Native Instruments Solid Mix Series
Nascono come plug-in KOMPLETE Effects e possono essere inglobati in qualsiasi DAW attualmente disponibile sul mercato; stiamo parlando dei tre effetti studio processor realizzati da Native Instruments con la tecnologia da anni sfruttata nei loro prodotti di punta. I tre processori virtuali lavorano in stand alone o in plug-in mode rispettando i requisiti AU, VST, RTAS e AAX. La compatibilità è Mac/PC, ovviamente, e i tre modelli comprendono Solid Bus Comp, Solid EQ e Solid Dynamics.
Di Enrico Cosimi
Solid Bus Comp offre regolazioni di Input Level, Output Level e Dry/Wet balance; il comportamento di compressione è personalizzabile attraverso i controlli di MakeUp, Threshold, Attack, Release e Ratio.
Nato per incollare insieme le tracce di batteria (magari, utilizzando un rapporto di compressione non eccessivamente spinto) o l’intero mixaggio, il processore virtuale permette la definzione del comportamento di compressione e il rapporto di livello nella catena di trattamento audio. La risposta sulle basse è particolarmente trasparente.
Solid EQ lavora su sei bande di equalizzazione, con due interventi completamente parametrici sulle medie e due interventi semi parametrici sulle bande estreme; in aggiunta (ed ecco come si arriva alle sei bande di trattamento), sono disponibili due ulteriori controlli di regolazione per i tagli sulle basse e sulle acute. La sezione parametrica è dotata di regolazione individuale per frequenza, cut/boost e qualità selettiva dell’intervento; la sezione semi parametrica può lavorare con frequenza, cut/boost e selezione di comportamento bell o shelving. Non manca il selettore A/B, per il controllo veloce di funzionamento. I valori di riferimento centrale delle singole bande sono: 155, 208, 2049 e 15000 Hz.
Solid Dynamics è un compressore stereo basato su expander/gate; la compressione può essere regolata in ratio, threshold e release; l’angolo di compressione è selezionabile soft/hard e, senza obbligare il musicista a fare i salti mortali, si può definire un comportamento di attacco slow/fast e un modo di release linear/log.
Il meccanismo expander/gate permette di controllare fattivamente la soglia minima tollerata per il rumore di fondo della traccia o di lavorare in maniera creativa tagliando le code dei tamburi; è possibile specificare gate multipli per intervenire sul segnale catturato da diversi microfoni.
Novantanove euro e passa la paura.
Tags: native instruments, Solid Mix Series
Trackback from your site.
Comments (2)
Lorenzo
| #
Li avete provati?
E, più in generale, come sono gli effetti “non creativi” della NI?
Reply
Enrico Cosimi
| #
la notizia è fresca fresca…
in genere, la loro tecnologia spacca 😉
Reply