sente” una connessione sulle uscite 3 o 4, il Big Knob regolerà solo l’ascolto in cuffia; mentre collegando solo le uscite 1 e 2, col Big Knob sarà possibile gestire cuffia e control room mix. 

Schermata 08-2456872 alle 13.30.30

Sul pannello posteriore, oltre alla porta MIDI (dotata di connessioni In e Out) e alla porta Thunderbolt, campeggiano le quattro uscite TRS 1-2-3-4 bilanciate e l’uscita stereo Phones per l’ascolto in cuffia. L’uscita 3 può essere usata come seconda connessione cuffia. L’alimentazione viaggia direttamente sul connettore Thunderbolt. Dopo aver installato il driver, si parte in tutta tranquillità.

 

01 Resident T4 thunderbolt

Thunderbolt?

Sviluppato in collaborazione Apple/Intel, il protocollo Thunderbolt definisce un nuovo modo di scambio dati ad altissima velocità e altissimo rendimento; la banda passante è sufficiente a gestire senza sforzo apparente otto flussi audio indipendenti con densità 24 bit e 96 kHz di sampling rate.

La velocità Thunderbolt dichiarata è pari a 10 Gbps (cioè, 10 miliardi di bits al secondo); detto in termini più potabili, Thunderbolt è 20 volte più veloce di USB 2.0 e 12 volte più veloce di FireWire 800. Ce n’è da tacitare i più incontentabili criticoni della rete.

Altra notizia degna di attenzione: mentre il protocollo USB presuppone il transito di tensione a +5V, con la quale devono essere tenute accese tutte le periferiche di questo mondo, auspicabilmente integrando con uno hub alimentato, nel mondo dei colpi di tuono la tensione in circolo è pari a 18V, permettendo l’utilizzo di componentistica AD/DA di maggior impegno – che, finalmente, può essere alimentata al di fuori delle tradizionali strettoie a cinque volt.

Però, non sono tutte rose e fiori: perlomeno allo stato attuale, un cavetto Thunderbolt da poche decine di centimetri costa una barca di quattrini… fatte le debite proporzioni, costa più il cavo dell’interfaccia da collegare. E’ un problema contro cui praticamente tutti i produttori di hardware Thunderbolt stanno sbattendo il naso e, perlomeno a corto raggio, non sembra possibile una soluzione percorribile. Non rimane che rassegnarsi a tenere tutto molto raggruppato sul tavolo.

Schermata 08-2456872 alle 13.30.24

E la compatibilità? Sui nuovi Mac, dal Febbraio 2011, non è più un problema; ma anche all’interno del mondo Windows, ci sono parecchie macchine già Thundebolt-compatibili, ad esempio i Mini PC – Intel NUC Kit DC3217BY  e le Intel Desktop Board DZ87KLT-75K .

You pay what you got.

 

02 Resident

In uso

Che suono ha la T4? Realisticamente, nessun suono… E’ trasparente e performante come dovrebbero essere tutte le interfacce di questo mondo. Con buona pace dei già citati audiofili, la T4 lavora benissimo e, praticamente, fa sua la filosofia set and forget. Una volta soddisfatti i requisiti di sistema – Mac OsX 10.9 o Windows 8, e dopo aver dato una controllata veloce al Digital Panel installato tra le applicazioni, si può lavorare con la propria DAW o con il proprio stand-alone soft synth dimenticandosi di tutto il resto.

La comodità dell’integrazione Audio/MIDI, l’alimentazione incorporata nel connettore Thunderbolt complottano a favore di questa soluzione per tutte le condizioni lavorative nelle quali è necessario avere praticità e potenza di performance. A margine, il cavo Thunderbolt è corto al limite dell’impiego pratico con un laptop, purtroppo avere un cavo più lungo è – oltre che molto complesso – anche incredibilmente costoso, roba da non credere; quindi, conviene rimanere stretti stretti. Lo smart monitoring, con la gestione automatizzata del buss stereo o dei quattro flussi di audio simultanei è un plus interessante per le diverse applicazioni.

 

Segnaliamo, prima di chiudere, che nel catalogo Resident Audio sono previste – abbiamo visto i prototipi a Francoforte… – versioni a 2 canali e a 8 canali aggregabili, in maniera da costituire una vera e propria macchina da guerra in grado di gestire la ripresa multitraccia con pochi problemi e (relativamente) poca spesa. E’ probabile, nella versione prevista per l’aggregazione, che ci saranno due porte Thundebolt, per garantire i collegamenti in cascata. 

 

 

 

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Comments (5)

  • mirko

    |

    Buongiorno a tutti,
    avrei una domanda: vedo che molte case produttrici di schede audio (come Prism o Metric Halo) hanno un’uscita Firewire 400/800 e suggeriscono, per collegare la scheda audio al proprio computer dotato di porta Firewire, il cavo che converte daThunderbolt a Firewire.
    Ma questa conversione non crea colli di bottiglia?
    Un’altra cosa: se non ho capito male, leggendo in Internet più è grande la capacità di banda passante, migliore è la qualità della registrazione audio.
    E’ giusto?

    Grazie per l’aiuto.

    Saluti

    Reply

    • Attilio De Simone

      |

      Non credo che le schede firewire garantiscano una migliore qualità della registrazione. La qualità della registrazione dipende da altri fattori. Semmai le schede firewire possono essere più performanti nel caso di registrazioni in multitraccia e in questo caso la maggiore velocità aiuta il trasferimento di una mole maggiore di dati.

      Reply

  • mirko

    |

    Grazie mille per la risposta.
    Quindi avere più banda passante non vuol dire maggior qualità nella frequenza di campionamento ma solo maggior velocità di passaggio dati?

    Grazie ancora

    Reply

    • Attilio De Simone

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      Considera che questa caratteristica può essert d’aiuto solo se la scheda ti serve se d’abitudine fai regitrazione multitraccia in tempo reale. Inoltre usare adattatori non è mai una condizione ottimale. Ultima cosa, il firewire non è riuscito ad imporsi come uno standard, infatti non tutti i computer montano quest’interfaccia. Già le connessioni usb 3 riescono ad avvicinarsi al firewire e per thunderbolt cominciano ad uscire prodotti interessanti. se devi usare un adattatore, tanto vale che ti prendi direttamente una scheda per interfaccia thunderbolt.

      Reply

  • mirko

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    Grazie,purtroppo per ora quelle che io reputo le migliori marche di schede audio sul mercato (Prism e Metric Halo) non hanno ancora in catalogo modelli thunderbolt.
    Speriamo rimedino presto.

    Saluti

    Reply

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