KORG KROME Music Workstation – Anteprima

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Dopo un gran trambusto in rete (giravano dei fake con super monotribe e bellurie simili…), KORG ha sollevato il velo, presentando al mondo la nuova workstation KROME, ottenuta ricalibrando le eccellenti prestazioni del modello top Kronos con un occhio al budget e alla portatilità. Il risultato è, quantomeno, interessante. Inutile dire che le informazioni che vi forniamo sono un’anteprima dell’anteprima dell’anteprima – desunte con fatica direttamente sulle pagine in giapponese della casa nipponica.

Di Enrico Cosimi

L’apparecchio è disponibile in tre tagli a 61, 73 e 88 note, con tastiere diverse da quelle utilizzate nella versione Kronos precedente – i pesi sono molto contenuti e, anche nella versione 88 note, è possibile coniugare la massima portatilità con la massima funzionalità. La meccanica è sensibile alla dinamica, non all’aftertouch; nella versione 88 note, è impiegata la tastiera NH Natural Weighted Hammer.

 

Il display è quello touch color già sperimentato sulla Kronos, ma questa volta l’interfaccia utente è stata sottilmente potenziata adottando – in maniera indistinta e, sembra, globale – il click and drag per la variazione dei valori parametrici, tanto sui controlli rotativi, quanto sugli slider lineari; in aggiunta, sono state aperte numerose pagine di animazione grafica che semplificano ulteriormente la programmazione e l’editing timbrico.

La tastiera offre il consueto meccanismo joystick per il controllo di quattro parametri simultaneamente, con due bottoni indirizzabili per il congelamento dei valori raggiunti o, in alternativa, per altre funzioni regolabili a discrezione dell’utente.

La plancia comandi ricalca l’impostazione del precedente M50, con quattro controlli rotativi assegnabili a una matrice di parametri di accesso più frequente; sulla destra del touch display, ci sono il tastierino numerico, il jog/entry, e i selettori di accesso alle diverse pagine operative; chiunque abbia avuto almeno un minimo di esperienza sulle vecchie workstation KORG M3, Oasys, Kronos, M50, Triton e Trinity, si troverà immediatamente a proprio agio.

Le tecnologie EDS-X (Enhanced Definition Synthesis eXpanded) e REMS sono utilizzate pesantemente per la generazione timbrica, con 512 Program e 288 Combi a disposizione dell’utente, cui devono essere aggiunti 768 Program e 640 Combi factory loaded; non sappiamo – ad oggi – quanti dei nove potenti motori di sintesi originariamente disponibili nella famiglia Kronos siano stati trasferiti e implementati all’interno di KROME; probabilmente, se non altro per differenziare fascia di prezzo e prestazioni, qualcosa sarà stato lasciato fuori favorendo i comportamenti più gettonati e di ampio utilizzo, ovvero il comportamento ROMpler precedentemente conosciuto come AI, AI Squared, HI, eccetera…

Ci sono 3.8 Gb di campioni residenti, realizzati a 48 kHz/16 bit lineari; 1077 multisamples mono e stereo, 1609 drum samples; la struttura di sintesi può lavorare con oscillatori in modalità Single/Double; i filtri disponibili comprendono, tra gli altri, la classica modalità Low Pass 24 dB/Oct risonante; quattro tipi di routing filter – single, serial, parallel e 24 dB coupled; ogni oscillatore può essere filtrato simultaneamente da due filtri multimodo (lp, hp, bp, br). C’è un processore non lineare per la distorsione sotto controllo esterno. Due generatori d’inviluppo, due lfo, due key track generator (per filtro e amplificatore), più un pitch eg e un common lfo forniscono tutte le modulazioni necessarie.

Ogni parte ha la propria equalizzazione a 3 tagli indipendenti e, come nelle macchine precedenti, è stata implementata la logica di AMS per la modulazione sulla modulazione.

Si possono organizzare fino a otto layer timbrici per ogni nota.

La massima polifonia è pari a 120 voci simultaneamente, o 60 in modalità OSC Double. Effetti? Presto detto: 5 sistemi insert con ingresso stereo e uscita stereo, 2 sistemi master con connessioni stereo, 1 sistema total sempre stereo in/out. Ciascuna sezione effetti può accedere a 193 trattamenti diversi, con algoritmi selezionabili dal musicista – come nelle macchine precedenti, è implementata la logica single/double size per la gestione del carico sulla CPU.

In aggiunta, è implementato uno Stereo Sidechain Effect Control Bus che può lavorare come limiter, gate e vocoder.

L’arpeggiatore di bordo è di tipo duplice, con 5 preset pattern e 1028 pattern liberamente gestibili.

In ogni caso, la macchina lavora su 16 canali MIDI simultaneamente, può gestire politimbricità nativa e, attraverso connessione USB, può proiettare su qualsiasi monitor computer tutte le schermate dell’editor incorporato; oltre alla programmazione timbrica e alla loro organizzazione in Combi, la parte grafica ricopre anche le estese funzioni di sequencer, con piano roll, visual editing, e funzionalità direttamente desunte dall’ormai consolidato repertorio grafico delle DAW più diffuse.  L’editor KROME può funzionare standalone o come plug-in all’interno dei “normali” programmi di sequenza Audio/MIDI

C’è, come nelle macchine precedenti, una drum track con 1000 pattern pre programmati (che possono essere convertiti in traccia lineare all’interno del sequencer incorporato).

