Arturia 3 Filters & 3 PreAmps

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Il destino di Arturia è legato a stretto filo con l’emulazione software di prestigiosi hardware: a partire dal primo Moog Modular V, e proseguendo con tutte le eccellenti emulazioni contenute nella edizione attuale delle V-Collection (la sesta, ad oggi), non c’è stata volta che il marchio francese non abbia segnato punti a proprio vantaggio. Oggi, con l’introduzione di tre filtri standalone (nel senso del funzionamento, ma sempre sotto forma di plug-in), le capacità sono ulteriormente confermate. Se la cosa non fosse sufficiente, è possibile sfruttare anche la modellazione di tre storici preamplificatori dalle caratteristiche rese timbriche su suono e dinamica.

Di Enrico Cosimi

filtri apertura

I tre filtri in questione sono modellazioni accurate dei comportamenti Moog, Oberheim M-12 e Oberheim SEM. I comportamenti ottenibili tanto sui segnali audio che sui segnali di sintesi processati nei circuiti sono di fascia professionale; la grafica è una piacevole conferma di quanto finora messo in piedi per la V-Collection. La semplicità d’uso è convicente, il suono anche.

I tre pramp modellano i circuiti originali Rupert Neve 1973Pre, Trident Amp, Telefunken V76. Scusate se è poco.

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Mini-Filter

E’ una struttura modellata sul comportamento Moog, quindi con ampie capacità di feedback risonante, decisa linearità nella banda passante e progressiva rotazione di fase verso la frequenza di taglio, con conseguente attenuazione delle basse frequenze quando si imposta un valore di Resonance sufficientemente elevato.

Il modulo offre una sezione di filtraggio vera e propria, LOW PASS FILTER, organizzata con doppio stadio di volume DRIVE in ingresso e OUTPUT VOLUME in uscita (ricordiamo come, proprio per il filtro Moog, sia fondamentale lavorare in regime di non linearità pre/post filter, per ottenere cremosità e organicità a tutto tondo nel suono). I comandi veri e propri del filtro sono, ovviamente CUTOFF e EMPHASIS (delizioso arcaismo Moog per la retroazione del segnale audio); in aggiunta, è possibile regolare il bilanciamenteo DRY/WET.

Ovviamente, un filtro di un plug-in di trattamento audio “non è nulla” se non c’è il controllo da parte di strutture dedicate e/o l’interazione con i segnali processati. Da questo punto di vista, MINI-FILTER non sbaglia un colpo.

La frequenza di taglio del filtro è controllabile attraverso un LOW FREQUENCY OSCILLATOR (per i comportamenti ciclici e allineati sull’asse ritmico della DAW), un ENVELOPE FOLLOWER (per l’estrazione dei segnali di controllo direttamente dall’analisi del segnale audio passante), uno STEP SEQUENCER (per la costruzione di trattamenti ritmici con valori arbitrari).

 

 

LOW FREQUENCY OSCILLATOR

La sua velocità può essere regolata liberamente con RATE o subordinata al segnale clock della DAW attraverso selettore SYNC (in quest’ultimo caso, RATE diventa un comando di divisione/moltiplicazione per il flusso ritmico ricevuto); si può scegliere la forma d’onda modulante (sine, triange, saw, square, random) e il suo valore di PHASE. La modulazione è indirizzabile in quantità indipendenti su CUTOFF e su EMPHASIS; nella stessa sezione di pannello, trova posto la mandata di modulazione dal SEQUENCER verso la frequenza di taglio.

 

ENVELOPE FOLLOWER

Genera un segnale di controllo la cui intensità e il cui profilo ritmico sono direttamente collegati all’ampiezza e all’andamento del segnale audio analizzato. In questo modo, è possibile regolare ATTACK TIME e DECAY TIME per la sensibilità del trattamento (un groove ritmico processato con tempi minimi di reazione renderà evidenti anche le articolazioni a sedicesimi dello hihat; rallentando progressivamente la velocità di reazione, il trattamento sarà sempre più limitato ai soli accenti forti). La SENSITIVITY del circuito è regolabile liberamente.

Il segnale elaborato con l’Envelope Follower può essere inviato al controllo della frequenza di taglio CUTOFF MOD, della EMPHASIS, o della velocità di scorrimento dell’oscillatore a bassa frequenza LFO RATE MOD.

 

STEP SEQUENCER

E’ dotato di otto step programmabili, il cui progresso viene visualizzato attraverso luci di segnalazione individuali. La velocità di scorrimento può essere regolata in autonomia ritmica con RATE o subordinata, come di consueto al Clock della DAW attraverso comando SYNC  dedicato. Gli otto valori di Step programmati possono essere sottoposti a integrazione SMOOTH in modo assimilabile al portamento.

