Rupert Neve Designs open day – VIP event
Il 25 marzo scorso, grazie a Midiware, abbiamo avuto la possibilità di passare qualche ora con la console RND 5088 e altri componenti della stessa casa. L’occasione era ghiotta per tre ragioni: provare direttamente le funzionalità e ascoltare il suono della macchina; scambiare opinioni e considerazioni con gli altri partecipanti all’evento.
di Emiliano Girolami
Arrivato nella show room della sede Midiware di Roma (importatore ufficiale del brand) abbiamo subito avuto modo di incontrare Josh Thomas (fondatore e General Managed di RND) che ci ha raccontato dell’incontro con Rupert Neve avvenuto nei primi anni del millennio e di come, quasi naturalmente, dall’incontro scaturì l’azienda che ha sede in Wimberley in Texas. La cittadina non è lontana da Austin e questa, oltre a essere la capitale dello stato americano, ospita una delle scene musicali più floride degli Stati Uniti. Una location ottimale per chi ha intenzione di costruire oggetti che aiutino i musicisti a suonare meglio.
Il compito di descrivere le funzionalità della console è stato affidato a Tim Hurrel (European Sales Manager). La macchina è sul mercato da qualche anno. Ha una struttura fortemente modulare ed è composta da tre sezioni principali:
- VU Bridge: dedicata al metering che è rigorosamente a bobina mobile
- Penthouse Frame: rack destinato a raccogliere i moduli della serie Shelford per gestire Mic Pre, Coil Equalizer e Compressor
- 5088 Master: Mixer di linea a 16 canali a cui si affiancano 8 group buss, 8 mandate aux, 4 stereo effect return e lo stereo output buss.
Ogni sezione esiste anche in versione Expansion per ottenere la configurazione dei canali che si desidera. Su richiesta è possibile inserire automazione e controllo remoto della DAW.
I circuiti lavorano in Classe A con una alimentazione a 90V e con soli componenti discreti. I trasformatori sono progettati espressamente per ottenere prestazioni al top. La banda passante arriva a quasi 100KHz.
La macchina a disposizione per l’evento era configurata con 16 canali di linea e 8 moduli Shelford (4 Pre-Eq 5052 e 4 Eq-Comp 5051). Oltre questi erano cablati in insert anche alcuni moduli della serie 500, uno Shelford Channel e un Master Buss Processor.
Struttura completamente modulare e connettività praticamente illimitata garantiscono la possibilità di rispondere a ogni esigenza.
Terminate le fasi di presentazione si è passati alle sessioni pratiche. Il contatto diretto ci ha fatto apprezzare da subito il livello top della costruzione e la facilità operativa. La console si utilizza senza leggere il manuale grazie al layout chiaro e alle serigrafie chiare e facilmente leggibili. Il suono è, ovviamente, di impronta Neve. Questo può, tuttavia, essere molto pulito e rispettoso dei transienti (100KHz di banda fanno egregiamente il loro lavoro) se non si spinge troppo con i livelli e si esclude il ricorso alla funzione Silk disponibile in più punti (in funzione dei moduli della configurazione specifica). Durante i test abbiamo provato anche a saturare tutti gli ingressi e il Master Buss inserendo anche la funzione Silk ove possibile. Il suono si è ovviamente ingrossato e le armoniche erano belle presenti. Il tutto rimaneva comunque perfettamente intellegibile, senza impastare e di alta qualità, lontanissimo dalle marmellate sonore che si ascoltano su alcune produzioni moderne.
Le opinioni dei presenti erano tutte concordi in termini di qualità e professionalità della realizzazione. Qualcuno ha messo in evidenza che inserire una macchina di questo tipo in studio ne caratterizza fortemente la sonorità. Questo è vero. La macchina ha carattere da vendere e rappresenta l’evoluzione migliore di un suono che ha fatto la storia.
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