N.I.Komplete 9: una visione d’insieme e primo giudizio

Written by Attilio De Simone on . Posted in Software

Come già anticipato in un articolo precedente, di cui consigliamo la lettura, il Komplete della Native Instruments giunge alla nona serie per offrire il meglio della produzione della software house berlinese all’interno di un pacchetto molto appetitoso e a cui sarà molto difficile rinunciare.

Di Attilio De Simone

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Le versioni disponibili sono due, la K9 e la K9 Ultimate, la differenza tra le due versioni è di una certa rilevanza (come anche il prezzo, 499 € per la versione “liscia” e 999 € per la Ultimate “gassata”), la K9 Ultimate offre 65 prodotti tra software, synth e effetti contro i 33 della versione standard e anche le librerie audio (incentrate sul Kontakt) richiedono uno spazio di 370 GB contro i 120 GB della versione standard. L’ultima differenza sostanziale tra le due versioni consiste nel fatto che tutto il materiale, nell’Ultimate, viene fornito su un Hard Disk esterno di ultima generazione, molto solido e compatto e  che facilita di molto la navigazione all’interno dell’ingente materiale.

A questo  link possiamo raffrontare le differenze tra le due versioni.

Premetto che questo è il primo di una serie di articoli di approfondimento destinati al Komplete,   in cui proveremo ad analizzare i dettagli di questo prodotto veramente interessante.

I Synth

Il pacchetto synth è costituito da un mix di software standalone/plugin e di macchine e librerie utilizzabili all’interno delle piattaforme Reaktor e Kontakt.

Per Reakton niente di nuovo: oltre all’update alla versione 5.8, non ci sono novità circa l’erede del preistorico Generator. I tanti appassionati che speravano in un Komplete col botto, cioè con una versione 6 del Reaktor, resteranno forse con l’amaro in bocca, ma potranno addolcirla non poco con i Reaktor ensembles realizzati dagli ingegneri della NI, cioè Prism, Spark (lo Skanner XT e il Razor sono presenti sono nella versione Ultimate) e il nuovissimo Monark, clone del Minimoog, che rappresenta senz’altro la novità più succulenta per gli amanti della sintesi analogica.

Al Monark dedicheremo spazio in seguito, ma possiamo anticipare che il suono che sono riusciti a tirare fuori alla NI è davvero molto convincente, lavorando con risoluzioni alte, 96 o 192 Khz, risciremo a produrre delle sonorità tutt’altro che digitali. Pensate, per esempio, alla possibilità di riciclare un vecchio portatile e di destinarlo alla sola gestione del Reaktor con il Monark, improvvisamente vi ritrovereste ad ampliare il vostro arsenale sonoro con un synth di tutto rispetto che se la gioca ad armi pari con qualche analogico reale (provare per credere, il Monark ha una pasta sonora molto potente).

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A quando un Reaktor ensemble del B4?

A questo pacchetto si vanno ad aggiungere i synth evergreen della NI, cioè FM8, AbSynth 5 e Massive. A questi synth non dedicheremo spazio negli approfondimenti successivi, questo perchè il web è pieno zeppo di informazioni, tutorial e tip & tricks dedicati a questi strumenti e anche Audio Central Magazine sta già dedicando diverse delle rubriche a questi software.

La sezione del Komplete dedicata al campionamento è monopolizzata dal Kontakt 5, che ormai più che un campionatore si può definire una vera è propria workstation basata su computer, in grado di svolgere funzioni avanzatissime di campionamento ma anche di gestire librerie di suoni immense, basate sull’esecuzione dei campioni con la tecnologia DFD e garantendo, quindi, prestazioni qualitative inarrivabili per ora da workstation hardware.

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Di corredo a Kontakt troviamo molte librerie: alla libreria di serie di Kontakt (oltre 30 GB di suoni suddivisi in categorie, dai suoni di una band, a quelli orchestrali, dai synth vintage alle percussioni, molto interessanti sono gli scripts che gestiscono i suoni orchestrali tramite dei tasti appositi che consentono di padroneggiare le dinamiche e l’espressività tipiche della musica classica), si aggiungono le bellissime librerie dedicate ai suoni di pianoforte acustico (The Giant e la serie Concert Grand sono in grado di soddisfare le richieste degli esecutori più esigenti) di pianoforti elettrici (bellissime le collezioni di Rhodes, Wurlitzer e Clavinet della serie Scarbee) di organi (Vintage Organs, che offrono delle belle librerie di Hammond B3, C3 e M3, di Farfisa Compact e di Vox Continental, molto credibile è l’emulazione del leslie). Sul fronte synth (come possono mancare su una workstation i suoni dei synth?) la collezione del Retro Machine MK2 ci fa fare un salto nel passato regalandoci i suoni nostalgici di tante macchine che hanno fatto la storia della musica degli ultimi 45 anni). I suoni degli archi classici sono coperti dalla libreria Session Strings, con scripts molto innovativi che consentono di ottenere in tempi rapidissimi degli arrangiamenti per archi completi (nell’edizione Komplete Ultimate c’è il Session Strings Pro, che approfondisce ulteriormente il concetto e garantisce ulteriore ricchezza espressiva).

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Chitarre e bassi: in questo caso il Guitar Rig 5 Pro (senza l’hardware ma già predisposto per interfacciarsi con esso) offre tutto ciò di cui può aver bisogno il chitarrista moderno (cioè munito di computer): un pacchetto micidiale di amplificatori, preamplificatori, effetti, controller, microfoni di ripresa ecc. liberamente configurabili tra di loro, lasciando la massima libertà di sperimentare o di mantenersi entro i confini tradizionali del chitarrismo ma facendolo con una qualità sonora molto alta (e supportato da una ricchissima libreria di preset, che va dai suoni del primissimo rock&roll fino al metal più feroce).

