Envelope Follower: chi era costui?

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Tutorial

Prendendo un qualsiasi segnale audio e sottoponendolo a rettifica, si ottiene l’eliminazione delle sue componenti di segno negativo; in pratica, la forma d’onda naturalmente “a cavallo” dell’asse zero risulta composta solo da componenti positive. Se poi il segnale così rettificato è processato con un severo filtraggio passa basso, si ottiene una variazione di livello che ricorda l’andamento grafico del segnale audio originale (letto nel dominio del tempo – asse orizzontale – e dell’ampiezza – asse verticale) che può essere utilizzato per influenzare il comportamento di altri circuiti nel nostro strumento.

Di Enrico Cosimi

Env Foll 1

In questo modo, si può applicare, attraverso Envelope Follower, l’andamento dinamico di un groove ritmico per far pulsare a tempo l’apertura di un filtro, o il livello di un vca attraverso cui siano fatti passare accordoni di pad precedentemente programmati.

Come è facile immaginare, il rapporto tra intensità del trattamento e articolazione del segnale originale è importantissima, al fine di ottenere un segnale di controllo sufficientemente dettagliato, ma non troppo frastagliato da risultare instabile.

L’esempio classico, sul groove ritmico è dato dalla progressiva eliminazione delle articolazioni che si ottiene chiudendo il filtraggio post rettifica: con un blando filtraggio, cassa più rullante più hihat agli ottavi sono interpretati nella loro sequenza ritmica; contraendo progressivamente il filtraggio, il segnale di controllo inizierà a “perdere il conto” degli ottavi di hihat, per rispettare solo cassa e rullante sui tempi forti; stringendo ancora, potrebbe rimanere solo la cassa. Cioè, potrebbe rimanere – nel segnale di controllo emesso dall’Envelope Follower – solo traccia dell’andamento espressivo della cassa.

Se, a questo punto, l’uscita del circuito EF è utilizzata per aprire il filtro del sintetizzatore, tenendo premuto un accordo sulla tastiera si otterrà un interessante andamento ritmico/timbrico facilmente allineabile con il groove originale della batteria.

schmitt

Non è tutto: evocando un antico meccanismo (che affonda le radici all’inizio dello scorso secolo), si può estrarre dal segnale audio in ingresso una serie più o meno densa di tensioni di Gate/impulsi di Trigger con cui articolare il segnale generato dalla struttura di sintesi. Senza approfondire le delizie della generazione di Schmitt, basterà far notare come – attraverso comparazione con una soglia di livello variabile – sia possibile identificare, nella variazione d’ampiezza del segnale audio interpretato, punti di massima ampiezza che corrisponderanno alle articolazioni desiderate.

Come in precedenza, elevando il livello della soglia di comparazione, si isolano gli impulsi più massicci all’interno del segnale audio che è sottoposto a trattamento d’analisi; maggior selettività corrisponde quindi a minor densità di eventi di articolazione.

Schermata 05-2456433 alle 16.26.01

Buona visione.

 

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Comments (2)

  • Max76

    |

    Ottimo spunto per un “sidechaining” analogico ^_^
    Il ring è stato utilizzato per “rettificare” il segnale?
    Domanda:è possibile ottenere un risultato analogo con un MS20?
    Grazie…come sempre 😉

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    • Enrico Cosimi

      |

      il ring è utilizzato per “sbarattolare” il suono della batteria elettronica, sommandolo e sottraendolo con la sinusoide generata dal VCO 2; non ci dovrebbero essere problemi a fare la stessa cosa nel KORG MS-20 (a parte l’accesso nel RingMod, che è blindato…): basta entrare con il segnale esterno nella sezione ESP e prelevare il segnale Env Foll da mandare ai filtri (meglio se in quantità indipendenti) e il Trig per far aprire gli inviluppi 😉

      buon divertimento!

      Reply

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