Ableton Live!….looping – seconda parte

Written by Antonio Antetomaso on . Posted in Recording, Software, Tutorial

Ben trovati e benvenuti alla puntata cardine della serie dedicata al live looping con Ableton Live!. Per chi si fosse sintonizzato solo ora, nella prima puntata, consultabile qui, abbiamo discusso su cosa si intenda per live looping e abbiamo parlato di come sia possibile realizzarlo con la suite di Ableton, mediante il plugin Looper.

Di Antonio Antetomaso

FIGURA1

In questa seconda e ultima puntata abbandoniamo la teoria per veleggiare verso sponde decisamente più concrete e per fare questo vi propongo il seguente tour guidato:

  1. Un giretto con consigli annessi e connessi su un possibile setup (il mio) per fare Live Looping abbastanza comodamente e senza spendere una tombola di soldi.
  2. Un’altra manciata di consigli su come evolvere il setup iniziale

Il tutto condito con una barca di video a cura di uno tra i più celebri live loopers del momento e accompagnato da qualche regalino per i fedelissimi. Dite la verità, non vedete l’ora di partire eh? Ehehehe….ok andiamo.

Partiamo con un piccolo consiglio: fare live looping significa in teoria non avere nessun tipo di limite o barriera, quindi conviene (specie se si è alle prime armi) fissare quello che sarà il nostro setup di base. Conviene, cioè, partire con un set minimale di tracce su cui creare i nostri loops che arricchiremo nel tempo. Poi, quando saremo diventati dei veri e propri wizards potremo sbizzarrirci con le configurazioni più strane. Insomma, ancora una volta, less is more.

Permettetemi ordunque di presentarvi il mio setup di base creato naturalmente per divertirmi tra le mura domestiche sfruttando il più possibile il mio non troppo nutrito parco macchine.

FIGURA1

Quello in figura è un live set di Ableton Live! 9 che fa uso di 5 tracce principali:

  1. Una traccia audio di Piano/Rhodes (rappresentata dal Nord Electro 3 nel mio caso).
  2. Una traccia audio per i virtual instruments su iPad.
  3. Una traccia virtual instrument di synth bass.
  4. Una traccia virtual instrument di batteria (generalmente elettronica).
  5. Una traccia virtual instrument di synth pad.
  6. Una traccia virtual instrument di synth lead.

Per ciascuna di queste tracce è presente un plugin Looper anche se per la traccia synth lead è usato di meno, dato che essa costituirà la traccia solista oggetto delle mie improvvisazioni forsennate sui loops in esecuzione…. Naturalmente i virtual instruments vanno assegnati di volta in volta: non uso sempre gli stessi, ma mi faccio guidare da quello che ho in testa in quel momento.

Parliamo un attimo delle impostazioni di Looper. Alla fine, dopo un po’ di prove sul campo e qualche imprecazione, mi sono trovato d’accordo con quanto si reperisce comunemente in rete: conviene lasciare le impostazioni di default specie per quanto riguarda la durata del loop, dettata non da un numero fisso di battute ma dalla pressione iniziale e da quella finale del tasto di controllo principale (tasto di stato) del plugin. In questo modo, voglio registrare 4 battute? Lo faccio. Ne voglio 8? Aumento al volo senza cambiare niente da interfaccia…e così via.

Stesso discorso per il tempo. Lasciate che sia Looper ad impostarlo sulla base di come suonate. Insomma, per farvela breve, più riuscite a comandare senza toccare il mouse, più efficace è la vostra sessione di live looping.

 

Superfici di controllo

Parliamo delle superfici di controllo di Looper. Personalmente, ormai mi conoscete, sono un fanatico dell’iPad e delle possibilità da esso offerte, ragion per cui ho deciso di dedicare questo dispositivo al controllo di Live!, sia per quanto concerne Looper che per quanto concerne il live set globale (registrazione e lancio clips, volumi, effetti ecc.).

E fortunatamente di soluzioni ce ne sono a bizzeffe, una più bella dell’altra e ovviamente con costi diversi. Personalmente credo di aver raggiunto un ottimo compromesso qualità/prezzo con la soluzione che mi accingo a presentarvi:

 

1) Controllo del live set: Conductr

FIGURA2

Si tratta di una app che funziona via WI-FI, agganciata ad un programma demone in esecuzione sulla postazione dove gira Live!. Consente di comandare pressochè ogni aspetto di Live! in modo semplice ed intuitivo. Offre moduli custom programmabili. Ottima anche la risposta al tocco e il costo è contenuto (19 e spicci euro).