La sequenza di valori può controllare CUTOFF MOD, EMPHASIS MOD e LFO RATE MOD.

Come gli altri due filtri, è possibile mappare qualsiasi comando di pannello attraverso la classica procedura MIDI Learn; in questo modo, l’automazione dinamica è facilmente raggiungiibile.

 

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M-12 FILTER

Il filtro dell’Oberheim Matrix-12 (e della versione Xpander) è ottenuto con un integrato CEM che offre un timbro caratteristico e la possibilità di combinare in 15 modi diversi i quattro poli disponibili, offrendo quindi una flessibilità operativa che, all’epoca, ha lasciato un segno enorme.

La virtualizzazione di Arturia offre una doppia sezione di filtraggio FILTER A e FILTER B, indipendenti tra loro, regolabili in ROUTING seriale, parallelo o con accensione individuale e gestiibili complessivamente nei comportamenti di DRY/WET, MASTER CUTOFF e FILTER OUT.

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Ciascuna sezione di filtro offre la scelta del MODO di filtraggio, CUTOFF, RESONANCE, posizione PAN sul bus stereo di uscita e bilanciamenteo OUT.

Il comportamento dinamico del filtro è controllabile attraverso Random Oscillator, Modulation Matrix, Envelope 1-3.

 

RANDOM OSCILLATOR

Genera una tensione randomica che può essere mandata in battuta sulla velocità della DAW attraverso tasto SYNC o, alternativamente, può avanzare con velocità autonoma regolabile col comando RATE.

 

MODULATION OSCILLATOR

A differenza del Random Osc, non è sincronizzabile sul Clock DAW (ma, in alternativa, si possono costruire precise traiettorie di modulazione con gli inviluppi programmabili); la sua velocità è regolabile col comando RATE  e la forma d’onda è selezionabile tra sine, triangle, saw up, saw down, square.

 

ENVELOPE 1-3

I tre generatori d’inviluppo sfruttano quanto messo a punto, ad esempio, nella virtualizzazione della DX7-V e offrono una struttura programmabile con sedici break point e segmenti curva/tempo liberamente personalizzabili dal musicista. Ciascuna porzione dell’inviluppo è quindi personalizzabile in Time, Level, Slope. E’ possibile utilizzare dei preset di inviluppo (ce ne sono sei disponibili e l’utente può salvare tutto ciò che ritiene utile), o sfruttare il Rate Multiplier (da 0.125 a 8x)per scalare in blocco la durata complessiva del profilo di modulazione.

La grafica suddivide il ciclo di modulazione nei quattro quarti principali della battuta, facilitando la programmazione di allineamenti ritmici.

La partenza dell’inviluppo può essere innescata in ripetizione ritmica incondizionata o subordinata al superamento di una soglia di livello per il segnale audio passante.

 

MATRIX MODULATION

Le modulazioni sono gestite con una MATRIX MODULATION organizzata con cinque sorgenti di controllo (Envelope 1-3, Random e Mod Osc) e otto destinazioni indirizzabili. All’intersezione tra riga della sorgente e colonna della destinazione, si clicca e si dragga per definire un indice di modulazione bipolare. Le destinazioni raggiungibili comprendono: Master Cutoff, Filter A Cutoff, Filter A Resonance, Filter A Mode, Filter A Pan, FIlter A Out, Filter B Cutoff, Filter B Resonance, Filter B Mode, Filter B Pan, Filter B Out, Dry/Wet, Filter Out, Mod Osc Amp, Mod Osc Freq, Random Osc Rate, Envelope 1 Rate Mult, Envelope 1 Amt, Envelope 2 Rate Mult, Envelope 2 Amp, Envelope 3 Rate Mult, Envelope 3 Amp.

 

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SEM-FILTER

Già in precedenza, Arturia ci aveva viziato con la notevole qualità espressiva della sua emulazione SEM, ora la disponibilità del solo plug-in di filtraggio garantisce parecchi impieghi creativi al classico suono del filtro State Variable, originalmente concepito da Tom Oberheim sfruttando gi amplificatori operazionali.

Il circuito offre le consuete regolazioni di livello in ingresso e uscita INPUT GAIN e FILTER OUT, con bilanciamento DRY/WET e personalizzazione del rumore in ingresso INPUT NOISE; come è obbligatorio attendesi, sono disponibili FREQUENCY, CUTOFF e MODE selezionabile per il comportamento Low Pass, High Pass, Band Pass (con bilanciamento Lo/Hi regolabile) e Notch/respingi banda; si può innescare il SOFT CLIP per innescare la lieve saturazione analogica.

