Una chiacchierata con Monolake
Robert Henke, in arte Monolake, è uno degli artisti più interessanti del panorama elettronico europeo, non solo per le scelte artistiche e per il linguaggio espressivo adottato, ma per la militanza produttiva espressa attraverso il concepimento del più diffuso – piaccia o meno – programma di EmPRO attualmente diffuso sul pianeta: il suo Ableton Live, progressivamente arricchito di Granulator, Operator, Simpler/Sampler, Grain Delay, eccetera, è lo specchio del modus operandi di Henke e, caso più che raro, offre a tutti i musicisti elettronici la stessa piattaforma operativa concepita da un musicista per i musicisti.
Di Enrico Cosimi
Di questo e altro, abbiamo parlato con Robert durante l’edizione XI 2016 di Acusmatiq, in quel di Ancona (il ringraziamento va, ovviamente, al sempre ottimo Paolo Bragaglia, instancabile catalizzatore della complessa macchina organizzativa).
Parlare con Henke è stato facile: la sua squisita disponibilità a raccontarsi è ammirevole; registrare la conversazione lo è stato un pochino meno…
L’intervista ci è stata concessa dopo il soundcheck e durante il soundcheck dell’altrettanto interessante Byetone (al secolo, Olaf Bender) e ogni volta che, nel canalone del Lazzaretto Vanvitelliano, il P.A. pompava sulle basse, per un fenomenale gioco acustico, sparivano le basse dalla nostra telecamera.
Tanto è; godetevi l’intervista.
Buona visione.
Tags: Acusmatiq, Monolake, Robert Henke