Novation Bass Station II – Il manuale utente in italiano. Quinta parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Tutorial

Proseguiamo, inesorabilmente…

Di Enrico Cosimi

BS II front 2

Questa volta, si parte dal Mixer

La sezione Mixer        

 

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L’uscita delle diverse sorgenti sonore può essere miscelata insieme in varie proporzioni, per produrre il suono complessivo del sintetizzatore, utilizzando quello che è, essenzialmente, un mixer 6 ingressi su 1 uscita.

 

I due Oscillatori e il sub oscillatore hanno controlli dedicati, fissi, di livello. Osc 1 [26], Osc 2 [27], e Sub [28]. Le altre tre sorgenti – la sorgente di Rumore – Noise, l’uscita del Modulatore ad Anello – Ring Mod, e l’ingresso esterno – “condividono” un singolo controllo di livello, anche se è possibile realizzare qualsiasi bilanciamento tra le tre sorgenti. L’interruttore Rumore/Anello/Esterno – Noise/Ring/Ext [30] assegna il quarto controllo di livello [29] a una per volta delle tre sorgenti disponibili; dopo aver regolato il livello nel mixagio per una di queste, si può muovere l’interruttore [30] su una posizione differente e aggiungere la nuova sorgente in mixaggio senza alterare il livello della precedente.

 

La sezione Filtro

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La somma delle varie sorgenti sonore creata nel mixer è indirizzata alla sezione Filtro. La sezione Filtro della Bass Station II è contemporaneamente semplice e tradizionale, e può essere configurata con un piccolo numero di controlli a singola funzione.

 

Tipo di Filtro – Filter Type

L’interruttore Tipo – Type [31] seleziona uno di due possibili stili di filtro: Classic e Acid.

Acid configura la sezione di filtraggio in modalità a pendenza fissa, 4-poli (24 dB/Oct), tipo passa basso. I filtri Passa Basso respingono le frequenze più acute, così questo comportamento di filtro è adatto per diversi tipi di suono basso. Questo filtro è basato sul semplice circuito a scala di diodi che era utilizzato in diversi synth analogici popolari nel 1980, ed ha un particolare carattere timbrico. Quando si seleziona Acid come Type di filtraggio, i controlli Pendenza – Slope e Shape diventano non operativi.

Quando Type è posizionato su Classic, il filtro è configurato in modalità variabile, e la Sagoma – Shape e Pendenza – Slope  possono essere regolati rispettivamente con gli interruttori [32] e [33]. È possibile selezionare le caratteristiche di filtraggio passa basso (LP), passa banda (BP) o passa alto (HP) con il selettore Shape; Slope definisce l’intensità del respingimento applicato alle frequenze fuori dalla banda passante; la posizione 24 dB fornisce una pendenza più ripida di quella ottenibile con 12 dB; con una regolazione più ripida ci sarà un’attenuazione più severa delle frequenze indesiderate.

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Frequenza – Frequency

Il largo controllo rotativo Frequenza – Frequency [34] definisce la frequenza di taglio del tipo di filtro Acid e anche del tipo di filtro Classic quando Shape è impostato su HP o LP. Con un filtro Classic configurato passa banda, Frequency definisce la frequenza centrale della banda passante.

Ruotando manualmente la frequenza del filtro si impartisce un cambiamento “da duro a morbido” praticamente a qualsiasi suono.

 

Risonanza – Resonance

Il controllo di Risonanza – Resonance [35] aggiunge guadagno al segnale in una ristretta banda di frequenze concentrate attorno al valore definito con il controllo Frequenza – Frequency. Può accentuare considerevolmente l’effetto della chiusura progressiva del filtro. Incrementare il parametro di Resonance è una maniera assai efficace per rendere più evidente la modulazione sulla frequenza di taglio, creando un suono molto tagliente. L’incremento della Resonance accentua anche l’azione del controllo di Frequency, fornendo un effetto più pronunciato.

