Musica con l’iPad: a che punto siamo?

Written by Antonio Antetomaso on . Posted in Software, Tutorial

Argomento di questo nuovo articolo è un tema che è divenuto a me assai caro:” fare musica con gli iDevices ed in particolare con l’iPad”. Nel dettaglio, quello che mi piacerebbe fare è una panoramica dello stato dell’arte partendo però dall’analisi di un caso concreto, in modo tale da evitare di conferire carattere di “trattato” all’articolo.  Il caso in oggetto è rappresentato da un brano musicale composto dal sottoscritto utilizzando ESCLUSIVAMENTE l’iPad dal punto di vista delle sorgenti sonore e del software DAW utilizzato per il mixing e aiutandosi con un midi controller esterno per l’esecuzione.

Di Antonio Antetomaso

FIGURA1

Partiamo dalle presentazioni, il nome del brano è “Enter the race”, nome scelto non a caso dal momento che esso è stato utilizzato al fine di partecipare alla competizione “CMI on the bus” indetta da Peter Vogel Instruments Pty Ltd, l’azienda fondata dall’omonimo creatore del celebre Fairlight CMI.

Per chi non lo conoscesse, il Fairlight CMI (Computer Musical Instruments) è stato uno tra i primi (se non il primo) campionatore a irrompere nelle produzioni musicali professionali intorno alla metà degli anni 70, inizi anni 80. Utilizzato da artisti del calibro di Herbie Hancock, Jean Michel Jarre, Peter Gabriel, questo strumento ha di fatto contraddistinto una larga fetta della produzione musicale anni 80 e ancora costituisce “argomento di sogni” per molti musicisti.  Non vorrei dilungarmi oltre, ci sarebbe da parlare per ore di questo meraviglioso strumento ma io mi congedo da voi con questo video che dovrebbe dare a coloro che non lo conoscono un’idea di cosa stiamo parlando.

FIGURA2

Tornando a noi, per la gara toccava comporre un brano utilizzando la Peter Vogel CMI App  integrata con altri strumenti (virtuali e non) via Audiobus e realizzare un video su Youtube che mostrasse, tra le altre cose, l’utilizzo dell’applicazione….SOPRA UN AUTOBUS!!

 

Singolarità dell’idea a parte, debbo dire che mi sono divertito non poco a realizzare questo lavoro e, cosa più importante, ho avuto modo di toccare a fondo con mano cosa si può fare e cosa non si può ancora fare con gli iDevices. Perchè non raccontarvelo allora? E perchè non farlo analizzando proprio come è stato costruito il brano in oggetto, dal momento che gli strumenti virtuali utilizzati, a mio avviso, possono rappresentare un chiaro spaccato dello stato dell’arte relativo ai synth per iOS?

Andiamo allora a fare un rapido excursus delle app utilizzate per realizzare “Enter the race”:

 

1) Peter Vogel CMI app: la protagonista. E’ un’app che ricrea molto fedelmente le timbriche ed il modus operandi del campionatore Fairlight CMI

FIGURA3

2) Audiobus: la co protagonista. Trattasi di un bus virtuale che veicola da e verso applicazioni musicali, dati audio. Al momento rappresenta il meccanismo più diffuso su iDevices di integrare tra loro applicazioni musicali eterogenee e costituisce, tra l’altro, l’unico meccanismo con cui registrare all’interno delle DAW più famose per i dispositivi di casa Cupertino, tracce con contenuto audio proveniente da strumenti virtuali esterni. Diciamo che AU/VST sta a MAC OSX come Audiobus sta ad iOS, se mi consentite una digressione matematica;

FIGURA4

3) Animoog: e come poteva mancare? Animoog è il celebre synth di casa MOOG che fonde sapientemente calore analogico a innovazione digitale. Di Animoog parleremo abbondantemente in un articolo dedicato (promesso) per ora vi rimando al sito dell’app che da sola, a mio avviso, vale il costo dell’iPad: ;

FIGURA5

4) Sunrizer: altro pezzo da novanta. E’ un synth virtuale che si ispira al Roland JP-8000 e riporta sugli schermi touch la grinta delle forme d’onda SUPERSAW di casa Roland appunto. Qui trovate tutti i dettagli che volete. Per ora non andiamo oltre, anche di questo prodotto ci sarebbe da dire e non poco;

FIGURA6

5) Cubasis: la DAW “mobile” scelta per le operazioni di missaggio, taglia, cuci, incolla e compagnia cantante. La Steinberg non ha certo bisogno di presentazioni e il Cubasis rappresenta molto bene lo stato dell’arte delle applicazioni DAW per iPad, sempre a mio modestissimo parere. Altri competitors (volendo aprire una “parente”) di uguali prerogative sono da ricercarsi in GarageBand, Auria e Yamaha Mobile Music Sequencer, quest’ultimo di concezione leggermente diversa e maggiormente vicina alla filosofia Ableton.

