XILS-lab lancia il miniSYn’X

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software

Chiunque abbia avuto a che fare con i polysynth degli Anni 80 rispetta e conosce il potente Synthex sviluppato da Mario Maggi e commercializzato dalla Elka; già in precedenza – nonostante una certa gelosia del progettista – XILS-lab ne aveva messo in cantiere una versione virtuale; oggi, è la volta di un general revamping targato miniSyn’X.

Di Enrico Cosimi

miniSynX 300dpi

Benedetto anche da sua santità Jarre in persona, il nuovo programma ospita tutte le funzioni timbriche e di controllo originariamente presenti nel Synthex, organizzandole in una chiara schermata operativa.

miniSyn’X è multi formato AAX, AU, RTAS, VST, può funzionare a 32 o a 64 bit ed è compatibile Mac/PC. La struttura è quella classica, con due oscillatori collegati tra loro da un duplice meccanismo di ring mod, con autobend/glide regolabile, che confluiscono in un filtro multi modo (LP 4, BP 1, BP 2, HP 2), poi in un amplificatore e poi nella storica sezione chorus multipla. Il tutto, è sotto controllo di due inviluppi ADSR, due oscillatori a bassa frequenza (uno più ampio e radicato nella struttura, l’altro dedicato alla performance) e uno splendido step/realtime sequencer a quattro tracce.

Grazie alla terza generazione dell’algoritmo zero-delay di XILS-lab, è ora possibile sfruttare tutta la cremosità della PWM e delle restituzioni virtual analog. I due synth angine simultanei possono essere combinati in modalità split/layer; sotto al cofano ci sono comunque prestazioni che erano negate allo strumento originale, con possibilità di personalizzare e potenziare la struttura timbrica nel numero dei componenti, nella quantità degli inviluppi e nella gestione approfondita della simulazione BBD Delay/Chorus.

Il prezzo introduttivo di 45 euro fa parte di un’aggressiva politica di vendita che prede anche l’upgrade alla versione full (nella quale, ogni voce può caricare un timbro differente).

Qui, ulteriori informazioni.

 

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