 

Modulazione del Filtro

Il parametro di frequenza del filtro può essere variato automaticamente – o modulato, con l’uscita del modulo LFO 2 e/o dell’Inviluppo di Modulazione – Modulation Envelope. Si può usare ciascuno dei due metodi, o tutti e due, e ciascuno ha il proprio controllo d’intensità dedicato, Profondità del LFO 2 – LFO 2 Depth [38] per LFO 2 e Profondità della modulazione Env – Mod Env Depth [37] per l’inviluppo di modulazione. (Paragonare all’impiego dello LFO 1 e del Mod Env per il controllo degli Oscillatori).

Notare che solo un LFO – il modulo LFO 2 – è utilizzato per la modulazione del filtro. La frequenza del filtro può essere fatta variare fino a otto ottave.

 

Di seguito, alcuni esempi della relazione esistente tra il parametro LFO 2 Depth e la frequenza del filtro: 1 = 76 centesimi, 16 = 1 ottava, 32 = due ottave.

 

Valori negativi di LFO 2 Depth “invertono” la forma d’onda modulante dello LFO; l’effetto di questo trattamento sarà più evidente con forme d’onda non sinusoidi.

Modulando la frequenza del filtro con un LFO si possono produrre tipi di effetto simili a inusuali “wah wah”. Regolando LFO 2 su una velocità molto bassa, si può aggiungere un progressivo irrigidimento e poi un progressivo ammorbidimento al suono.

Quando il comportamento del filtro è innescato dall’Inviluppo 2, il filtro cambia nella durata della nota stessa. Regolando con cautela i controlli dell’inviluppo, si possono produrre timbri molto piacevoli, come ad esempio, nel rendere differente il contenuto spettrale del suono nella fase di attacco della nota, paragonato al momento della sua dissolvenza. Il controllo Mod Env Depth permette di controllare la “profondità” e la “direzione” della modulazione; più alto il valore, più grande l’escursione delle frequenze prese in considerazione per l’apertura del filtro. Con il parametro messo al massimo valore, la frequenza del filtro varia per un’escursione di otto ottave quando il Sostegno dell’Inviluppo 2 è al massimo. Valori positivi e negativi faranno muovere l’apertura del filtro in direzioni opposte, ma il risultato udilbile sarà ulteriormente modificabile in base al tipo di filtro utilizzato.

 

Saturazione – Overdrive

La sezione dei filtri include un generatore di distorsione (saturazione) dedicato; il controllo Saturazione – Overdrive [36] regola il livello di trattamento distorsivo applicato al segnale. La saturazione è applicata prima del filtro.

 

La sezione Inviluppi       

Bass Station II genera due inviluppi ogni volta che si preme un tasto; questi possono essere usati er modificare il suono del synth in diverse maniere. I controlli dell’inviluppo sono basati sul familiare concetto dell’ADSR.

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L’inviluppo ADSR può essere visualizzato più facilmente considerano l’ampiezza nel tempo (il volume) di una nota. L’inviluppo, che descrive il “ciclo vitale” di una nota, può essere suddivisto in quattro fasi distinte:

  • Attacco  – il tempo necessario alla nota per crescere da zero (cioè quando il tasto viene premuto) fino al massimo livello. Un lungo tempo di attacco produce un effetto di “assolvenza”.
  • Decadimento  – il tempo necessario alla nota per cadere, dal massimo livello raggiunto alla fine dell’attacco, sul nuovo livello, definito dal parametro di Sostegno.
  • Sostegno – questo è un valore di ampiezza, e rappresenta il volume della nota dopo le fasi iniziali di attacco e decadimento – cioè quando si tiene premuto il tasto. Regolando un valore basso per il Sostegno, si può raggiungere un effetto molto corto, percussivo (a patto di tenere molto corti i tempi di attacco e decadimento).
  • Rilascio – questo è il tempo necessario al volume della nota per tornare a zero dopo che il tasto è stato rilasciato. Un alto livello di Rilascio causera una persistenza del suono, che resterà udibile (anche se con volume progressivamente in diminuzione) anche dopo che il tasto è stato abbandonato.

 

Anche se il testo qui sopra si riferisce ad un ADSR in termini di volume, tenete presente che Bass Station II è equipaggiata con due generatori d’inviluppo separati, denominati Inviluppo di Ampiezza – Amp Env e Inviluppo di Modulazione – Mod Env.

