Native Instruments supporta il progetto SOUNDHUNTER
Alla caccia di suoni in giro per il mondo, realizzando kit applicabili a Battery, Maschine e Kontakt. Che il campionamento sonoro sia una forma d’arte, è un concetto ormai accettato dalla massa dei musicisti; proprio per la sua ampia diffusione, e per l’applicabilità nelle tre piattaforme N.I. sopra elencate, è significativo verificare l’impegno della soft house berlinese nei conronti del fenomeno.
A cura della Redazione di Audio Central Magazine
Quattro artisti (il duo francese KIZ, Luke Vibert di stanza a NY, Daedelus in trasferta berlinese, Simonne Jones in spedizione presso gli indiani Guarani) hanno prodotto altrettanti cortometraggi interattivi, più un documentario full lenght con il quale entrare nello spirito del progetto.
Nell’attesa, potete scaricare i due kit gratuiti per Battery 4 Maschine 2.
Buon divertimento.
Qui, trovate ulteriori informazioni.
Tags: Batttery, Kontakt, Maschine, native instruments, Soundhunter
Comments (5)
Alessandro
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Approfitto di questo post per un OT a proposito di Native:
che voi sappiate, Reaktor verrà sviluppato ulteriormente, o si tratta ormai di un progetto destinato ad essere abbandonato? La release 6 è attesa ormai da anni e anni, e da Native a riguardo non giungono cenni di vita. Sarebbe un delitto lasciar morire questa piattaforma. Nel mio piccolo, per me che ho un setup integralmente basato su Reaktor, sarebbe una piccola catastrofe professionale…
Che ha notizie le dia
grazie
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Enrico Cosimi
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mah, ho l’impressione che N.I. preferisca vendere gli strumenti e le ensemble che periodicamente sviluppa in Reaktor 5.9, piuttosto che spendere barche di quattrini per mettere non si sa bene cosa dentro una 6.x
ad ogni modo, il software è attualmente supportato e costantemente aggiornato ad ogni richiesta dei vari sistemi operativi; non mi preoccuperei più di tanto…
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Attilio De Simone
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d’altra parte non è detto che una piattaforma debba svilupparsi a tutti i costi se al suo interno possono essere implementate ancora tante cose. il Monark e gli ultimi ensamble dell’ultimo anno dimostrano che all’interno della piattaforma può accadere ancora tanto.
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Enrico Cosimi
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😉
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Alessandro
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Grazie delle risposte (o meglio, dovrei dire delle rassicurazioni :-))
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