 

Il sequencer di bordo ha 16 tracce, più una master metronome track, può gestire fino a 128 song diverse, con risoluzione massima pari a 1/480 di quarto, bpm variabile tra 40 e 300; capacità di storaggio massima a 210.000 eventi. Ci sono 16 template song pronti all’uso. E’ attiva la funzione Patern RPPR, con cui pilotare il playback di pattern multitimbrici assegnati alle diverse note della tastiera.

 

Le connessioni disponibili comprendono: uscite stereo Left/Mono e Right, uscita per cuffia, MIDI In e Out, SD Card Slot per il trasferimento dati (fino a 32 GB supportati, non in formato SDXC), alimentatore esterno, pedali e switch.

 

L’editor lavora sotto Windows (con supporto per i 64 bit) e Mac OsX.

 

Se son rose…

 

 

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Comments (13)

  • vilorenz

    |

    Molto ma molto interessante. Dovrebbe essere la macchina che sostituisce l’M50. Speriamo abbiano migliorato la tastiera nel modello a 61 tasti!

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    • Enrico Cosimi

      |

      potrebbe essere un’alternativa interessante… staremo a vedere!

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      • massimiliano

        |

        ciao enrico
        avrei bisogno di un consiglio su queste tastiere synt:
        yamaha – moxf8
        roland fa 08
        korg krome

        il mio utilizzo è per la composizione di basi, quindi con maggior faciltà di utilizzo, e per il pianobar live prevalentemete piano, el. piano ,string, pad e combinati,magari con un accompagnamento tipo arranger come si sente nei video…

        mi piace molto anche la moxf8 anche se pare abbia già circa 7 anni tra i vari modelli di partenza queli motif ecc…
        il display è piccolo è ha solo 1 gb di memoria ma i suono bellissimi sembra di sentire un disco…

        yamaha
        https://www.youtube.com/watch?v=N53-unQLAVk 0:55 mi piace sia drum che pad (che non trovo in roland)
        https://www.youtube.com/watch?v=ofoVHTcHO-A 6:50 adoro questo timbro yamaha
        —————————————

        roland fa 08:
        https://www.youtube.com/watch?v=N5mgibzroyg
        tra l’altro velocissimo l’utilizzo dei sample(tasti numerici dedicati sulla destra) in wave o mp3 e non influsisce sull’esecuzione
        mentre nella korg x esempio i sample sono affidati alla tastiera , quindi ho suoni i sample o suoni la tastiera… è corretto?
        unico arpeggiatore
        il piano eletrico non mi entusiasma (io adoro il dx7 che si trova anke su mox)
        l’accompagnamento con arpeggiatore NON mi piace, magri non sono capace io ad usarlo…
        display grande a colori
        suoni supernatural di pianioforte ecc..

        —————————————-
        la korg krome mi piace molto,
        https://www.youtube.com/watch?v=rSUjKuW4JlQ
        pad korg
        mi piacciono piu’ questi pad che “si legano” tra di loro” 0:35 x esempio
        ha un doppio arpegiatore separato
        http://www.muviza.net/watch?v=O7BDYcwBo4w
        el piano
        secondo te come el. piano, è inferiore, uguale, o superiore rispetto alla yamaha?
        E come pianoforte? che alla fine è quello che si usa di più…puo avere tante funzioni ma se il pianoforte è scadente non va bene
        sia roland che yamaha suonano bene…
        ————————————————————————————

        io ho la roland fa 08 di pochi mesi ma non sono soddisfatto vorrei cambiarla….
        con yamaha o korg…. faccio bene?o è una pazzia?
        la roland ovviamente è ancora in garanzia completa di scatola manuale imballaggi vari…

        grazie
        massimiliano

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  • Enrico Cosimi

    |

    beh, qualche limite dovevano pur metterlo… :-)

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  • marco

    |

    con il kronos non c’entra nulla se non per il kr nel nome e nel look & feel dello chassis.
    ma tutta la parte SW è una evoluzione diretta della M50 tan’è che i file di configurazione sono anche compatibili.

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    • Enrico Cosimi

      |

      ah ah, però hanno recuperato l’interfaccia utente su touch screen del kronos…

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  • alberto.alberto.carpenito@gmail.com

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    il crome come descritto da enrico cosimi e’un ws. molto sofisticato e per il prezzo vale la pena prenderlo e’ chiaro che tutto non si puo’ avere . bastaaccontentarsi .complimenti enrico per le anteprima del sinth. spero per le tue prossime descrizioni e pareri tecnici.