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Al chitarrista moderno consiglio, in sede di realizzazione di un album, di recarsi in sala semplicemente con le tracce di chitarra preregistrate in modo pulito portando con sé anche i preset con il sound creato con il Guitar Rig, in modo tale da ascoltare il risultato finale in sala all’interno del mix mantenendo la libertà di poter variare il sound partendo dai preset sulla base dell’impatto sonoro della chitarra all’interno del mix. La parte succulenta relativa alla chitarra non si conclude perchè il Rammfire (un modulo aggiuntivo, che ricostruisce il suono della catena sonora del chitarrista del gruppo tedesco dei Rammsein) aggiunge potenziale espressivo al Guitar Rig. Per i bassi, lo Scarbee MM-Bass (utilizzabile sotto Kontakt), garantisce un suono di basso elettrico decisamente notevole.

 

Batterie e Percussioni

Dopo essere stato abbastanza oscurato dall’uscita del primo Kontakt (ormai una decina d’anni fa), che di fatto ha “ammazzato” tutti gli standard di campionamento preesistenti (da quelli hardware dell’Akai, a quelli software del Gigasampler), Battery (presente nel pacchetto con la versione 4) è riuscito a sopravvivere alla guerra fratricida con Kontakt ritagliandosi uno spazio sempre più specializzato nella produzione di beat e loop elettronici, risultando in conclusione uno strumento di lavoro complementare al Kontakt e in grado di fornire  un pacchetto di funzioni dedicate alla musica elettronica.

Con Kontakt potremo gestire i suoni percussivi di Abbey Road 60s Drummer (un set di batteria composto da percussioni d’epoca campionate presso gli storici studi di Abbey Road con gli stessi sistemi di ripresa d’epoca, in modo da restituire le stesse atmosfere degli anni ‘60).

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La versione Ultimate contiene tutte le “annate” della serie Abbey Road (Vintage Drummer, 60s, 70s, 80s Modern Drummer).

Se vogliamo lavorare con i set di batteria in modo ancora più dettagliato e approfondito, potremo servirci di Studio Drummer, una bellissima libreria di suoni di batteria, gestiti attraverso un mixer di altissima qualità con effetti scritti appositamente per dare il meglio di sé sulle percussioni

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Una libreria dedicata alle singole percussioni non poteva di certo mancare: con West Africa avremo dei ricchissimi set di suoni percussivi e melodici gestiti con degli interessanti scripts all’interno del Kontakt.

 

Effetti

Su questo versante, la Native Instruments offre il trattamento sonoro trasparente e chiaro della  serie Solid Mix e le atmosfere del riverbero a convoluzionel Reflektor, oltre alla suite di effetti “sottratti” a Traktor.

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Conclusioni

La versione base di Komplete 9 fornisce un pacchetto di software standalone e plugin, ensembles e librerie tali da poter spaziare tra tutte le sonorità che ascoltiamo nella musica del passato, del presente e probabilmente dei prossimi 4-5 anni, la versione Ultimate rappresenta una versione per veri e propri “ingordi”, cioè per quei musicisti/produttori/appassionati che non vogliono farsi mancare proprio nulla e non vogliono perdersi nemmeno uno dei loop o delle librerie  più aggiornati. Comunque, prima di rinchiudervi nel vostro bunker antiatomico, vi consiglio caldamente di fare ampia scorta di cibo in scatola e surgelati, perchè quando avrete finito di testare tutti i software e di ascoltare tutte le librerie offerti nel pacchetto sarà trascorso qualche anno, e la qualità dei suoni è tale che non vi sarete accorti del trascorrere del tempo.

 Komplete 9 è fornito senza manuali cartacei e questa mancanza, per software come  Kontakt e Reaktor, può risultare una lacuna per gli utenti che amano approfondire, la lacuna è eludibile, però, stampando in proprio una copia del manuale digitale presente all’interno dei dvd.

Ecco come si presenta il Komplete 9

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Comments (5)

  • Maurizio

    |

    Sarei in procinto di acquistare Komplete 9 ultimate, la mia perplessità è che viene venduto in un hd e non su supporti classici date le dimensioni.
    Io possiedo un Mac pro 8 core con 2 hd da 1 tera separati, posso installare le librerie e tutto quanto su hd interno senza dover utilizzare quello esterno oppure no?
    Grazie e saluti.

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      la scelta dello HD esterno è solo di comodità per “il trasporto”: tutte le librerie possono tranquillamente risiedere nello HD interno al computer, con un minimo di velocità – ma ormai è un problema del passato – e lavorare correttamente :-)

      Reply

  • Emiliano

    |

    ho visto che il komplete 9 occupa circa 120 gb di spazio . io ho un mac intel core 2 duo con hd da 250 gb di cui ancora 90 gb dispnibili. Vorrei sapere se è possibile installare la libreria del komplete 9 (non l’ultimate) su un hd esterno.
    Grazie in anticipo .

    Saluti

    Reply

    • Enrico Cosimi

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      si si, al momento dell’installazione, puoi optare per un HD esterno; tieni presente che se scegli un hardware lento, Komplete potrebbe lavorare peggio, specie quando accede alle librerie… meglio optare per un firewire 800

      Reply

  • Michele

    |

    Salve,

    se posso aggiungere qualche dettaglio al riguardo, ecco la mia esperienza.
    Ho messo tutto il K9 su un HD esterno usb 3.0 avendo a bordo del pc ovviamente la menzionata interfaccia: fino ad ora è andato tutto bene anche utilizzando parecchie istanze di Kontakt in parallelo su Live 9. Sistema a 64 bit, forse conta…
    Scusate per l’intromissione e buona giornata!

    Michele

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