Casio Privia PX-5S

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Uno stage piano è un apparecchio destinato a risolvere, in maniera il più possibile definitiva, l’accesso a timbriche professionali di pianoforte acustico (e afferenti, come il pianoforte elettrico, il clavinet, eccetera…) compattando pesi e ingombri in modo da facilitare il trasporto. Casio, marchio veterano nella produzione di soluzioni tecnologiche non convenzionali (basterebbe pensare alla fortunata serie CZ…) si è recentemente lanciata sul PX-5S che coniuga, ad un prezzo incredibilmente vantaggioso, una serie di plus che non possono essere sottovalutati.

Di Enrico Cosimi

Style: "Neutral"

Lo strumento ha peso contenuto (la cosa più impegnativa è la meccanica di tastiera; tutto il resto, praticamente, galleggia in pochi etti), livrea in plastica bianca con campitura azzura e offre un approccio amichevolmente professionale. Sulla destra, il vano batterie nero nasconde l’alloggiamento per le otto pile AA con le quali si può lavorare in autonomia di alimentazione esterna. Attenzione! La superficie gommosa che copre l’alloggiamento delle pile è utilizzabile a tutti gli effetti come appoggio per il vostro iPad. La scelta delle plastiche utilizzate per la tastiera è stata notata da subito: la texture superficiale per i tasti bianchi e neri è volutamente ruvida, una sorta di “iper pattern avorio” che se da un lato può incuriosire il tastierista meno pratico di strumenti acustici, dall’altra conferma al pianista navigato la certezza di un buon grip anche con le dita sudate. Diciamo subito, a scanso equivoci, che lo strumento suona tanto, suona bene e – specialmente se confrontato col suo costo d’acquisto – è irresistibile. Icing on the cake, le dita si trovano velocemente a proprio agio sugli ottantotto tasti pesati. Bene.

La plancia di comando coniuga, con la dovuta discrezione, l’accesso ai controlli ritenuti indispensabili per uno stage piano, ma offre anche quelle funzioni altrettanto indispensabili per una buona master keyboard e – attenzione… – per un apparecchio che, logicamente software based, può essere costantemente e ripetutamente riconfigurato nelle proprie linee principali di funzionamento.

Da sinistra, sono disponibili le due rotelle di Bend e Modulation, cui seguie una sezione di quattro controlli rotativi K1-K4 indirizzabili e sei slider altrettanto indirizzabili. A sinistra e a destra del display LCD di bordo, sono ordinati i selettori per la scelta delle famiglie timbriche con cui lavorare (piano, electric piano, organ, string/brass, guitar/bass, synth/various, drums, hex layer – quest’ultimo, dovrebbe far balzare il cuore agli utenti dei due ultimi sintetizzatori targati Casio), per l’innesco di arpeggiatore + recorder di bordo, per le regolazioni e l’accesso alle pagine di editing. Una porta USB per caricare dati sensibili completa la dotazione di pannello.

Sul retro, oltre a una seconda porta UBS per la connessione con Mac/PC, trovano posto la porta MIDI In e Out/Thru, le connessioni per i pedali damper/pedal 1 e pedal 2, gli ingressi Stereo Line In L/R e Audio In, le uscite Stereo Line Out L/R e le due prese Phones per gli “ascolti privati” – a margine, una coppia di cuffie è quello che ci vuole per poter studiare in santa pace sotto la tutela del proprio magister… L’eventuale alimentatore esterno è collegabile alla porta DC 12V.

A proposito di pedali: non è previsto l’impiego dell’expression pedal o di un controllo “continuamente variabile”: in alternativa, si può programmare un generatore di rampa perché, al ricevimento di un impulso inviato dal pedale on/off, faccia partire una traiettoria crescente o decrescente di valori. Non è la stessa cosa del sano pedale di volume, ma è meglio di niente. 

Ci sono 720 toni, divisi in 370 timbriche factory e altrettante locazioni sfruttabili dal’utente. Ogni tono può essere assegnato a una zona di mappatura (per quattro disponibili) su tastiera. Le quattro zone sono organizzabile in uno Stage Setting (fino a 100 simultaneamente residenti nello strumento) cui affidare “la sorte” di ogni singolo brano in scaletta.

casio angled

Interrelazione tra Zone, Parts e Tones

Ci sono 16 parti MIDI indipendenti, le prime quattro possono fare riferimento alle zone di tastiera, le rimanenti ricevono dati direttamente dalla porta MIDI In. Ogni parte ha un timbro selezionabile tra quelli residenti, un Melody Tone, un Drum Sound, un Hex Layer. In aggiunta le quattro zone di tastiera possono richiamare altrettanti varianti di arpeggio e una Phrase precedentemente progettata nel sequencer.

px editor

Editing?

