LINE 6 Midi Mobilizer & Midi Mobilizer II

Written by Antonio Antetomaso on . Posted in Gear, Software

E’ da un po’ di tempo che fare musica con i mobile devices non è più una pia illusione. Con gli iDevices poi, i risultati che si possono ottenere in ambito musicale sono davvero strabilianti, specie se si propende per l’iPad. Synth virtual analog, sequencers, DAW, synth di emulazione, controllers MIDI e chi più ne ha più ne metta e, cosa ancora più bella, il tutto a costi tutto sommato contenuti. Naturalmente la prima domanda che balena nelle menti di tutti i potenziali utenti è “come diavolo piloto tutta questa roba per un uso professionale, al limite anche live?”.

Di Antonio Antetomaso

Niente paura perchè ci vengono in aiuto una vasta gamma di prodotti il cui scopo è, appunto, rendere fruibili tali app (perchè di questo si parla) attraverso i canonici meccanismi propri del mondo musicale (tastiere, jacks, cavi midi e quant’altro). E, cosa assolutamente incoraggiante, il numero di tali prodotti e il loro livello tecnologico è in continuo aumento, il che lascia presupporre un notevole interesse da parte delle case produttrici di prodotti audio (consolidate come la IK Multimedia e di nuova generazione) verso questo settore.

Prima di addentrarci nei dettagli della discussione oggetto di questo articolo, mi piace provare a dare una piccola classificazione di tali prodotti, tanto per inquadrare meglio quanto di cui ci accingiamo a discutere:

  • Prodotti dedicati al processing dei segnali audio in transito da e verso un iDevice
  • Prodotti dedicati all’interfacciamento delle app musicali attraverso il protocollo MIDI

Alla prima categoria di prodotti appartengono tutti i dispositivi che, connessi come plugs all’attacco a 30 poli tipico di un iDevice consentono, mediante l’ausilio di un’app apposita, di processare il suono proveniente da uno strumento musicale esterno (come una chitarra elettrica) o da un microfono (nel caso della voce) ed offrire un ottimo amplificatore multieffetto nel primo caso o un ottimo equalizzatore nel secondo, ad esempio.

Come caso concreto e assolutamente casuale  posso citarvi tutta la serie iRIG prodotta dalla software house madre del noto campionatore software Sampletank, IK Multimedia. Dettagli qui.

Alla seconda categoria di prodotti appartengono invece tutti quei dispositivi che, connessi al medesimo attacco del nostro iDevice, offrono una vera e propria interfaccia MIDI per connettere le nostre app musicali ai nostri MIDI controller o alle nostre Workstations musicali, sia mediante l’ausilio dei classici cavi MIDI coassiali, sia attraverso l’USB (come il Camera Connection KIT di Apple). Alcuni di questi prodotti poi sono stati concepiti proprio come dei veri controller MIDI integrati dotati di tasti bianchi e neri, sliders, potenziometri e pads e offrenti un comodo alloggiamento per il nostro iDevice.
E’ il caso di Akai con la serie Synthstation, in versione 25 tasti per iPhone e 49 tasti per iPad.

In questo articolo vorrei parlarvi di un prodotto ormai presente da un po’ sul mercato, tant’è vero che è disponibile ora in versione II e appartenente alla seconda categoria di dispositivi: Midi Mobilizer e Midi Mobilizer II prodotti entrambi dalla nota casa produttrice Line 6, ideatrice del POD per i chitarristi che “tanti addusse lutti agli Achei”.

Eccola qui:

Direi che la figura parla da sola, trattasi di una comoda interfaccia MIDI vecchia maniera (nel senso “coassiale” del termine) per iPhone e iPad, con la quale pilotare le “infinito a n” app musicali disponibili sull’App Store. In realtà, preda all’entusiasmo, ho volutamente esagerato, capiremo insieme cosa si può e cosa non si può fare con questo device e, soprattutto, cosa offre in più la versione II.

Cominciamo con il contenuto della confezione. Pagando oggi circa 40 euro more or less, vi portate a casa questa confezione:

contenente la scheda, una coppia di cavi coassiali e un manuale “pronti all’uso”, anche perchè il da farsi per iniziare ad adoperarla è veramente infinitesimale. Lente di ingrandimento alla mano, analizziamo come si presenta il device:

Carina no? Piccola, leggera e funzionale. Due connessioni MIDI su cavo coassiale (IN e OUT, niente MIDI THRU) e plug a 30 poli per il collegamento all’iDevice. La scheda viene riconosciuta quasi istantaneamente dal dispositivo e a corredo di essa viene fornita gratuitamente una simpatica app, Midi Memo, che ha lo scopo di consentirci di registrare via MIDI, le nostre IDEE MUSICALI del momento, salvarle sul dispositivo come file MIDI, esportarle in mail and so on. In realtà io l’ho usata in modo leggermente diverso e, a mio avviso, più proficuo: ho salvato, mediante un MIDI DUMP in formato SYSEX i settaggi del mio synth per averli sempre a portata di mano sull’iPhone e trasferirli comodamente e alla velocità della luce all’occorrenza. Niente male, direi! L’applicazione non ha fatto ovviamente una piega.