 

Inviluppo di Ampiezza – Amp Env: è l’inviluppo di volume – l’inviluppo che controlla l’ampiezza del segnale prodotto dal synth, ed è sempre collegato al VCA nello stadio di uscita (vedi lo schema a blocchi della Bass Station II a pagina 12 ).

 

Inviluppo di Modulazine – Mod Env: l’inviluppo di modulazione – è ruotato a diverse altre sezioni della Bass Station II, dove può essere usato per alterare altri parametri del synth all’interno della durata della nota.

Questi sono:

  • Modulazione dell’intonazione degli Osc 1 e 2, con un livello definito attraverso il controllo Mod Env Depth [16].
  • Modulazione della simmetria dell’onda quadra negli Osc 1 e 2 quando questi sono usati per generare un’onda quadra/impulsiva e l’interruttore per la selezione della sorgente di modulazione sulla simmetria [18] è regolato su Mod Env.
  • Modulazione della frequenza del filtro (quando il filtro è in modalità Classic), con un livello definito attraverso il controllo Mod Env Dept [37].

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Bass Station II ha potenziometri lineari dedicati per ciascun parametro ADSR. Il corredo di potenziometri lineari modificheranno lo/gli inviluppo/i selezionati con l’interruttore Env Select [38]; l’inviluppo di ampiezza, l’inviluppo di modulazione o tutti e due simultaneamente.

  • Attacco – definisce il tempo di attacco della nota. Con il potenziometro al minimo, la nota raggiunge il suo massimo livello immediatamente alla pressione del tasto; con il potenziometro al massimo, la nota ha bisogno di 5 secondi per raggiungere il suo massimo livello. La regolazione intermedia corrisponde approssimativamente a 250 millisecondi.
  • Decadimento  – definisce il tempo necessario alla nota per decadere dal livello iniziale al livello definito con il parametro di Sostegno. Con il potenziometro a mezza corsa, il tempo è approssimativamente pari a 150 millisecondi.
  • Sostegno – definisce il volume della nota dopo aver superato la fase di decadimento. Un valore basso di Sostengo avrà ovviamente l’effetto di enfatizzare la partenza della nota; con il potenziometro al minimo, si renderà inudibile la nota dopo la fine del segmento di Decadimento.
  • Rilascio – Molti suoni prendono parte del loro carattere in base alle note che rimangono udibili dopo che i tasti sono stati rilasciati; questo effetto di “rimanere appesi” o “dissolvenza”, durante il quale si ha il gentile smorzamento della nota in maniera naturale (come con molti strumenti reali) può essere molto efficace. Con il potenziometro regolato in posizione intermedia, il Tempo di Rilascio dura approssimativamente 360 millisecondi. Bass Station II ha un tempo massimo di rilascio pari a più di 10 secondi, ma probabilmente risulteranno più utili regolazioni più corte! Il rapporto tra il valore del parametro e il Tempo di Rilascio non è lineare.

 

È possibile ottenere un ulteriore controllo su come le note individuali suoneranno in base ai diversi stili esecutivi attraverso le diverse regolazioni dell’interruttore di Innesco – Triggering [40].

 

  • Single – l’inviluppo/i selezionato/i viene fatto partire su ciascuna nota individualmente eseguita. Tuttavia, se l’esecuzione segue uno stile legato, l’inviluppo/i non partirà. Se il controllo di Glide Time [46] è in una qualsiasi posizione diversa da quella completamente antioraria (off), verrà applicato del portamento tra le note, quale che sia lo stile di esecuzione legato o staccato. Vedi “Portamento” a pagina 15.
  • Multi – gli inviluppi selezionati saranno sempre innescati per ogni nota suonata, a prescindere dallo stile esecutivo legato o staccato. Se il controllo di Glide Time [46] è in una qualsiasi posizione diversa da quella completamente antioraria (off), verrà applicato del portamento tra le note, quale che sia lo stile di esecuzione legato o staccato.
  • Autoglide – questo modo funziona come il modo Single, ma il portamento è applicato solo alle note suonate con esecuzione legata.