 

2) Controllo di looper: TouchOSC  con una superficie di controllo programmata da me medesimo. Per chi non lo conoscesse, TouchOSC è una app che, al prezzo di 4 euro e spicci, offre la possibilità di disegnare superfici di controllo per pilotare qualunque parametro offerto da una DAW, utilizzando il protocollo OSC o CoreMIDI, attraverso un collegamento WI-FI.

Dato che non esiste al momento una app dedicata al controllo esplicito di Looper, ho pensato di realizzare io una superficie di controllo custom che utilizzi CoreMIDI attraverso un collegamento WIFI e, soprattutto, che si adatti al mio setup e alle mie esigenze. Eccola qui:

FIGURA3

Descriviamola per sommi capi: tante colonne quante sono le tracce (e quindi i Loopers) da comandare, per un massimo di 6 tracce.

Per ciascuna colonna ho pensato di creare i seguenti controlli:

  1.  Enable rec : seleziona la traccia (e quindi il Looper) e arma la registrazione simultaneamente.
  2. Rec/Play/OD: controllo del pulsante state di Looper.
  3. Undo: annulla l’ultima registrazione.
  4. Clear: cancella il loop registrato.
  5. Speed: controlla la velocità del loop.
  6. Reverse: inverte il loop.

…oltre ad aggiungere altre informazioni sullo stato della batteria, sull’ora e pulsanti di controllo del metronomo, del tempo e della song.

Se avete configurato correttamente TouchOSC, potete cliccare sul tasto “MIDI” in alto a sinistra sulla schermata di Live! e procedere all’assegnazione mediante MIDI LEARN dei pulsanti di cui sopra alle relative funzionalità.

Se pensate che possa fare al caso vostro, trovate la superficie di controllo qui, scaricatela e divertitevi. Potete anche modificarla a vostro piacimento se volete, il codice è aperto ed è un gioco da ragazzi oltre che divertente. Per caricarla su iPad dovete usare la procedura descritta qui.

Altre possibilità su iPad? In merito alla realizzazione di superfici di controllo custom, oltre a TouchOSC abbiamo il ben più completo Lemur, che costa 10 volte il costo di TouchOSC e che vanta artisti del calibro di Björk. Ripeto, non mi risultano app dedicate esplicitamente a Looper, ma potrei ovviamente sbagliarmi; ragion per cui, se qualcuno conoscesse soluzioni in merito, è vivamente pregato di riportarle tra i commenti, ricevendo un caloroso applauso di encomio.

FIGURA4

In merito alle superfici di controllo di Live! hai voglia…ve ne cito alcune:

1) Livecontrol e Livecontrol 2 (quest’ultimo basato su Lemur). Trovate tutto qui.

FIGURA5

 

2) Touchable

FIGURA6

 

…e il “parco auto” è in continua evoluzione. Quella da me scelta (Conductr) ha il pregio di essere stata concepita per essere usata con il massimo confort dal vivo;  la sua prerogativa che amo di più è la sua estrema immediatezza, oltre all’impostazione a 4 schermate espandibili da assegnare liberamente al controllo delle clip, del mixer, della song o di quello che vogliamo noi.

Come potete vedere, iPad sta a Live! come pane sta a marmellata, non v’è ombra di dubbio…

E se volessimo qualcosa di hardware e di dedicato simultaneamente? Sai che c’è…non sopportiamo il touch screen!!! Proprio non ci va giù…

Niente paura, il mercato vi viene incontro con soluzioni dal prezzo contenuto ed assai efficaci. In particolare, per controllare Looper, vi consiglio l’ottimo Midi fighter 3D di DJ Tech Tools.

FIGURA7

…ancora da assegnare adeguatamente mediante MIDI learn ai pulsanti principali dei vari Looper relativi alle vostre tracce.

Relativamente al controllo di Ableton Live!, vi segnalo le due soluzioni a mio avviso più gettonate:

 

1) Novation Launchpad, Launchpad S e il neonato Launchpad MINI.

FIGURA8

 

2) Akai APC 40

FIGURA9

Fermo restando che anche qui il mercato è in vorticosa evoluzione, basta fare un minimo di scouting su Google. La soluzione Akai è più completa e anche più costosa di quella Novation, partiamo da 180 euro per il Launchpad S a 350 euro per l’APC 40. Scegliete voi quella che più si confà alle vostre esigenze…

 

Back to school

Tornando a parlare del setup per il live looping, i più attenti avranno notato che le tracce virtual instrument sono clonate in altrettante tracce audio. Ricordate il discorso del drag’n drop dei loop registrati all’interno di clips vuote? Bene, mediante Conductr io sono solito registrare il loop all’interno di una clip della relativa traccia audio per liberare Looper e dedicarlo alla registrazione di un altro loop. In tal modo sfrutto tutta la potenza della vista sessione di Live per creare un brano il meno monotono possibile. Insomma alla fine sono sempre le clips a fare da padrone.

