Lindell Audio Compressor 7X-500

Written by Emiliano Girolami on . Posted in Recording

Le specifiche API 500, per una serie di ragioni, rappresentano uno standard dell’audio professionale.  Grazie al programma VPR Alliance, tutti i costruttori possono realizzare moduli compatibili con questa tecnologia. Il tutto per la felicità dei sound engineer che, in questo modo, riescono a costruire (gradualmente) la catena audio che più si addice alle proprie necessità.

di Emiliano Girolami

FOTO1 7X-500 front

 

Il trend è ormai chiaro e tutti i marchi più famosi hanno una linea compatibile con la serie 500.

Lindell Audio è l’azienda fondata da Tobias Lindell, un affermato mix engineer e producer svedese (www.bohussound.com). I prodotti della casa riflettono la pluriennale esperienza di Tobias sul campo. Tra questi, il compressore 7X-500 (ovviamente compatibile con le specifiche API 500), rappresenta la proposta di Lindell Audio nell’ambito della elaborazione dinamica.

 

Descrizione

Il compressore è basato sulla tecnologia FET, ha l’uscita bilanciata da un trasformatore e alcune caratteristiche interessanti che lo rendono versatile e moderno, vediamo in dettaglio.

I primi due controlli sono i classici potenziometri di Input e Output. La quantità di compressione si regola attraverso il livello di ingresso e si controlla grazie a una generosa barra composta da 20 LED tarati a step di 1dB. Due switch a tre posizioni regolano i tempi di attacco e rilascio (Slow, Med e Fast). I tempi di attacco sono pari a 20μSec (Fast), 0,5mSec (Med) e 2mSec (Slow). Per quanto riguarda il Release, invece, 50mSec (Fast), 80mSec (Med) e 700mSec (Slow).  Anche per il rapporto di compressione le alternative sono tre (4:1, 12:1, 100:1). Un comodo sidechain filter può essere inserito attraverso un altro miniswitch e centrato su 100Hz o 300Hz. L’ultima manopola regola la percentuale di Mix per compressioni parallele. La presenza di tensione di alimentazione è segnalata da un ulteriore LED e l’effetto si attiva, o meno, con un pulsante retro-illuminato.

FOTO1 7X-500 front

La costruzione è di ottima qualità. I FET sono due (BF245) e gli stadi di guadagno sono realizzati con circuiti basati su amplificatori operazionali integrati coadiuvati da componenti discreti. Alcuni relay assicurano commutazioni senza problemi e trasparenza del bypass. I dispositivi sono costruiti in Polonia e usano trasformatori di uscita realizzati in UK. Si tratta quindi di un device Made in Europe a tutti gli effetti. L’impressione che si riceve è di elevata affidabilità e robustezza.

Nel manuale si fa esplicito riferimento allo modello 1176 di Universal Audio e, almeno nei valori di specifica dei parametri, il 7X-500 si comporta allo stesso modo. Stessa rapidità di attacco (20μSec), tempo di rilascio che parte dallo stesso valore (50mSec) e opzione All In attivabile selezionando il rapporto di compressione 100:1. Nonostante questi riferimenti, però, i circuiti sono molto diversi ed è quindi improbabile che il suono sia lo stesso.

FOTO2 LindellCompNaked2

La prova

Nessun problema di compatibilità dal punto di vista meccanico, il connettore è stabile e sicuro e le dimensioni del pannello sono quelle corrette per una installazione senza problemi.

Abbiamo provato il 7X-500 su varie sorgenti. Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla estrema musicalità e da una certa rotondità del suono che è gradevole anche con compressioni elevate (prossime ai 20dB di riduzione del guadagno). Eccellente il filtro Side Chain per mantenere le basse consistenti e solide e molto comodo il potenziometro Mix per conservare il dettaglio dei transienti quando il gioco si fa duro. Con i tempi brevi di attacco e rilascio lungo la distorsione diventa evidente e, a volte, eccessiva (a meno di non volere usare il compressore come effetto creativo). Al variare delle sorgenti, i controlli di Side Chain e Mix svolgono un ruolo chiave. Con l’avvertenza di allineare a mano (non c’è l’opzione Link) i parametri, l’unità potrebbe avere applicazione anche su bus e programmi complessi. Sulla voce femminile il funzionamento è impeccabile. I dettagli della performance sono messi in evidenza senza gli artefatti tipici della compressione. Lo stesso vale per la voce maschile a patto di regolare adeguatamente il filtro. La chitarra acustica guadagna compattezza in basso e accuratezza in alto con la contemporanea attenuazione delle escursioni dinamiche, lo stesso vale per la chitarra elettrica pulita. Sulle chitarre distorte diventa semplice evidenziare il corpo a patto di non esagerare nel livello di compressione.

Per una prova sulle percussioni abbiamo usato una traccia di rullante e una di cassa estratte dalla registrazione (non troppo accurata) di una sessione di prove. Nonostante la approssimazione della ripresa, sul rullante, il 7X-500 è stato in grado di evidenziare i dettagli della cordiera e correggere i difetti della registrazione. Sulla cassa corpo e punta hanno trovato il giusto equilibrio (complice una equalizzazione pre compressione).

Sul basso abbiamo dovuto lavorare un po’ di più per trovare un suono corretto. Rimandiamo all’ascolto dei contributi audio per darvi un’idea delle possibilità offerte.

Snare

MaleVox

Kick

FemaleVox

ElectricGtrDist2

 

ElectricGtrDist1

ElectricGtrClean

Bass

AcoGuitar

Le tracce sono state elaborate inserendo/escludendo il compressore in modo da far apprezzare le differenze e il contributo dell’effetto sul suono.

 

Conclusioni

Il giudizio finale è estremamente positivo soprattutto se si considera che il compressore 7X-500 costa 290€ al pubblico. Ben costruito e ricco di funzioni utili, lascia trasparire l’esperienza sul campo del designer. È in grado sia di controllare la dinamica che di evidenziare i dettagli del messaggio sonoro. Utilizzabile in mille occasioni (forse solo sul basso preferiamo altre tecnologie di compressione) darà molte soddisfazioni ai possessori. Visto il rapporto qualità prezzo non può mancare nel vostro Lunch Box.

 

Tags: ,

Trackback from your site.

Leave a comment

Inserisci il numero mancante: *

ga('send', 'pageview');