Diciamo subito che, senza editor esterno, sfruttare fino in fondo tutte le funzioni offerte dal DSP di bordo diventa mooolto difficile. Di base, PX-5S prevede la possibilità di personalizzare il suono di pianoforte acustico intervenendo sulla quantità di risonanze simpatetiche e damper resonance, sull’equalizzazione a quattro bande, sulla posizione del coperchio, la quantità del riverbero, la sensibilità alla dinamica di tastiera (on e off). In aggiunta, system chorus, delay e reverb  possono essere inseriti nella sezione timbrica e potenziati (complessivamente su tutte e 16 le parti) con i blocchi di master EQ e master compression. Vale al pena di procurarsi l’editor; tra l’altro, è gratuito…

La stessa soddisfazione timbrica è raggiungibile per le timbriche di electric piano e clavinet.

Ma cosa significa “editare” un suono su questo digital piano? Può significare, a seconda dei livelli di complessità evocati, avere a che fare con generatori d’inviluppo per pitch, filter e amp organizzati su initial level, attack time e level, tre stadi di decay configurati in level e time, tre stadi di release articolati in level e time. Sono sufficienti a mandare in tilt le utenze meno esperte. In aggiunta, si può modifcare octave shift, stretch tuning, filter env amount, cutoff & resonance, velocity sense. Non manca la possibilità di programmare una modulazione ciclica grazie al modulo LFO di bordo, con forme d’onda, frequenza, profondità e delay regolabili.

Se state lavorando con uno Hex Layer, avrede due blocchi di parametri relativi al comportamento trasversale ai sei livelli e al comportamento individuale di ciascun livello; non sottovalutate le funzioni “da sintetizzatore” di questo strumento.

Sequencer e WAV Recorder

Il sequencer di bordo può memorizzare 1600 note in ciascuna delle 1000 frasi concepite come “esecuzione musicale catturata dal memorizzatore di bordo”; sono memorizzate le note, gli spostamenti di wheel, knob, slider. Il playback può essere continuo o one shot; la registrazione può essere libera o quantizzata con un valore di aderenza selezionabile. Anche la durata della registrazione può essere definito a priori o impostato on the fly con al dimensione recording real time; è prevista la logica di overdub. Dopo aver registrato n frasi, si può procedere con il loro assemblaggio in forma di Song; ciascuna frase può essere trasposta liberamente (+/-24 semitoni) e ripetuta da 1 a 99 volte prima di passare alla successiva. Il prodotto finale è trasferibile all’esterno dello strumento o archiviabile su USB pen.

Non è l’unico modo di archiviare le proprie esecuzioni: se si preferisce salvare un file audio, si può scrivere/registrare un documento WAV (25 minuti di durata massima, presenza virtualmente simultanea di 100 file). Si può registrare il file audio – e la propria esecuzione – mentre il PX-5S esegue una Phrase MIDI registrata in precedenza.

In soldoni

PX-5S lavora in tecnologia Multi-dimensional Morphing AiR; sfrutta una meccanica di tastiera 88 note Hammer Response, con sensibilità alla velocità iniziale e finale (non al channel aftertouch); ha una polifonia pari a 256 note; ha spazio per 370 preset, 370 user’s tone, 300 preset e 180 user’s melody tones, 50 preset e 150 user’s Hex Layer Tone, 20 preset e 20 user’s PCM Drum Tones.

Il tutto è organizzabile in 100 Stage Setup organizzati in 1000 frasi, 10 sequenze con overdub e note quantize (la RAM disponibile è pari a 1 Mb). L’audio digitale viene catturato a 16 bit, 44.1 kHz PCM lineare WAV; la massima lunghezza di file è pari a 25 minuti.

La gestione MIDI è trasparente: 16 parti indipendenti, compatibili con lo standard GM Level 1.

Undici chilogrammi e passa la paura.

Effetti?

Potete personalizzare il vostro suono con: equalizer, compressor, limiter, enhancer, early reflection, phaser, chorus, flanger, tremolo, auto pan, rotary, drive rotary, lfo wah, auto wah, distortion, pitch shifter, multi chorus, ring modu, elay, piano effect.

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Comments (4)

  • Pietro

    |

    Ciao Enrico, ho un Casio PX5S e vorrei programmare il pedal 2 per includere o escludere la zona 2 durante l’esecuzione di un brano, oppure alzare/abbassare il volume della stessa zona. Mi potresti gentilmente spiegare in modo abbastanza specifico come dovrei procedere o darmi un link dove trovare la soluzione? Scusa, ma dal manuale non riesco proprio a capire. Grazie in anticipo.

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      purtroppo, non ho lo strumento disponible e non so come aiutarti; contatta, su facebook, Max Tempia e chiedi direttamente a lui

      Reply

  • Lorenzo Castelli

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    Dove trovo le 60 song per imparare il pianoforte sul Privia PX 5S?
    Grazie.

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      boh… contatta direttamente Casio Italia o chiedi al rivenditore

      Reply

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