Mutable Instruments Tides mkII Tidal Modulator

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

La nuova versione del popolare modulo Mutable Instruments fornisce tutto il consueto repertorio di funzioni controllo-generazione-integrazione presenti nel vecchio Tides, con in più alcune espansioni di significativa comodità. Ancora una volta, il ringraziamento a Émilie Gillet è doveroso e sincero.

Di Enrico Cosimi

tides4

Tides appartiene a quel gruppo di moduli eurorack che si muovono al confine tra l’inviluppo loopable, la modulazione ciclica/transiente e le conseguenze che da questi comportamenti possono scaturire. In tutti i casi, l’utente afflitto da poco tempo utile potrà trovare immediata soddisfazione, l’utente più smaliziato avrà enorme giovamento dai comportamenti più nascosti che questa categoria di circuiti porta in dono. Il divertimento è garantito. La scala dei tempi è espansa da diversi minuti alla piena banda audio; le quattro uscite erogano comportamenti in quadratura, spostameneti di ampiezza, temo, fase e frequenza o altre divertenti funzioni attivabili a discrezione; per molti musicisti, l’Output mode aggiuntivo potrebbe giustificare un acquisto.

Il modulo richiede alimentazione +12V e -12V, sul primo ramo assorbe 50 mA e sul secondo richiede 20 mA; larghezza pari a 14 HP e profondità fisica pari a 25 mm sono rimaste le stesse della versione precedente, con tutta la compatibliltà skiff friendly tipica del marchio.

Tides Front Panel

Tides

Il modulo può lavorare in tre diversi modi operativi: AD Envelope, Looping CV (LFO/VCDO), AR Envelope; sono disponibili tre range di frequenza in buona sovrapposizione low-mid-high (da 2 minuti a 2 Hz, da 0.125Hz a 32 Hz, da 8 Hz a 2 kHz); l’escursione di frequenza può essere incrementata ricorrendo alle tensioni esterne collegate alla porta 1V/Oct.

Le quattro uscite, numerate progressivamente con le consuete, raffinate, scelte grafiche M.I., producono diversi segnali: un segnale principale con attenuverter controllabile, una onda triangolare asimmetrica, un gate end of attack EOA e un trigger EOC end of release.

Tempi e ampiezze sulle quattro uscite possono essere alterati con tensioni di controllo, per ottenere segnali in quadratura (cioè sfalsati nel tempo di 90° sessagesimali su ciascuna delle quattro uscite – utili per produrre comportamenti di vettorializzazione in quadrifonia, ad esempio) o con ampiezza differenziata. Non è tutto: le uscite 2, 3, e 4 possono essere trasposte bidirezionalmente nei confronti della prima uscita, per creare – a seconda della frequenza operativa – comportamenti poliritmici (LFO) o accordi (banda audio).

Che tipo di segnale esce fuori da Tides? Ancora una volta, la risposta più corretta è “dipende”; a seconda della curvatura applicata ai segmenti di salita e discesa (se preferite, Attack e Decay/Release, se siete nostalgici, Rise and Fall, se siete romantici Flow e Ebb), è possibile ottenere rigorose triangolari o ramp/saw dai tratti lineari, oppure curvature progressivamente esponenziali o progressivamente logaritmiche; variando la simmetria/asimmetria del comportamento (pensate alle differenze tra rampa ascendente, triangolare, dente di sega), si possono alterare tanto le caratteristiche del segnale di controllo generato quando del flusso in banda audio utilizzabile come oscillatore di emergenza  o di tendenza. La Slope/Asimmetry è regolabile esternamente attraverso CV; un filtro digitale low pass del secondo ordine permette di ammorbidire eventuali asprezze del segnale generato, con ovvie conseguenze tanto nel suo impiego in banda audio quanto come controllo CV.

Se si applica un segnale audio dritto (un treno di impulsi) o un clock vero e proprio a Tides mk II, il modulo può lavorare come PLL/Phase Locked Loop per la divisione/moltiplicazione degli eventi, generando frequenze sottomultiple (fino a 1/16 del valore originale) o multiple (fino a 16x il valore originale) del segnale ricevuto. Ricordiamo come sia molto facile produrre sub oscillatori per divisione di frequenza, ma sia invece infernale generare frequenze multiple: da questo punto di vista, il modulo è assai appetibile.