FIGURA7

6) iPad 3 da 16GB e Analog Experience The Laboratory: la “ferraglia”. Non hanno certo bisogno di presentazioni (tra l’altro della seconda partecipante abbiamo abbondantemente parlato all’interno di ACM)

FIGURA8   FIGURA9

 

E veniamo alla tecnica di composizione: il brano ricalca un po’ l’impostazione di cui ho parlato nella serie di articoli “Creiamo un brano Lounge/Chillout con Logic” ; una sezione di base, portata a regime gradualmente, su cui si costruiscono gli assoli.

In merito alle timbriche utilizzate, di seguito i dettagli:

1) CMI App per i loops di batteria e synth bass, per la timbrica SARRARR (il biglietto da visita di qualunque Fairlight CMI che si rispetti) e per gli effetti speciali “YES style” (ricordate “Owner of a lonely heart”?);

2) Animoog per i due synth lead evolventi utilizzati negli assoli (le timbriche sono state da me programmate, basandomi su due preset originali);

3) Sunrizer per la sequenza synth di sottofondo (un preset lievemente modificato negli effetti e nell’attacco);

4) Cubasis per i tappeti e come “mestolone” per impastare il tutto e produrre il missaggio finale.

Audiobus è stato utilizzato, appunto, per far confluire CMI App, Sunrizer e Animoog all’interno di altrettante tracce di Cubasis. Nessun effetto aggiuntivo è stato inserito all’interno di Audiobus tra le sorgenti e la destinazione, gli effetti utilizzati sono quelli delle app e di Cubasis (principalmente compressione e un pizzico di riverbero per basso e batteria, chorus per i pads e equalizzazione sulla traccia master finale). I synth sono stati suonati attraverso l’Analog Experience Laboratory, collegata all’iPad mediante il Lightning to USB camera adapter, al momento l’interfaccia MIDI più economica e più compatibile, a patto di avere il MIDI over USB a disposizione.

FIGURA10

E se non ce l’avessi (altra “parente”)? Beh le soluzioni sono due e richiedono entrambi l’utilizzo dei classici cavi coassiali naturalmente:

1) Comperare un’interfaccia MIDI per iDevices dotata di ingressi coassiali (es. iRig MIDI di IKMULTIMEDIA o Midi Mobilizer II di Line6);

FIGURA11

ì2) Fare come ho fatto io: mantenendo il lightning to USB camera adapter, acquistare una interfaccia aggiuntiva che commuta MIDI su coassiale da MIDI su USB. In tal modo, spendendo (poco) di più si ha in compenso il massimo della compatibilità (tutti i synth per iPad attualmente sono compatibili con l’adattatore Apple e credetemi se vi dico che, con esso, la compatibilità è massima). Nel mio caso ho acquistato una ESI MIDIMATE II che vanta, tra le tante prerogative, l’assenza dello scatolotto di conversione: si presenta di fatto solo come un cavo occupando il minimo spazio a disposizione. Con questo espediente posso controllare l’iPad anche dalla mia gloriosa Nord Electro 3.

FIGURA12

Che ci faccio con un controller come la NE3 con l’ipad, direte voi. Vi rispondo con due nomi (anch’essi simbolo dello stato dell’arte): Neo Soul Keys e iGrand.

 

Chiusa la digressione, utilizzando il collegamento di cui sopra ho utilizzato un altro accorgimento che mi ha consentito ampie possibilità di manovra: anzichè registrare direttamente le tracce audio, ho registrato prima delle clip MIDI che poi ho messo in loop. Queste ultime, inviate via “Virtual MIDI” ai synth, sui loro rispettivi canali, hanno prodotto poi il flusso audio che ho registrato in altre tracce a parte. Le tracce audio sono state mixate nel rendering finale. Con questo piccolo accorgimento ho avuto la possibilità di effettuare quantizzazioni, ritocchi ecc.

Il risultato del mio lavoro è stato poi documentato in un video caricato su Youtube. La prima parte del video è dedicata alla spiegazione della tecnica di composizione utilizzata di cui sopra, mentre a partire dal minuto 8.35 ha inizio la parte artistica con il brano e le immagini del sottoscritto su di un autobus a Gaeta (la mia adorata città Natale) mentre utilizzo l’iPad. Il tutto è fruibile qui.

E’ tutto amici, sperando di avervi fatto cosa gradita vi saluto restando a disposizione ovviamente per i chiarimenti del caso.

 

A proposito….con sommo tripudio ho scoperto oggi che….la gara poi L’HO VINTA!!

A presto.

 

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Comments (17)

  • cactusound

    |

    un premio aggiuntivo anche al fatto che non hai vomitato durante il viaggio (cosa che a me sarebbe successa già alla stesura della prima traccia…) 😉
    un saluto e complimenti da un vicino ci casa.

