Qualche aggiornamento su Intellijel MicroMidi

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Per gli amici: uMIDI. Il modulo, del quale abbiamo sommariamente parlato appena sono arrivate le prime frammentarie notizie, è un’interfaccia MIDI/CV particolarmente compatta e sfrutta interessanti cooperaazioni tra conversione nota pura e semplice con in più la gestione dei MIDI Real Time Message.

Di Enrico Cosimi

uMidi-web

Come è facile immaginare, la conversione dai codici MIDI digitali ai segnali analogici di CV e Gate è questione relativamente semplice, che però richiede due requisiti abbastanza importanti: a) una sufficiente definizione cioè una quantità di bit pari a garantire dettaglio sulle variazioni d’intonazione – se non ci sono numeri a sufficienza, specie sulle basse frequenze, l’orecchio avvertirà subito una inconsistenza nell’intonazione; b) una logica sufficientemente raffinata per assegnare il valore rilevato alla soglia più vicina o più correttamente identificabile.  Tutti e due i meccanismi sembrano bene incarnati all’interno del microMIDI.

microMIDI è monofonica, cioè gestisce solo un flusso di dati su un preciso canale MIDI selezionato dal musicista; non è possibile  prendere accordi e distribuire le voci su un blocco di oscillatori analogici – per questo tipo di compiti, il mercato Euro Rack offre più di una soluzione.

Punto di forza della uMIDI è la possibilità di lavorare indifferentemente con segnali MIDI su din pentapolare e con segnali ricevuti alla porta USB; in questo modo, non ci si trova mai a corto di connettività. Grazie al tasto LEARN, si può istruire il circuito a prendere in considerazione uno e un solo canale MIDI tra tutti quelli eventualmente ricevuti (la procedura è semplice e ormai collaudata da anni di pratica: si tiene premuto LEARN, si manda una nota MIDI qualsiasi sul canale desiderato e il gioco è fatto. La selezione è rispettata durante il power off e sarà automaticamente disponibile alla riaccensione del sistema. Lo stesso tasto, se premuto per più di un secondo, svolge funzioni di Save per immagazzinare parametri relativi al comportamento del modulo stesso; ulteriori particolari in seguito.

Il blocco delle connessioni è concettualmente diviso in due sezioni indipendenti; la prima, con i connettori in campitura di colore nero, è relativo alla gestione delle Note MIDI; la seconda, in campitura azzurra, è relativa ai MIDI Real Time Message.

Gestione delle Note MIDI

I dati ricevuti su MIDI o su USB sono convertiti in tensioni analogiche relative a:

  • Pitch; è l’informazione CV che istruisce gli oscillatori su quale nota eseguire; il segnale si somma alle regolazioni di pannello dell’oscillatore stesso… occorrerà preventivamente accordarli sulla nota più bassa prevista – di solito, il Do 1 della master keyboard – in modo da non avere trasposizioni indesiderate. Il codice MIDI C-2 (ovvero, nota MIDI zero) produce una tensione pari a 0 Volt; il codice MIDI C8 (ovvero, nota MIDI 120) produce una tensione pari a 10 Volt. Lo standard, ovviamente, è 1V/Oct.
  • Mod; è l’informazione ottenuta interpretando la posizione meccanica della Modulation Wheel sul controller di trasmissione dati. L’escursione prevista è pari a 0/+5 Volt. Può essere usata per aprire la frequenza di taglio del filtro, controllare il VCA generale del sintetizzatore o controllare un VCA impiegato per sagomare/scalare un segnale LFO di modulazione.
  • Vel; anche in questo caso, la tensione generata è pari a 0/+5 Volt ed è corrispondente all’interpretazione della Key Velocity. Può essere usata per scalare il livello di un generatore d’inviluppo (attraverso impiego di un VCA ausiliario) o collegandolo direttamente alla connessione Level – ad esempio – di moduli come Intellijel Atlantis. Può, brutalmente, essere sommata all’inviluppo di filtraggio per aprire la frequenza di taglio quando si suona con più energia sul tasto.
  • CC; tensione in uscita pari a 0/+5 Volt; la tensione viene emessa in base a quanto ricevuto come MIDI CC 2. Non è possibile rimappare il controller interpretato.
  • Gate; è la tensione che articola i generatori d’inviluppo, facendo partire l’attacco, seguire il decay e prolungare il livello di sustain fintanto che il musicista non rilascia la nota; solo a quel punto, si entrerà nella sezione di release.
  • Trig; è l’impulso che, privo di persistenza variabile, fa partire il segmento di attack o, in alternativa, può essere usato per allineare eventi ritmici. Come il precedente, è estratto dal codice di Nota On.

Gestione dei codici MIDI Real Time

Sono dedicati alle conversioni di clock digitale – immaginate la velocità “di sistema” impostata dentro Ableton Live. Comprendono:

  • 1/16; il clock MIDI ricevuto viene sottoposto a un divisore /6; in questo modo, i 24 impulsi per quarto previsti nelle originali specifiche di Dave Smith producono quattro note per quarto, cioè una quartina di sedicesimi.
  • CLK; è un’uscita a divisione variabile, utile per creare densità ritmiche diverse dai “semplici” sedicesimi; la programmazione avviene attraverso tastino ÷ . E’ possibile scegliere a rotazione tra diversi coefficienti di divisione (6 – ovvero, sedicesimi; 12 – ovvero, ottavi; 24 – ovvero, quarti; 48 – ovvero, due quarti; 96 – ovvero, quattro quarti; 1 – ovvero 1/24 di quarto; 3 – ovvero, 1/32 di quarto).
  • RUN; tensione di gate che mantiene valore positivo da quando l’interfaccia riceve un codice MIDI Start e scende alla quiescenza 0V appena l’interfaccia riceve un codice MIDI Stop.
  • Reset; la porta emette un impulso di trigger ogni volta che l’interfaccia riceve un codice MIDI Reset.

Ricordiamo che il MIDI Clock, i codici di Start, Stop, Continue, non hanno canale MIDI.

Connettività

Sembra banale, ma l’accoppiata MIDI e USB apre la porta alla normale gestione via Master Keyboard, la comodissima gestione attraverso laptop e la meno frequente, ma ancora più interessante, gestione attraverso iPad. Per quest’ultimo caso, è necessario un Apple Camera Connection Kit che converta il formato proprietario del connettore iPad in qualcosa di “USB Compatibile”.

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