Basta armare la traccia audio relativa alla traccia virtual instrument in loop e cliccare sul pulsante relativo alla clip da registrare: la registrazione partirà e si fermerà appena avremo premuto ancora il medesimo tasto, il tutto quantizzato con il tempo del live set.

Non è meraviglioso?

Da dove provengono cotanti power tips?

Da qui. Signore e signori, permettetevi di presentarvi Rheyne, uno dei più grandi ed efficaci live loopers del momento.

FIGURA10

Jon Barbieri è un ragazzo di Orlando, che ha fatto del live looping con Live! il suo secondo mestiere oltre che la sua passione.

Ha creato un canale Youtube (lo raggiungete all’indirizzo di sopra) dove si esibisce dal vivo in oltre 85 live jams utilizzando Ableton Live e il suo nutrito equipaggioamento.

Dopo averlo visto la prima volta e dopo aver capito cosa stesse facendo (ci ho messo un po’), sono letteralmente rimasto a bocca aperta. Vi suggerisco di ascoltare le musiche che è capace di comporre e di osservare attentamente l’utilizzo che fa di Live!, di Looper, dell’iPad con Lemur e di tutta la sua attrezzatura in generale.

In particolare, nel Live jam 72, Rheyne spiega per filo e per segno come è costruito il suo setup e l’utilizzo che fa egli di Live! per fare live looping. Guardatevelo fino alla nausea, lo trovate qui.

Jon è una persona squisita: io l’ho conosciuto per via telematica e mi ha dato parecchi consigli. Organizza anche sessioni formative su Skype “aggratis”, per parlare delle tematiche su Live! e del suo setup, approfittatene se volete.

Basta inviargli una mail e il gioco è fatto.

Bene amici, è tutto. Sperando di avervi fatto venire la voglia di avvicinarvi a questo mondo vi lascio…con un piccolo suggerimento: ricordatevi che i tasti di avvio della registrazione e di fine loop devete premerli ESATTAMENTE A TEMPO altrimenti Looper va per i fatti suoi. Sembra banale ma vi assicuro che all’inizio tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare.

Buoni loops!

 

Tags: , ,

Trackback from your site.

Comments (12)

  • Antonio Antetomaso

    |

    Vi segnalo, a corredo dell’articolo, anche un’ottima soluzione live looping tutta per iPad, il ciambelluto Loopy HD: http://loopyapp.com/. Ogni “ciambella” è una traccia audio e mediante gestures è possibile controllare gli aspetti principali del looping.

    Relativamente alla superficie di controllo TouchOSC per iPad, vi segnalo che ne esiste anche una versione per iPhone (nata successivamente all’articolo :-) ). Se la volete, contattatemi al mio indirizzo e-mail o su Facebook. Sarò ben lieto di inviarvela.

    Reply

  • mirko

    |

    Buongiorno a tutti,
    vi disturbo per un piccolo quesito: da tempo mi diverto a miscelare due o più tracce dance con l’ableton ma ho notato che la funzione di warping è molto più efficace per piccole porzioni di loop, mentre se devo applicare un warping (anche leggero) a tutta la traccia, questa ogni tanto si mangia dei transienti o crea piccoli effetti artificiali come di rallentamento.
    Invece ho visto che il Recyle della Propellerhead è una bomba anche passando da range di bmp molto distanti tra loro.
    La mia domanda è questa: ha senso prendere un file wave di 6 o 7 minuti, importarlo nel Recyle, affettarlo senza pietà poi esportarlo in formato.Rex per poi caricarlo in Ableton? Farei questo per provare a migliorare la qualità del warping.
    Spero di essermi spiegato

    Grazie

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      perché no?

      oppure, potresti warpare “pezzi” di traccia segmentandola in sezioni più corte

      comunque, è probabile che in presenza di file molto grossi, dovendo tenere conto di tante variabili, il meccanismo tenda a trascurare qualcosa…

      Reply

    • Attilio De Simone

      |

      Ciao Mirko, in linea di principio queste operazioni di modifica del tempo hanno un senso se fatte con i loop. In un brano di 6 o 7 minuti ci possono essere tanti fattori che entrano in gioco, tipo i rallentamenti/accelerazioni, i cambi di bpm i momenti costituiti solo da rumori, da silenzio o da pad senza strutture ritmiche di riferimento ben precise. A meno che il brano non sia costituito da 6-7 minuti di musica da discoteca con un andamento ritmico ben individuabile e senza cambi di bpm, i software non ti daranno il risultato che cerchi. Questo perchè i programmi (Recycle come la funzione di warping in Ableton) tagliano a “fettine” il file in corrispondenza dei transienti dei punti di riferimento (si usano spesso i punti i colpi percussivi) dell’andamento ritmico del brano. Quando interi brani di una certa lunghezza di solito queste conversioni di tempo vanno bene se vuoi allungare o diminuire di poco la lunghezza del brano, ma se vuoi spostare tutto il bpm di un brano in modo preciso, rischi di fallire perché gli elementi che entrano in gioco sono troppi. Per fare un lavoro completo dovresti tagliare a fettine tutto il brano suddividendolo quarto per quarto lavorando anche ad occhio o orecchio.

