Acidlab Drumatix TR-606

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Dopo aver magistralmente clonato la TR-808 (cogliendone in pieno l’anima analogica) e la TB-303 Bassline, Acidlab procede inesorabilmente offrendo la propria versione della storica TR-606. Anche in questo caso sono rispettate le funzioni di generazione sonora originale – ma con in più diverse sorpresine – e le possibilità offerte dal pattern/track sequencer di bordo.

Di Enrico Cosimi

Drumatix_2_medium

La Drumatix by Acidlab è l’insieme di due unità operative separate: la scheda di generazione analogica vera e propria e lo step/pattern/track sequencer che permette l’organizzazione ritmica delle timbriche di bordo.

I suoni residenti comprendono:

  • BassDrum 1 e BassDrum 2; la prima cassa riprende il comportamento timbrico della 808, senza l’estensione di decay prevista nella MIAMI, ma con possibilità d’intervento controllato su decadimento e accordatura. La seconda cassa è quella della 606, con possibilità di controllo dedicate a decay e tune. I due timbri hanno volumi indipendenti.
  • SnareDrum 1 e SnareDrum 2; due rullanti differenziati per impostazione di base – il primo è quello della 808, con regolazione di snappy/cordiera e tono impostato sulla componente più “rotonda”; il secondo è quello della 606, più aperto e aggressivo. Un unico volume per i due rullanti.
  • TomLow e TomHigh; un unico volume per i due tom, dotati di accordature indipendenti e timbrica ottenuta sommando sine bend e click iniziale.
  • RimShot e HandClap; il rimshot usa il circuito della 808, con il cluster di oscillatori accuratamente accordati. Il clap è modellato con accuratezza sul suono contenuto nella DR-100, con tanto di flam sull’inviluppo di articolazione. Due volumi indipendenti.
  • Cymbal; più potente di quello contenuto nella 606 originale, permette la regolazione di volume, tono e decadimento.
  • HiHat Open e Closed; i due decay sono regolabili individualmente, ma il volume è in comune.

Lo step sequencer interno, come nella MIAMI, prevede la programmazione di 16 pattern per ciascuno dei 12 banchi. La programmazione avviene in tempo reale – usando i tastoni “nominativi” come trigger timbrici – in step by step, accendendo e spegnendo i sedici step di matrice dopo aver selezionato la timbrica che si intende programmare. Come nelle vecchie macchine Roland, è disponibile il pre-scale a sedicesimi, a trentaduesimi, a terzine e a divisione ternaria. Le note programmate per il rim shot sono duplicate per funzionare anche come Trig Out con il quale far avanzare sequencer esterni.

Diversi pattern possono essere concatenati in lunghe tracce di song; la programmazione della traccia è esclusivamente in real time, cambiando al volo il pattern desiderato. La sincronizzazione può lavorare con il clock interno, con il clock MIDI esterno o con il clock TTL Roland ricevuto dall’esterno. Ogni strumento ha un’uscita audio dedicata, più un’uscita audio globale dell’intero apparecchio.

Ulteriori informazioni qui.

 

Tags: , ,

Trackback from your site.

Comments (2)

  • Marco

    |

    Salve, come funziona la formazione delle tracks ovvero è possibile salvare a fine programmazione? Se si fino a quante tracks è possibile salvare?
    Grazie

    Reply

  • Enrico Cosimi

    |

    tu hai un pattern che contiene un certo numero di step (massimo 16) su righe parallele, ogni riga contiene uno strumento – cassa, rullo, eccetera.

    quando hai programmato tutti i pattern che ti servono, puoi concatenarli in “track” decidendo quante volte ripete un pattern prima di passare a quello dopo…

    Reply

Leave a comment

Inserisci il numero mancante: *

ga('send', 'pageview');