Pannello Frontale – Comandi

Come sempre nei moduli M.I., i pochi comandi frontali cambiano funzione in base al modulo selezionato attraverso tastini e LED che rispondono ai consueti codici colore (verde, giallo, rosso). In questo modo, è possibile scegliere:

  • Frequency Range (a sinistra): definisce il centro frequenza regolabile con il pomello FREQUENCY per le tre bande (1/8 Hz, 2Hz e 130.8 Hz rispettivamente per lenti movimenti, ritmi e modulazioni, impiego in banda audio)
  • Output Mode (a destra): distribuisce i segnali generati sulle quattro uscite in base ai modi operativi (ulteriori particolari in seguito)
  • Ramp Mode (al centro): è il comportamento “di segnale” selezionabile. Inviluppo one shot Attack/Decay unipolare innescato dal trigger,  oscillazioni AD in loop prolungate in base alla persistenza di gate, inviluppo unipolare Attack/Release con livello di sustain intermedio full range definito in lunghezza attraverso persistenza di gate.

Pendenze e simmetrie

Di solito, in questa categoria di moduli ove è necessario produrre tempi diversi di Attack e Decay/Release, e dove è utile poter variare le due curvature, si finisce per avere bisogno di quattro controlli di pannello (rispettivamente due tempi e due curvature) o, nelle versioni più storicizzate, ci si può limitare a fornire due soli controlli di tempo, lasciando le curvature alla struttura peculiare del circuito). La possibilità di organizzare s un unico controllo di simmetria le pendenze A/D è stata popolarizzata dal vecchio Moog MuRF Multiple Resonant Filter Array e, anche oggi, Tides MkII segue questa strada risolvendo il problema durate-curvature con due soli comandi di pannello dedicati:

  • SHAPE: si può scegliere, con progressione fluida, tra exp atk/log dec, exp atk/dec, quasi lin atk/dec, lin atk/dec, gaussian shape, bell shape, log atk/exp dec. Cambiando la curvatura varia la pronuncia dell’inviluppo/lfo a bassa frequenza; in banda audio, ci sono interessanti conseguenze nel contenuto armonico. Vedi anche sotto, alla voce SMOOTHNESS…
  • SLOPE: da rampa ascendente con discesa instantanea, attraverso triangolare simmetrica, fino a dente di sega discendente con salita instantanea. E’ il bilanciamento tra le due durate di Attack e Decay/Release (immaginate di poter pizzicare con le dita il vertice superiore dell’onda triangolare e di poterlo spostare liberamente lungo l’asse del tempo…).

Ovviamente, dopo aver perfezionato il profilo di controllo, è facile agire con il comando FREQUENCY per muoversi liberamente nelle quattro ottave di ciascuna escursione low-mid-high. Ruotando a sinistra si rallenta, a destra si accelera.

Non è finito: con il comando SMOOTHNESS è possibile sfuttare un doppio circuito di filtro low pass -12dB oct con il quale ammorbidire le transizioni e un waveshaper per creare imprecisioni e deformazioni nelle profilo del segnale modulante. L’unico controllo fonde le due operazioni differenziando l’escursione di pannello in due metà ai lati dello zero centrale; a sinistra, si incrementa l’integrazione di ammorbidimento; a destra, si enfatizza la distorsione del segnale.

OUTPUT MODE & SHIFT/LEVEL

Ci sono quattro comportamenti diversi – il primo a LED spento, gli altri tre con il consueto codice colore verde, giallo, rosso) che influenzano il comportamento del modulo variando qualità e consistenza dei segnali prodotti alle quattro uscite e modificando il funzionamento del comando di pannello SHIFT LEVEL.

  • LED SPENTO: le quattro uscite producono quattro forme d’onda/comportamenti diversi estratti dal comportamento “normale” del modulo (mai come in questo caso, normalità è un termine impreciso…); le quattro uscite generano: Main Signal processato e deformato con i comandi di pannello, Raw Asymmetrical Triangle, EOA-End Of Attack Gate, EOR-End Of Release Trig. Il comando SHIFT/LEVEL attenua/inverte ampiezza e polarità dell’uscita 1 Main. Se volete, potete chiamarlo Different Shapes Mode
  • LED VERDE: le quattro uscite emettono altrettante versioni dello stesso segnale di controllo prodotto, differenziate per ampiezza. Il comando SHIFT/LEVEL sposta il segnale con maggior ampiezza facendolo traslare con fluidità e continuità tra le quattro uscite. Se volete, potete chiamarlo Different Amplitudes Mode.
  • LED GIALLO: Il comando SHIFT/LEVEL sposta sulle quattro uscite l’apice dell’onda triangolare asimmetrica generata nei modi AD/AR oppure applica un phase offset distanziando sulle quattro uscite le quattro copie dello stesso segnale ciclico di modulazione Loop/Audio. Se volete, potete chiamarlo Different TImes Mode.
  • LED ROSSO: Il comando SHIFT/LEVEL regola il rapporto di frequenza tra i segnali emessi sulle quattro porte. Con il comando a ore 12, i quattro segnali hanno egual frequenza; ruotando verso destra il pomello, i segnali 2, 3 e 4 diventano progressivamente più veloci; ruotando verso sinistra, i segnali 2, 3 e 4 diventano progressivamente più lenti. Se volete, potete chiamarlo Different Frequencies Mode.