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  • Giancarlo Padula

    |

    Ciao Enrico,
    sono indeciso tra Roland juno ds, Yamaha mox8 e Korg krome. Ho bisogno di una 88 tasti (pesati) e di un sound molto vicino al prog dei primi anni ’70. Ho avuto modo di provare unicamente la Krome, e non mi è sembrata male, i suoni mi sono piaciuti, le meccaniche dei tasti meno.
    Grazie in anticipo

    Reply

  • Alfonso Daddio

    |

    Ciao Enrico, anche io sono indeciso tra la roland fa 06 e la korg krome 61, ho gia un piano digitale roland rp102 con il quale mi esercito per la musica classica,anche se sinceramente il suono del piano non mi fa troppo impazzire.
    Quindi cerco qualcosa di portatile ma solido che mi supporti nei live che farò insieme alla mia band con cui faccio post rock, nel nostro stile si sentono influeneze di radiohead, cure, anathema, quindi si possono creare situazioni oniriche.
    Ma vorrei interfacciarmi anche un pò al jazz o ad uno stle “the doors”… in internet leggo pareri discordanti su questi due strumenti ma più a favore della roland mentre io avrei preferito optare per la korg però vorrei appunto il parere di un esperto che mi indirizzi meglio per lo stile che andrei a fare.
    Grazie mille in anticipo

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      hanno ampie fasce di sovrapposizione. sospetto dovrai giocartela “a simpatia”… la kronos è molto impegnativa da gestire, la krome dovrebbe essere più semplice; tieni presente che, in casa korg, valutazioni e tenute dei modelli precedenti saranno messe in discussione appena arriva la nuova Nautilus…

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  • Andrea

    |

    Ho avuto un bel po’ di prodotti Korg (e non solo), mi sento di poter darti qualche dritta.

    Partiamo da un assunto: l’RP102, per essere un piano digitale domestico, di fascia diciamo media, suonerà assai meglio di qualsiasi workstation, ad eccezione forse di un Nord o di un Kurzweil di fascia alta. In realtà, qualsiasi di questi engine, compreso quello del Kronos, pur potendo suonarti come “superiori” (e in effetti si tratta di campionamenti da diversi GB spesso), ti daranno una sensazione di essere più “sottili” se confrontati con un buon digitale, ossia adatti per qualsiasi mix ma meno fedeli di un piano vero.

    Passando alle workstation di fascia media che hai citato, il mio consiglio è: aspetta, o se proprio hai urgenza vai sull’usato. Questo perché sono entrambe piuttosto vecchie, avendo circa 7-8 anni di vita: hanno già “outlived” buona parte dei propri predecessori. A mio avviso, sia Roland che, soprattutto, Korg, sostituiranno entro un anno o due Krome ed FA. In particolare Korg, poiché come ha ricordato il prof. Cosimi ha appena presentato l’erede della Kronos (in realtà è quasi identica, ma rappresenta comunque la nuova linea: identica sugli 88 tasti, più economica e leggera come costruzione per le altre due versioni).

    In generale, la Krome ha probabilmente i migliori pianoforti in quella fascia, poi derivano dal Kronos e pesano circa 5 GB. E in generale i piani elettrici di Korg suonano sempre bene, magari non iper-realistici ma è difficile che possano non piacerti. Tutto il resto, dai pad agli archi ai synth, sono i soliti suoni derivati dalla Triton, passati per l’M50 e migliorati tramite l’esperienza dei motori sonori di MicroKorg e KingKorg: piacciono un po’ a tutti, ma non sono assolutamente il top della categoria. Le workstation Korg rappresentano a mio avviso l’usato sicuro: suoni non recentissimi ma costantemente aggiornati e onnipresenti, sempre dignitosi e qualche volta sorprendenti (come i piani nel caso del Krome).

    La FA06 sinceramente non l’ho mai suonata. Quello che posso dire è che ha un motore di sintesi virtual analogue, cosa che manca al Krome, ed è nettamente superiore per gli organi Hammond. Pianoforti acustici ed elettrici sono sicuramente inferiori, tutto il resto è grossomodo comparabile. Sempre in casa Roland c’è la VR-09, che non ha un motore VA ma ne ha uno dedicato all’Hammond con tanto di drawbar fisici (scordati però la fedeltà sonora di un Mojo o di un Legend, o anche solo di un Nord Electro).

    Però, ripeto, sono entrambe vecchiotte. Se vuoi una workstation completa (per quello che suoni, puoi trovare quello che ti serve in qualsiasi prodotto), ti consiglio la Yamaha MODX6. Non solo è assai più recente delle altre, ma ha lo stesso motore sonoro del Montage. Certo, gli mancano delle funzioni, ma con qualche euro in più di quello che spenderesti per Krome ed FA, ti ritrovi suoni che competono col Krome o la Phantom. Inoltre, è compatibile con tutte le librerie di souni per Montage e Motif, e ti permette di caricare i tuoi sample. Infine, per i pianoforti Yamaha è probabilmente al top della categoria.

    Se invece tutto questo non ti serve, puoi prendere un Nord Electro usato e avrai tutto quello che ti serve. Vedi tu, dipende da quali suoni userai, se l’Hammond è importante oppure abbisogni più dei piano, se ti servono synth lead o pad da soundscape ecc… dicci qualcosa in più e sapremo indirizzarti.

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