MRL Lord Of The Ring – Passive Ring Modulator

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Un ring modulator è un circuito in grado di produrre alla propria uscita la somma e la sottrazione delle frequenze presenti all’interno dei due segnali (A e B, o X e Y se preferite) collegati agli ingressi del proprio circuito. Inserendo nel Ring Mod due sinusoidi di frequenza pari a 100 e 70 Hz, si otterrà  in uscita 170 e 30 Hz, ma non si avrà traccia (o quasi) dei 100 e dei 70 Hz originali.

di Enrico Cosimi

Il nuovo Mad Rooster Lab Lord Of The Ring MRL-01 è un passive ring modulator che recupera dalle nebbie di Avalon il funzionamento passivo del circuito, con risultati decisamente affascinanti e alla portata di chiunque si muova all’interno del formato Euro Rack.

Quale è la differenza tra un circuito di ring mod realmente passivo e un ring mod tradizionale? Per prima cosa, molto spesso nei sintetizzatori commerciali, la modulazione ad anello è risolta brutalmente collegando due segnali degli oscillatori agli ingressi di un operatore logico XOR che provvede a tirare fuori tutto il macello armonico che ci si aspetta dal circuito; secondariamente, un ring mod attivo è in grado di funzionare con un buon livello di reiezione dei segnali in ingresso (-70 dB nel vecchio, blasonato, circuito del Synthy A E.M.S.) e, in assenza di una coppia di segnali audio, può moltiplicare audio per controllo, cioè tornare a lavorare sbilanciatamente con un segnale AC e uno DC.

Un circuito passivo come quello presente nel MRL-01 è invece costruito attorno a quattro diodi al germanio pazientemente hand matched, cioè scelti in base alle loro caratteristiche di funzionamento il più possibile simili e peculiari; inoltre, proprio per la sua natura passiva, lascia comunque passare una porzione del segnale originale anche in assenza di modulazione, conferendo al risultato finale un sapore timbrico che – seppur facilmente riproducibile con un’adeguata progettazione virtuale all’interno di un buon linguaggio di programmazione, semplicemente “è un’altra cosa” rispetto allo standard di funzionamento ring mod. In aggiunta, un ring mod passivo preferisce avere a che fare con segnali audio, o quantomeno ad andamento bipolare, evitando la gestione dei segnali di controllo.

La differenza timbrica e la selvaggia impostazione caratteriale rendono MRL-01 una valida alternativa a quanti, nel formato Euro Rack, non si accontentino del classico sistema VCO-VCF-VCA e vogliano invece investigare orizzonti sonori dal sapore squisitamente Sixties. Scusate se è poco…

Lord Of The Ring riunisce, in un unico circuito, il modulatore ad anello vero e proprio, cioè il modulatore bilanciato a quattro quadranti realizzato con altrettanti diodi al germanio, con un robusto oscillatore audio in grado di generare onde triangolari e quadre. Il segnale audio di quest’ultimo è modulabile in frequenza attraverso un segnale esterno, dosabile in indice di modulazione, e può essere sottoposto all’energica funzione di Shaper che, con intensità variabile, provvede a trattare non linearmente il timbro producendo armoniche inedite; la sensibilità del controllo di Shaper, unito all’elevato livello d’uscita dell’oscillatore incorporato  che – lo ricordiamo – è normalizzato sull’ingresso X del circuito, lo rende più facilmente integrabile su segnali esterni che sia possibile controllare in volume; alternativamente, il musicista dovrà avere un minimo di accortezza nelle regolazioni (sempre che non si voglia fare del male al segnale passante).

Caratteristica assai interessante di MRL-01 è la possibilità di lavorare sul Null Point dell’ampiezza per i due segnali in ingresso (comprendendo in essi anche l’oscillatore interno): in pratica, giocando con la sovrapposizione tra segnale in fase e antifase, si può annullare quasi del tutto la componente audio del segnale originale, lasciando ampio spazio di manovra alla modulazione bilanciata nei quattro quadranti del Ring Mod.

In questo modo, è facile ottenere il classico timbro del Ring Mod “tradizionale”, rinforzare progressivamente le armoniche più basse dei segnali originali, accoppiandole al trattamento ad anello, o ottenendo – con due onde quadre ben nullificate – il classico suono che molti di noi hanno sentito annunciare dalla stentorea voce dello speaker televisivo: chi non ricorda lo storico filmato RAI con “…onda quadra modulata ad anello“?

Una raccomandazione pratica: le prese minijack di pannello si trovano a proprio agio con i classici spinotti 1/8″ di tipo “Doepfer”, mentre tendono al bloccaggio meccanico con gli spinotti di disegno più antiquato. L’immagine qui sopra mette a confronto sulla sinistra il jack dal profilo proibito e sulla destra il jack dal profilo concesso. Musicista avvisato…

In questo primo video – cliccate sull’immagine e sarete proiettati nel canale YouTube che lo contiene – esploriamo le caratteristiche funzionali dei comandi di pannello MRL-01; in pratica, passiamo in rassegna le sue forme d’onda interne, con particolare riguardo alle capacità dello Shaper e delle regolazioni di Null Poin. Poi, come è cosa buona e giusta nei confronti di un ring mod che si rispetti, procediamo a modulare il segnale prodotto da un altro oscillatore “di passaggio”…

In questo secondo video – anche in questo caso, cliccate e proiettatevi nel canale YouTube – sfruttiamo le capacità di Null Point e di progressiva cancellazione di fase sui segnali audio per massacrare il timbro di una batteria elettronica (collegata all’ingresso Y) che è modulata prima in Null e poi con maggior presenza della cassa e rullante. Il risultato è divertente, al limite del lecito, ma come piace a noi knobbers senza vergogna…

Da non sottovalutare, la possibilità di usare la batteria elettronica come sorgente di Frequency Modulation per l’oscillatore interno… e vogliamo parlare dello Shaper?

Un’ultima segnalazione: perchè Mad Rooster Lab? Beh, considerate che il laboratorio del galletto pazzo è situato praticamente al centro della zona di produzione del Chianti Gallo Nero. Vi basta?

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Comments (6)

  • Knob Alchemist

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    Modulo molto interessante…non da ultimo è pure Made in Italy :)

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  • Riccardo

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    Aspetta, ma rooster vuol dire gallo???????? Gli Atomic Rooster quindi….. Oddio!!!!!!!

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  • Enrico Cosimi

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    eh si, quello era il gruppo del galletto atomico…

    questi, invece, appartengono al laboratorio del galletto pazzo – che è in zona “gallo nero” (hip, hic… come direbbe Superciuk) :-)

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  • Noctivaga Musica

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    questo tenta più di una cassa di bottiglie di buon chianti, mannaggia!

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    • Enrico Cosimi

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      assolutamente complementare, dal punto di vista timbrico, a qualsiasi altro ring in commercio… da non perdere!! 😉

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