Verbos Touchplate Keyboard

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Una tastiera capacitiva è un meccanismo che, senza parti mobili, suddivide la superficie di un circuito stampato in diverse piazzole sensibili al contatto con le dita del musicista. In questo modo, da Buchla in poi, passando per EMS, Serge, Doepfer, Macbeth e altri, è possibile interpretare i punti di contatto come note cromatiche o, in maniera più ampia, come tensioni indirizzabili al controllo desiderato. In aggiunta, si può estrarre dalla pronuncia del contatto il tipo di Gate utilizzato e, successivamente, interpretare il fronte positivo del Gate come Trig. Una fase ulteriore della valutazione di lettura può convertire l’area coperta dal polpastrello in “pressione” o controllo dinamico. Tutto questo, con l’impressione di suonare sopra un disegno

Di Enrico Cosimi

verbos touchplate

La Verbos Touchplate Keyboard è la più recente addizione al mercato delle tastiere capacitive, non doppio formato come la Buchla di cui abbiamo parlato nella scorsa settimana, ma interamente dedicata alla gestione del formato Euro Rack. Come è facile immaginare, da apparecchi del genere non ci si devono aspettare prestazioni in linea con la miglior meccanica Steinway/Renner, quanto la possibilità di approcciare in maniera immediata, ma non convenzionale, la gestione di intonazione e articolazione nel proprio sistema modulare.

 

Strutturalmente, la Touchplate offre un’interfaccia utente ben chiara e priva di sorprese: trentadue piazzole capacitive organizzate come una tastiera cromatica, in grado di erogare tensione nel familiare standard 1V/Oct per il controllo degli oscillatori, più tensione di Gate e impulso di Trigger di durata fissa 10 millisecondi. Come in altri apparecchi dello stesso tipo, è possibile sfruttare la trasposizione d’ottava usando tre piazzole di transpose regolate su salti di 1 Volt; l’intonazione di CV può essere arricchita (bipolarmente) di una tensione variabile generata con altre due piazzole (Bend Up e Bend Down): in assenza di parti mobili, la tensione di pitch bend è proporzionale all’area impegnata dal polpastrello del musicista. L’uscita della sezione Bend è sommata al CV di tastiera, ma è resa disponibile anche attraverso una porta dedicata.

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Ci sono otto piazzole indipendenti, accordabili individualmente e collegate in somma su un’uscita dedicata: possono essere utilizzate come preset da impiegare nella performance o come valori immediatamente raggiungibili a discrezione dell’utente. Non ci sono uscite separate per le otto piazzole: le tensioni precedentemente regolate emergono dall’uscita CV dedicata sotto forma di bus complessivo; allo stesso modo, sono disponibili i segnali di Pressure e Gate.

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L’apparecchio, che può essere alimentato direttamente con un power pack da 9-15V in corrente continua, offre quindi le seguenti connessioni:

  • Main Keyboard: CV (Key + Bend+Octave), Pressure, Gate, Trigger.
  • Bend: CV Out.
  • Microtonal Key: CV, Pressure, Gate.

La dimensione dichiarata è 84 HP (occupa un’intera fila di cabinet Doepfer tradizionali), l’assorbimento è pari a 120 mA @ +/-12V e la profondità skiff friendly è pari a 27 millimetri.

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