    Reply

    • Antonio Antetomaso

      |

      Beh, stavo seduto…ahahah!!
      Grazie dei complimenti.

      Vicino di casa??

      Reply

  • Antonio Antetomaso

    |

    Veramente?? Ahahahah, grande!! Com’è piccolo il mondo, ho diversi amici di Maranola. Senza contare il mio professore di latino e greco al liceo, di cui conservo un ricordo bellissimo.

    Per caso ci conosciamo?

    Reply

  • Paolo Cocco

    |

    Antonio, complimenti. non pensavo si potessero ottenere questi risultati con un semplice iPad, sia pure con Apps non voracissime (suppongo).
    Io lavoro con vetuste e pesani tastiere, a pensarci bene anche il pc è pesante 😉
    Ciao

    Reply

    • Antonio Antetomaso

      |

      Ciao Paolo, grazie dei complimenti.
      Penso che ormai l’iPad sia diventato quasi uno standard de facto per le produzioni musicali. Le sue possibilità di utilizzo sono davvero tante senza contare il rapporto tra il costo assai contenuto delle app musicali e i livelli ottenibili. Quelle da me usate sono tra quelle “in cima alla lista”…quelle un po’ più gettonate, ma la lista è in continuo aumento.

      Purtroppo, il limite è sempre quello della batteria (anche se è migliorato molto), motivo per cui se uno vuole usarlo dal vivo a lungo deve dotarsi di una buona interfaccia I/O che fornisca anche adeguata alimentazione.
      Un saluto.

      Reply

      • Alberto

        |

        Salve Sig. Antonio, mi permetto di farLe i miei complimenti per il pezzo, è perfetto/notevole. La informo, rimanendo in tema di ipadapps, che ieri è uscita Waldorf Nave, a mio parere dará del filo da torcere a molte altre app di alto livello, la sto provando da mezzora, sono le 2:00, non le 14:00, ci sono parecchi preset e la tastiera può mutare da normale a sensibile, tipo animoog, domani se ce la fo lo collego ad Ableton e vediamo cosa si riesce a mappare via Push, e quanto bene suona. Scrivo da Bassano del Grappa, vi seguo da quasi un anno, sopratutto Il Sig. Enrico Cosimi, Di Cui ho studiato tutte le puntate de Il Giro Del Sintetizzatore in 80 Giorni, grazie Infinite, un lavoro impressionante, anche se onestamente mi sento tremendamente in debito nei Suoi confronti. Chiedo perdono se ho Offtopicizzato, Saluti

        Reply

    • Alberto Battaglia

      |

      Ciao a tutti
      Avviso a tutti i Mobile-musicofili, ieri su Itunes è uscito Korg gadget, una collezione di 3 drummachines e 12 synths (gadgets), per ora lo trovate anche a prezzo ridotto, purtroppo non so dirvi com’è ma nelle recensioni che ho letto stamane, le lodi si sprecano in svariate lingue. Trovate vari demo direttamente sul sito della Korg
      Quì: http://www.korg.com/us/products/software/korg_gadget_for_ipad/page_1.php
      Saluti

      Reply

      • Antonio Antetomaso

        |

        Grazie Alberto,

        ho visto l’annuncio su Synthtopia. Vediamo se ci si riesce a farci un giretto di prova. Un saluto.

        Reply

  • Alberto Battaglia

    |

    Ciao a tutti, segnalo l’uscita di Oscilab, eccezionale e moolto divertente, praticamente un capolavoro, e a mio parere è perfetta anche per insegnare. Link al video http://youtu.be/R1L9AmJQG6Q

    Reply

  • gianmarco

    |

    ma con la ESI MIDIMATE II riesci a mandare il segnale midi anche dall’ipad verso la nordlead? SE sì, come?

    Reply

    • Antonio Antetomaso

      |

      Ciao Gianmarco,

      io tramite la ESI MIDI MATE II piloto l’iPad dal Nord Electro 3 che non ha MIDI su USB.

      Collego l’interfaccia midi alla tastiera (1 su MIDI OUT, 2 su MIDI IN) e poi l’USB all’iPad tramite Lightning to USB adapter.

      Funziona perfettamente.

      Reply

      • Antonio Antetomaso

        |

        …ovviamente (pardon non avevo letto bene il tuo post) vale anche il contrario. In pratica il connettore con la sigla “1” è il MIDI IN della scheda e va collegato al MIDI OUT della tastiera. Il “2” è il MIDI OUT della scheda e va collegato al MIDI IN della tastiera. Ho provato “StepPolyArp” con dei samples caricati sul Nord Electro 3 ed ha funzionato analogamente bene.
        Stesso discorso con il MININOVA che, ahimè, non è visto dall’iPad mediante USB.
        A presto.

        Reply

  • Gianmarco

    |

    Grazie Antonio, gentilissimo!

    Reply

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