Modellare il Roland Juno 106 – Prima parte
Ogni tanto, è necessario fare esercizio di programmazione prendendo uno strumento qualsiasi e provando a riprogrammarlo nelle sue funzioni principali. Questa volta, è il turno del classico Roland Juno 106, sintetizzatore polifonico (in origine) di fascia medio bassa, oggi assurto a notevole valore commerciale.
Attenzione! Quando diciamo “riprogrammare” una struttura di sintesi, intendiamo “costruire una struttura di sintesi che sia in grado di fare le stesse cose del modello preso in esame”; nulla garantisce che il nuovo strumento suonerà tale e quale all’apparecchio vintage; per questo genere di equivalenze, è sempre necessario procedere ad una fase successiva di confronto A/B.
Di Enrico Cosimi
Come è ormai tradizione, useremo per questo esercizio di ri-programmazione il classico dei classici Clavia Nord Modular G2 (si sarebbe potuto utilizzare anche Reaktor 6.x, ma da un certo punto di vista le cose sarebbero state meno divertenti).