Primi passi con Reaktor – sesta parte
Prima di approfondire i comportamento di FM lineare ed esponenziale, preoccupiamoci di chiudere la catena audio del nostro sintetizzatore generando gli altri due anelli indispensabili: filtro e amplificatore; successivamente, torneremo sui nostri passi per potenziare le singole strutture.
Di Enrico Cosimi
La prima cosa da fare, è scegliere un buon filtro multi modo, cioè in grado di lavorare secondo comportamenti selezionabili dal musicista in base alle proprie esigenze.
Il filtro è reperibile in BuiltIn Module/Filter; la nostra scelta cade sul classico Multi LP 4Pole che riunisce comportamenti variati e timbricamente interessanti.
Già ad una prima analisi, per noi consumati veterani di Reaktor, appare chiaro come sarà possibile sfruttare proficuamente il nuovo circuito; a prescindere dalla Macro che costruiremo in un secondo momento, sarà necessario portare l’audio in uscita ai due oscillatori alla porta In di ingresso del filtro; poi, dovremo installare uno Switch con il quale scegliere i tipi di filtraggio simultaneamente disponibili in uscita – sceglieremo LP4, LP2, BP2 e HP2 – e dovremo collegare l’uscita del selettore (lo chiameremo Filter Mode) alle porte di Voice Combiner che preludono all’Audio Out.
Se volessimo risolvere, una volta per tutte il problema della Macro Filter, dovremmo prevedere per essa almeno una coppia di ingressi (In e FM) e un’uscita Out. Vincendo la tradizionale pigrizia, il gioco si risolve velocemente.
E’ facile riconoscere l’interno della Macro Filter, con il primo collegamento realizzato tra la porta (audio) In e l’ingresso di filtraggio vero e proprio.
Occorre un mixer…
Il problema è che il filtro ha un solo ingresso e noi abbiamo due oscillatori da filtrare. Ci serve un sommatore, un addizionatore, un qualcosa con cui miscelare i segnali dei due oscillatori… un Mixer, appunto.
Anche in questo caso, ricorreremo a un BuiltIn Module/Signal Path/AmpMixer che provvederemo a incapsulare in una nuova Macro; per ora, prima di creare un Noise Generator, potremo configurare la Macro con 2 ingressi e una singola uscita e ospitare al suo interno, con il dovuto corredo di porte In/Out, un modulo AmpMixer per il quale selezioneremo due porte come numero di funzionalità espresso nella Property Window/Function.
Dopo aver creato i due regolatori di livello (basta fare click destro sulle porte Level), e dopo aver provveduto a rinominarle Osc 1 Lev e Osc 2 Lev – altrimenti non si capisce più chi sta controllando cosa – è il momento di fare ordine sul pannello comandi.
Bene, ora siamo pronti per collegare l’uscita del Mixer all’ingresso del Filter e, successivamente, a rendere completamente funzionale il filtro stesso.
Comportamenti indispensabili del filtro
La prima cosa, come è facile immaginare, consiste nel far creare a Reaktor (click destro…) i comandi di Cutoff e Resonance che, sul pannello comandi, permetteranno la gestione del filtro; successivamente, sarà meglio rendere visibile la plottata della funzione di trasferimento, ovvero del comportamento di filtraggio animato/animabile a colpi di inviluppo.
Attenzione! Nella sua struttura di base, Reaktor visualizza un comportamento generico di passa basso espresso nei confronti di frequenza/ampiezza; la plottata non viene modificata quando si passa da low pass a high o band pass… per effettuare un cambiamento del genere, sarebbe necessario montare con accuratezza diversi moduli di filtraggio avendo cura di allinearne le visualizzazioni “a scomparsa”…
Perbacco! Ma qui non si accende nulla… forse, è necessario collegare l’uscita del filtro alla porta Out della Macro. Dovremo recuperare l’interruttore/selettore di cui parlavamo prima (BuiltIn Modules/Panel/Switch), configurarlo a quattro porte, marcarlo Filter Mode e collegare ai suoi ingressi i comportamenti LP4, LP2, BP2 e HP2. Più difficile a dirsi che a farsi…
A questo punto, ancora in assenza di inviluppo, quindi solo staticamente, il nostro filtro funziona come super controllo di tono.
Piccola deviazione: l’amplificatore…
Dopo aver creato i controlli, e dopo averli ordinati sul pannello comandi, sarebbe il momento di pensare ad un inviluppo ADSR, ma prima, procederemo con la creazione di un vero amplificatore, con il quale introdurremo, in tutto il suo splendore il nostro nuovo amico inviluppo.
Un amplificatore, di base, è un semplice moltiplicatore che moltiplica (incredibile dictu…) il segnale audio per un inviluppo; creare un semplice amplificatore (con la sua Macro regolamentare) all’interno di Reaktor è cosa da poco: si prende un BuiltIn Module/Math/Mult, gli si collega una porta audio In per il segnale ricevuto dal filtro e un inviluppo BuiltIn Module/LFO,Envelope/ADSR. L’uscita del moltiplicatore, passando attraverso i terminali Out della Macro ospitante, raggiunge i combinatori di voce e, da questi, raggiunge le casse del nostro sistema.
E’ necessario lasciar creare a Reaktor i quattro controlli A, D, S, R a colpi di click destro (poi, metteremo in ordine sul pannello comandi) e selezionare, nella Property Window/Function del modulo ADSR, l’opzione di visibilità, per avere qualcosa da ammirare sulla fronte principale del nostro strumento.
L’immagine qui sopra è relativa all’aggiornamento della struttura: i quattro controlli A, D, S, R (anche se non sono ancora stati messi in ordine sul pannello comandi) sono stati creati e, in aggiunta, è stato anche reperito il BuiltIn Module/MIDI In/Gate con cui far partire l’inviluppo ogni volta che si preme una nota sulla tastiera.
L’immagine qui sopra riproduce un pezzo del pannello comandi, in cui l’Amplifier ha preso a funzionare, dopo essere stato collegato in audio tra Filter Out e Voice Combiner In.
Tutto sembra funzionare a perfezione, nel piccolo paesello, ma (provate a mettere i comandi come riprodotto nel pannello qui sopra), c’è una cosa abbastanza inquietante: nonostante tutti gli sforzi possibili e immaginabili, il Release Time dell’amplificatore sembra non funzionare.
C’è qualcosa di misterioso che sembra bloccare il suono anche se la coda di Release è lunghissima. Cosa potrà essere? Chi avrà causato questa catastrofe?
Con questi inquietanti interrogativi, ci salutiamo e – sicuramente – ci vedremo la prossima volta per scoprire che avrete risolto il problema da soli.
Buon lavoro.
Tags: native instruments, Reaktor, tutorial
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