Archive for giugno, 2017

I Pro e i Contro della musica digitale in rete

Written by Paolino Canzoneri on . Posted in Tutorial

“Chi più ne ha, più ne metta”. Si potrebbe usare questo detto comune e riferirlo espressamente alla mole oceanica di musica in formato mp3 disponibile nel web che colma e satura interi hard disk con una semplicità spiazzante. Parliamoci chiaro, ormai l’ascolto di tutto il quantitativo di musica digitale acquisibile e scaricabile con pochi click richiederebbe il tempo di almeno altre tre vite cadauno e il tutto accade con una serenità e una pacatezza che però mostra degli effetti collaterali non indifferenti. Ma andiamo in ordine.

Di Paolino Canzoneri

can 2

Il progresso tecnologico informatico degli anni 90 oltre a cambiare le nostre abitudini di vita, ha evidenziato per i files musicali quanto fosse necessario inventare un codice, un algoritmo in grado di ridurre la grandezza, ossia il “peso” del file, e allo stesso tempo preservare il più possibile la qualità del suono. Con la compressione dei file e l’invenzione del codec MP3 (per fare l’esempio storicamente più diffuso), si è arrivati a poter diffondere, scambiare, vendere e anche rubare praticamente intere discografie che una volta messe in rete non ne si può piu arrestare la diffusione, per non parlare della “sacrilega” separazione dei brani di concept album che non andrebbero separati e venduti singolarmente disgregando cosi l’opera complessiva.

Cosa hanno in comune Alexandre Dumas, il feedback e due teatri uno sopra l’altro?

Written by Luigi Agostini on . Posted in Tutorial

Riprendiamo la nostra storia parlando di una persona speciale che ho avuto tra l’altro la fortuna di conoscere anni fa e con la quale ho trascorso da poco una settimana lavorativa tra New York e Dallas visitando venues fantastiche e ascoltando soundscape allo stato dell’arte… Il nostro racconto infatti riprende dal momento in cui Steve Barbar, mentre lavorava come Advanced Products Manager di Lexicon, ricevette una richiesta di consulenza da un amico e collega, Neil Muncy.

Di Luigi Agostini

Elgin Winter Theatre, interior, theatre, 1989, photographer: Hill Peppard (City of Toronto Archives, Series 881, File 53_it0006).

Neil stava lavorando con la Heritage Foundation dell’Ontario al restauro di un teatro di varietà di Toronto che ha la caratteristica particolare di essere uno degli ultimi teatri “a due piani” esistenti. Si tratta in pratica di un complesso architettonico costituito da un teatro costruito esattamente sopra ad un altro teatro, che poi sarebbe diventato in seguito, come per mitosi, i teatri Elgin e Wintergarden. L’architettura del complesso doveva essere accuratamente restaurata in modo conforme all’originale. La sfida presentata a Muncy comportava la necessità di creare condizioni acustiche tali da consentire a tale luogo di ospitare una vasta tipologia di prestazioni.

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