 

Cosa è il legato? Come specificato in precedenza, il termine musicale Legato significa “senza scosse”. Uno stile esecutivo legato e quello in cui almeno due note si sovrappongono. Ciò significa che mentre si esegue una melodia, si tengono le note precedenti (o le prime suonate) mentre si suonano le successive. Una volta che la nuova nota sta suonando, si rilascia la precedente.

Lo stile di esecuzione legato è importante per determinate possibilità sonore. Nel caso del modo Multi, è importante apprezzare il fatto che l’inviluppo ripartirà solo se viene lasciata una minima “breccia” tra le note.

 

Portamento

Il Portamento fa scivolare sequenzialmente l’intonazione delle note da una all’altra durante l’esecuzione piuttosto che farle balzare immediatamente da un valore d’intonazione all’altro. Il synth ricorda l’ultima nota suonata e il portamento partirà da quella nota anche dopo che essa è stata rilasciata. La durata dell’effetto di portamento è regolato con il controllo di Glide Time.

 

La sezione Effetti

Ci sono due utensili timbrici addizionali nella Bass Station II: Distorsione e Oscillator Filter Modulation.

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  • Distorsione – Distortion – Questo controllo aggiunge una quantità regolabile di distorsione prima del VCA. Ciò significa che le caratteristiche di distorsione non cambieranno con le variazioni di livello del segnale nel tempo impartite dall’Inviluppo di Ampiezza.
  • Modulazione del Filtro da parte dell’Oscillatore Osc Filter Mod – questo permette il controllo della frequenza di taglio del filtro direttamente da parte dell’Osc 2. L’intensità dell’effetto risultante dipende dalla regolazione del controllo, ma anche da tutti i parametri nell’Oscillator 2, ad esempio, l’ottava, l’intonazione, la forma d’onda, la simmetria dell’onda quadra e anche eventuali modulazioni ad esso applicate.

 

Provate ad aggiungere Osc Filter Mod mentre si controlla lentamente l’intonazione dell’Osc 2 con la rotella Pitch. 

 

La sezione LFO   

Bass Station II ha due Oscillatori a Bassa Frequenza (LFO) separati, denominati LFO 1 e LFO 2. Tra loro, sono identici in termini di caratteristiche, ma le loro uscite sono ruotate in punti diversi del synth e quindi vengono usati per compiti differenti, come evidenziato qui sotto:

 

LFO 1

  • Può modulare l’intonazione di Osc 1 e/o Osc 2; la quantità di modulazione è regolata nella sezione Oscillatori con il controllo LFO 1 Depth [17].
  • Può modulare l’intonazione simultanea di Osc 1 e Osc 2 attraverso la rotella Mod [2], se abilitata attraverso la funzione On-Key Mod Wh: LFO 1 to Osc Pitch (il Do # più basso).
  • Può modulare l’intonazione simultanea di Osc 1 e Osc 2 attraverso l’aftertouch di tastiera, se abilitato attraveso la funzione On-Key Aftertouch: LFO to Osc Pitch (il Fa più basso).

 

LFO 2

  • Può modulare la simmetria dell’onda impulsiva di Osc 1 e/o Osc 2 quando Waveform [13] è regolato su Square/Pulse, e l’interruttore della sorgente per la modulazione della simmetria [18] è regolato su LFO 2.
  • Può modulare la frequenza del filtro; la quantità di modulazione è dosata nella sezione Filtro attraverso il controllo LFO 2 Depth [38].
  • Può modulare la frequenza del filtro attraverso la rotella Mod [2], se abilitata attraverso la funzione On-Key Mod Wh:LFO 2 to Filter Freq (il Re più basso).

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LFO Forme d’onda – Waveform

L’interruttore Waveform [24] seleziona una delle quattro forme d’onda – triangolare, dente di sega (discendente), quadra o Sample & Hold. I LED vicino all’interruttore confermano la forma d’onda correntemente selezionata.