Dimenticavo, ecco come si presenta l’interfaccia dell’applicazione,  che oserei definire “MONKEY PROOF”.

Non vado a descrivere l’utilizzo per non offendere la vostra intelligenza, direi che la figura parla chiaro. Vorrei chiarire una cosa, dato che l’ho sentito dire diverse volte ad alcuni miei colleghi musicisti, questa applicazione NON E’ IL DRIVER del dispositivo, diversamente da quello che si possa pensare.  L’applicazione è facoltativa, la scheda audio viene riconosciuta automaticamente dall’iPhone o dall’iPad che sia. Se così non è il problema è di altra natura.

Veniamo alla lista di app supportate. Come accennavo all’inizio dell’articolo, questa è tra le prime interfacce MIDI concepite per il mondo mobile di Apple e, in quanto tale, soffre di problemi di vecchiaia. Il principale problema di essa è nel fatto che non è Core Midi!!  Per integrare il supporto della Midi Mobilizer, un ipotetico sviluppatore di app musicali per iPhone e iPad dovrebbe chiedere l’SDK del dispositivo a Line 6. L’idea ha cominciato a funzionare fintanto che la Midi Mobilizer era tra le poche alternative sul mercato. Tuttavia con l’avvento del CoreMidi, le app di nuova concezione hanno cominciato ad essere compatibili, naturalmente, con lo standard di casa Cupertino, cosa, questa,  che ha reso l’approccio di Line 6 e di altri costruttori (come Akai per la Synthstation) decisamente un vicolo cieco.

Ad ogni modo, la lista di app musicali compatibili con questo device è di tutto rispetto e potete trovarla a questo link.

A prova del fatto che l’approccio di Line 6 è considerato superato allo stato dell’arte, la stessa casa produttrice ha lanciato più di un anno fa sul mercato la versione II della MIDI MOBILIZER, che….indovinate un po’? E’ CORE MIDI!!! E, cosa ancora più irritante, la compatibilità con lo standard è, di fatto, l’unica differenza sostanziale con la versione I del prodotto, manutenuta solo perchè la MIDI MOBILIZER II è utilizzabile a partire dall’iPhone 3GS, iPod touch di 3 e 4 generazione e iPad.

Il prodotto è stato lanciato sul mercato non appena il negozio dove io ho comprato la MIDI MOBILIZER ha comunicato alla Line 6 che l’acquisto da parte mia era avvenuto: esattamente UN MESE DOPO!!! I dettagli li trovate qui. Il prezzo? Una ventina di euro in più, sempre more or less.

Basta questo per arrendersi e buttare la scheda? Vale la pena vendere la MIDI MOBILIZER per passare alla 2?
A mio avviso la risposta alle nostre sofferenze è in una simpatica app del costo di 7.99 euro di nome MIDIBRIDGE, i cui dettagli sono disponibili qui.

Di questa applicazione e delle sue meraviglie parleremo in un (molto) prossimo appuntamento.

Restate sintonizzati.

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Comments (8)

  • Lorenzo

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    esistono apps che comunichino i messaggi MIDI in wifi con il computer ? per esempio tra ipad e logic ?

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  • Luca

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    Scusa se torno su un vecchio articolo ma paragonata all’iRig Midi quale sarà meglio???

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  • Antonio Antetomaso

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    Diciamo che come prodotti si equivalgono, anche se iRig MIDI è leggermente più diffusa ed ha anche il MIDI THRU se non erro. Tuttavia ti suggerisco di considerare comunque il Lightning to USB adapter o il Camera Connection KIT e una scheda da MIDI COASSIALE ad USB tipo la ESI MIDI MATE II. Il Camera Connection KIT rimane l’aggeggio più compatibile e diffuso per portare il MIDI sull’iPad.

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  • Luca

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    Grazie Enrico e grazie Antonio..in effetti forse usare il CCK + una scheda USB to MIDI è una soluzione migliore….se ho ben capito meglio se CoreMidi compatibile….vedremo…

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    • Antonio Antetomaso

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      Più che CoreMidi compatibile, compatibile con l’iPad via CCK o Lightning to USB adapter. Ce ne sono tante. La ESI MIDI Mate II ha il vantaggio di avere solo il cavo, senza scatolette contenenti la circuiteria.
      A presto.

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  • Alessandro

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    Ciao a tutti, l’ho acquistato per connettere una Samson Carbon 61 all’Ipad mini e funziona perfettamente, l’unica cosa che inizialmente bisogna collegare solo l’interfaccia all’Ipad e scaricare il software di gestione midi dell’interfaccia da Apple Store e aprirlo, una volta aperto il software ti chiede se vuoi fare l’aggiornamento del firmware dell’interfaccia e tappare su si, quando finisce di aggiornare come per incanto inizia a funzionare tutto.

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