      Reply

      • mirko

        |

        Grazie mille.
        Sempre preziosissimi.

        Reply

  • mirko

    |

    Grazie Maestro.
    In realtà certi software tipo Traktor o MixMaister, a mio avviso hanno una musicalità migliore per mettere a tempo le tracce, come se l’algoritmo fosse più preciso, ma ovviamente Ableton non è nato per fare un semplice beatmatching per cui è anche accettabile per ora. Speriamo che migliorino nel futuro

    Reply

    • siro

      |

      Ciao a tutti. sono alle prime armi con il live looping, sto usando live! 9 con un piano elettrico e una pedaliera midi. per ora non ipad o altro. vorrei usare looper con ritmiche vocali (beatbox) e trovo difficoltà a 1)quantizzarle 2)fare in modo che ogni passaggio in overdub diventi una clip a sé stante. ho letto i consiglio di Antonio per evitare il drag su clip vuote ma non avendo un ipad sto’ provando a registrare direttamente sulla traccia dov’è attivo il looper ma non ho ancora trovato il settaggio giusto, mi sembra troppo macchinoso… qualche consiglio? grazie

      Reply

      • Antonio Antetomaso

        |

        Ciao,

        in merito alla quantizzazione devi prenderci un po’ la mano. Devi prestare attenzione a pigiare il pulsante di controllo di looper esattamente a tempo con la melodia che suoni, altrimenti Looper taglia le note o va fuori tempo. Un po’ di esercizio e andrai tranquillo.

        In merito a creare una clip per ogni passata di Looper, temo tu non abbia scelta: devi farlo a mano. Registri il primo loop e catturi in una clip, lasci Looper in modalità overdub, arricchisci il loop e catturi la seconda clip e così via.

        Se vuoi farlo velocemente ti server un controller come si deve: iPad o Launchpad o Akai APC o affini.

        Altrimenti non se ne esce. Guardati i video di Rheyne su Youtube. Ti insegnano un sacco di cose. A presto.

        Reply

  • siro

    |

    Ciao antonio, ti riscrivo visto che sei stato very gentile e… utile. passata l’estate ho deciso di acquistare ipad, nel frattempo ho fatto un po’ di pratica con looper. ma restano un paio di domande. 1)quando dici che “le tracce virtual instrument sono clonate in altrettante tracce audio” come fai? ho provato selezionando dall’input di una traccia audio qualsiasi la traccia dove risiede il looper ma in realtà avro’ entrambe monitorate, no? 2) se ho ben capito tu registri insieme clip vuota e il loop di looper? assegni lo stesso bottone di conductr a entrambe queste funzioni? scusa l’impedimento e grazie ancora… :-)

    Reply

  • Antonio Antetomaso

    |

    Ciao,
    per traccia clone io intendo una traccia audio che ha impostata come sorgente il virtual instrument agganciato alla traccia midi di cui vuoi catturare l’audio. In tal caso la traccia virtual instrument cattura clips midi, quella audio clips audio. Dato che Looper cattura sempre loops audio e mai midi ti conviene agganciarlo solo alla traccia audio e mappare lui con Conductr. Diverso è il discorso se hai già un altro Looper avviato e, quindi, il tempo impostato. In tal caso puoi avviare direttamente la cattura della clip midi usando sempre Conductr o (se ce l’hai) il Launchpad.
    Spero di essere stato chiaro. In caso chiedi ancora. :)

    Reply

  • Antonio Antetomaso

    |

    Comunque ti consiglio di leggere anche la mia serie sul Launchpad mini, in cui si parla ancora di live looping alla Rheyne. Da questa serie che stai leggendo a quella sul Launchpad mini ho affinato ancora di più le mie conoscenze in materia e le ho messe al vostro servizio.
    A presto.

    Reply

  • Immaginidalfronte

    |

    Ciao!

    Come fare però per passare rapidamente dal loop registrato in looper ad una clip audio collegata, senza dover trascinare il campione o usare il mouse?

    Reply

Leave a comment

Inserisci il numero mancante: *

ga('send', 'pageview');