 

LFO Velocità – Speed

La velocità (o frequenza) di ciascuno LFO è regolata con il controllo rotativo [25] quando l’interruttore LFO Delay/Speed [23] è regolato su Speed. L’escursione di frequenza varia da zero a circa 190 Hz.

 

LFO Ritardo – Delay

Spesso, il vibrato migliora con un’assolvenza in ingresso, piuttosto che con un ingresso brusco; il parametro Delay definisce quanto ci vuole perché l’uscita del segnale LFO raggiunga il massimo livello quando si suona una nota. Il singolo (uno per LFO) controllo [25] è usato per regolare questo tempo di salita quando l’interruttore LFO Delay/Speed [23] è posizionato su Delay.

 

LFO Velocità/Sincronizzazione – Speed/Sync

Queste funzioni On-Key (disponibili indipendentemente per ciascuno LFO) sono relative all’interruttore LFO Delay/Switch [23] nella sezione LFO della Bass Station II. Quando Delay/Speed è messo su Speed, è possibile estenderne la funzione usando la funzione On-Key Speed/Sync. Regolando la funzione On-Key Speed/Sync LFO 1 (sulla nota La più bassa) a SPD (Speed), è possibile controllare la velocità dello LFO 1 attraverso il controllo rotativo [25]. Posizionando la funzione su SNC (Sync), riassegna la funzione a questo controllo, e permette di sincronizzare la velocità dello LFO 1 ad un clock interno o esterno, basandosi su un coefficiente di sincronizzazione selezionato dal controllo [25]. I coefficienti di sincronizzazione sono visualizzati nel display LED. Vedi la tabella dei valori di sincronizzazione a pagina 19 del manuale originale.

La stessa caratteristica è applicabile allo LFO 2, usando la funzione On-Key Speed/Sync LFO 2, che è selezionabile attraverso la nota bassa La #.

 

LFO Sincronizzazione sul tasto – Keysync

Ciascuno LFO gira in continuazione “sullo sfondo”. Se Keysync è su Off, non c’è modo di prevedere come si presenterà la forma d’onda quando sarà premuta una qualsiasi nota. Pressioni consecutive su una nota produrrano risultati differenti. Posizionando Keysync su On, ogni volta che si preme un tasto, ci sarà la partenza da capo della forma d’onda prodotta dallo LFO.

La sincronizzazione sul tasto può essere accesa o spenta in maniera indipendente per ciascuno LFO tramite funzioni On-Key: LFO:Keysync LFO 1 (sul Sol più basso) e Keysync LFO 2 (sul Sol # più basso).

 

LFO Ammorbidimento – Slew

L’ammorbidimento ha l’effetto di modificare la sagoma della forma d’onda prodott dallo LFO. I profili ripidi divengono meno ripidi mano mano che si aumenta lo Slew. L’effetto può essere percepito selezionando un’onda Quadra come forma d’onda dello LFO e regolando la sua velocità sufficientemente lenta, in modo che, premendo una nota, la sua uscita risulti un’alternanza tra due toni. Incrementando il valore di Slew, si renderà la transizione tra i due toni più simile a un “portamento” piuttosto che a un cambiamento brusco. Ciò è causato dall’ammorbiimento dei fronti verticali contenuti nell’onda Quadra dello LFO.

Lo Slew è controllato con due funzioni On-Key: LFO:Slew LFO 1 (sul Si basso) e LFO:Slew LFO 2 (sul Do centrale). Dopo aver premuto il tasto Function/Exit [5] e il tasto corrispondente alla funzione Slew LFO desiderata, si può modificare il valore di parametro usando i tasti Value [8]. Premendo nuovamente Function/Exit, si esce da LFO Slew.

 

Nota: Si tenga presente che lo Slew agisce su tutte le forme d’onda prodotte dallo LFO, ma l’effetto differisce in parte a seconda delle forme d’onda. Se si aumenta lo Slew, il tempo necessario per raggiungere la massima ampiezza aumenta, e può succedere che, come risultato finale, non si sia più in grado di raggiungere il massimo dell’ampiezza, anche se la regolazione di questo punto critico può variare con la forma d’onda.

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La prossima volta, continueremo con Arpeggiatore e Step Sequencer.

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