Controlli a distanza

Ci sono sei ingressi di controllo per cinque funzioni (SLOPE, FREQUENCY, SMOOTHNES, SHAPE, SHIFT/LEVEL); ciascun ingresso sfrutta il proprio attenuverter dedicato, con il quale processare le tensioni nell’ampio margine operativo +/-8V. Attenzione a non sottovalutare le possibili limitazioni interenti l’uso delle classiche tensioni CV +/-5V disponibili presso i fabbricanti eurorack della prima ondata: potreste non raggiungere mai le posizioni estreme di controllo previste da Tides mkII. 

Il sesto ingresso di controllo è privo di attenuazione/inversione perché dedicato alla ricezione del segnale 1V/OCT che, per contratto (perlomeno nella musica elettronica occidentale influenzata dalla filosofia East Coast) deve garantire la perfetta adesione al temperamento equabile.

Se lavorare in banda audio, gli incrementi/divisioni di frequenza producono accordi che rispettano l’intonazione giusta; se lavorate a bassa frequenza, gli incrementi/divisioni producono incastri poliritmici. Con SLOPE, potete rendere il segnale generato sufficientemente ripido da poter essere usato per triggerare moduli esterni.

Connessioni TRIG e CLOCK

Tides mkII è in grado di adattare la propria frequenza alla densità eventi, cioè alla frequenza, del segnale esterno eventualmente collegato alla porta CLOCK. In questo modo, se il comando FREQUENCY è in posizione ore 12, la frequenza generata dal modulo sarà in rapporto 1:1 rispetto a quella del segnale esterno; agendo su FREQUENCY, è possibile evocare sub oscillazioni fino a F/16 o moltiplicazioni PLL fino a F16x. Se tanto il segnale esterno quanto il modulo sono posti sotto lo stesso controllo V/OCT, il risultato melodico è assicurato.

Quanto specificato qui sopra è valido se la porta TRIG viene lasciata scollegata; altrimenti, la generazione del ciclo audio (o sub audio) sarà subordinata alla ricezione di un fronte ripido di sincronizzazione, e la sua durata di percorso AD/AR sarà calcolata in modo da risultare allineata con la frequenza di ciclo de segnale CLOCK.

Ovviamente, collegando solo la porta TRIG a una sorgente esterna sporadica, è possibile usare TIDES mkII come generatore di inviluppo “semplificato”.

E’ possibile ottenere risultati assai interessanti tantoin frequenza audio che sub audio. Provare per credere.

In uso

Come, e più semplicemente, di altri moduli appartenenti alla stessa categoria, Tides mKII può essere utilizzato per generare percosi diclici o transienti di modulazione, dalla traiettoria personalizzabile in simmetria, densità e quadratura; con quattro amplificatori collegati ad altrettanti monitor amplificati, diventa facile costruire efficienti strutture di vettorializzazione sonora.

Se il sistema è portato in banda audio, la forma d’onda generata “dall’oscillatore” dipende dai controlli SHAPE e SLOPE; quest’ultimo gestisce la variazione di simmetria-pwm nei confronti della transizione/forma d’onda; i due parametri, ovviamente, sono controllabili a distanza… con tutte le conseguenze pratiche che possono derivare dalla loro automazione CV.

Particolarmente interessante è la caccia all’intervallo ottenibile tirando in banda audio il modulo, mettendolo sotto controllo di un treno di impulsi esterno presente alla porta CLOCK e, successivamente, processare per moltiplicazione (fino a 16x) il risultato agendo sul comando FREQUENCY. Ancora una volta, il controllo CV da parte di sorgenti esterne può portare a felici combinazioni con l’eventuale V/OCT esterno.

Caratteristiche tecniche

  • Dimensioni: 14 HP frontali e 25 mm di profondità
  • Assorbimento: +12V/50mA, -12V/20mA
  • Prezzo: € 229
  • Ingressi: sono tutti attivi tra DC e 7.8kHz
  • Controlli CV Slope, Smoothnes, Shape, Shift/Level: +/-8V
  • Controllo V/Oct: da -3V a +8V
  • Ingressi Trig e Clock: da 0 a +8V protetto contro i sovraccarichi
  • Conversione dei CV in ingresso: 16 bit
  • Processing interno: 32 bit virgola mobile
  • Uscte CV: 14 bit 62.5 kHz (scendono a 1.25 khz in modalità different frequencies)
  • Livelli di uscita: bipolari +/-5V per i segnali ciclici; +8V per gate e inviluppi

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