La frequenza di taglio dell’inviluppo è controllabile a distanza con Envelope Generator, LFO, Gate Sequencer (per articolare l’inviuppo) e Matrix Modulation.

 

ENVELOPE

Funziona in concomitanza con il GATE SEQUENCER (ulteriori informazioni in seguito) e permette di articolare i tempi di ATTACK, HOLD e DECAY; i tre contatori offrono lunghezza indipendente pe ril transiente di attacco, il segmento di staticità (la differenza tra Hold e Sustain è che il primo può essere regolato con estrema precisione nella sua durata a prescindere dalla persistenza o meno di Gate) e transiente di estinzioine.

 

LFO

L’oscillatore a bassa frequenza può essere resettato in base agli step programmati nel GATE SEQUENCER (ulteriori particolari in seguito) e offre la personalizzazione di forma d’onda (sine, triangle, saw up, saw down, square, random), con velocità RATE reglabile indipendentemente o agganciabile al Clock della DAW ospitante (con il comando SYNC); il comportamento modulante è addolcibile con integrazione SMOOTH.

 

GATE SEQUENCER

Può essere configurato tra un minimo di 1 e un massimo di 16 step di lunghezza; la sua velocità di esecuzione è regolabile autonomamente con RATE o subordinabile al Clock della DAW (come al solito, i coefficienti ritmici possono variare tra 4/1 e 1/128 per step).

Ciascuno step può abilitare l’articolazione dell’Envelope Generator o il ciclo di restart per la modulazione dell’oscillatore a bassa frequenza; in questo modo, è facile costruire complesse interazioni di filtraggio ritmico applicabili ai segnali passanti.

 

MATRIX MODULATION

E’ organizzata con otto possibili destinazioni che ricevono una quantità bipolare variabile di tensione generata da ENV e LFO. Le destinazioni disponibili comprendono: FREQUENCY, RES, MODE, NOISE, LFO RATE, LFO AMP, ENV AMP; FILTER OUT LEVEL.

Il modulo offre la classica botta del circuito originale. E’ possibile mappare tutti i controlli significativi attraverso MIDI Learn per facilitare l’automazione nella DAW e il controllo esterno durante la performance.

preamps apertura

1973-Pre

Offre due canali indipendenti, ma linkabili stereo e utilizzabili tanto in configurazione L/R che M/S, personalizzabili in equalizzazione, fase e livello ingresso/uscita.

 

Arturia-1973-Pre

Equalizzazione

E’ articolata su taglio passa alto (50, 80, 180, 300 Hz), intervento medio basso Shelving regolabile tra 35 e 220 Hz, con intervento cut/boost +/-18dB, taglio Peaking  regolabile tra 0.36 e 7.2 kHz e intervento cut/boost +/-18 dB, taglio HighShelf +/-18 dB.

 

Regolazione di livello

Il livello di ingresso è regolabile con continuità tra -60 e -20 dB; il livello di Output Trim è regolabile tra -24 e +24 dB. Si può scegliere il trasformatore di uscita Type 1 o Type 2.

 

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TridA-Pre

Riproduce il comportamento della preamplificazione Trident usata in storiche registrazioni degli Anni 70. Anche in questo caso, la circuitazione dei due canali può essere linkata in stereo e convertita L/R o M/S. Le regolazioni di livello in ingresso e uscita variano tra -60/-20 db e -24/+24 dB.

I due canali sono articolati in controllo HighPass selezionabile 25, 50 o 100 Hz, sezione Low Shelf con Gain +/-15 dB e intervento 50, 80, 100, 150 Hz; sezione lo/mid Bell 1 con stesso intervento cut/boost e frequenza centrabile su 250, 500, 1000 e 2000 Hz; sezione high/mid Bell 2 con stesso intervento boost/cut e frequenza centrabile su 3k, 5k, 7k, 9k; sezione High Shelf con identico range boost/cut e frequenza d’intervento regolabile 8k, 10k, 12k, 15k; filtro Low Pass a 9k, 12k, 15k.

 

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V76-PRE

Indissolubilmente legato alla produzione del White Album beatlesiano, il preamplificatore Telefunken V76 era parte integrante del suono ottenibile nella storica consolle ora proprietà di Lenny Kravitz. La struttura emulata è classicamente stereo, con la consueta conversione L/R o M/S e le regolazioni indipendenti per il livello di entrata e uscita.

L’intervento timbrico è gestibile in Phase e articolato in High Pass a 80, 300, 80+300 Hz; Low Tone e Hight Tone sono definibili individualmente con escursione +/-10dB.

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