Primal Audio FM4: la sintesi FM in una schermata

Written by Attilio De Simone on . Posted in Software

I malcapitati possesso di uno strumento della famiglia di apparecchi Yamaha basati sulla sintesi FM non potranno che ripensare al tempo inevitabilmente perso nella programmazione delle proprie macchine confrontando la semplice schermata operativa dell’ interessante app per ipad, FM4 di Primal Audio.

Di Attilio De Simone

fm4

Ragionando col senno di poi, nonostante la diffusione planetaria della sintesi FM grazie alla serie fortunata di strumenti a marchio Yamaha, gli apparecchi dei primi anni ‘80 sono stati prevalentemente utilizzati dai musicisti quasi come dei semplici expander di suoni, vista l’estrema difficoltà di programmazione, molti rinunciarono al sound design per dedicarsi all’esecuzione utilizzando le tante e costose card messe a disposizione dai programmatori professionisti.

Oggi le cose sono cambiate radicalmente e la sintesi virtuale ha dato il suo contributo alla sintesi FM per restituirla all’utenza in tutto il suo potenziale.

FM4 dice la sua offrendo in una sola schermata tutto il suo potenziale di sintesi sonora.

Il motore sonoro è basato su 4 oscillatori concatenabili liberamente tramite il pulsante di Routing.

Per ogni oscillatore possiamo impostare il livello di volume, i 4 parametri dell’inviluppo sul volume ADSR, il pitch e la forma d’onda (sono offerte le forme d’onda presenti sul modulo TX81Z), l’intensità dell’LFO, della velocity e del tracking.

I parametri generali sono legaati alla selezione della monofonia/polifonia/legato, dell’unisono (da 0 a 4 voci) al glide (molto interessante sui suoni polifonici), all’LFO (selezione della forma d’onda, del rate e dell’escursione del pitch), al pitch envelope (decay, curva di inviluppo e escursione possibile da -3 a +3).

Molto utile è risultato l’arpeggiatore interno, il quale, con soli tre comandi (andamento, rate e range) riesce a garantire un ottimo valore aggiunto.

E’ possibile selezionare anche il modello di comportamento sonoro, che attinge a tre modelli di riferimento dell’epoca d’oro della FM.

Completano l’opera un potenziometro per il volume master, per il feedback, un comando per impostare il tempo (è disponibile anche l’opzione di tap tempo) e le classiche rotelle di pitch e mod wheel (che in questo caso è chiamata LFO).

Una sola schermata, tutti i comandi accessibili facilmente e la FM può davvero essere apprezzata al pari di altre tecniche di sintesi che hanno goduto di interfacce di controllo molto meglio strutturate.

Il suono di FM4 è molto convincente e presente. La limitazione sul numero di oscillatori disponibili non consente di ottenere i risultati sonori molto sofisticati tipici dello strumento principe di questa forma di sintesi (la DX7), ma le nuove funzioni disponibili (la selezione del modello sonoro di riferimento, l’arpeggiatore, ecc.) unite ad un’estrema facilità nella programmazione rendono l’FM4 un synth molto piacevole da programmare e con un suono ben strutturato e facilmente riconoscibile. Si sente la mancanza di qualche effetto, avere un choru, un delay e un riverbero non avrebbe guastato, anche se si può ovviare facilmente al problema grazia alla grande disponibilità di effetti di ottima qualità offerti per il mondo ios.

Nota dolente: manca il supporto Audiobus. Va detto però che la Primal Audio ha dichiaranto che in un futuro aggiornamento questa piattaforma (ormai diventata un vero e proprio standard per ambiente ios) sarebbe stata supportata.

Qui, altre informazioni

 

 

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Comments (4)

  • Efrem

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    Perché ho come l’impressione che ultimamente moltissime software house (se non quasi tutte) puntano più a sviluppare app. per ipad, itouch, i phone, i all e chi più ne ha ne metta, rispetto a software per computer ? E’ una questione di costi ? Cioè guadagnano più e spendono meno a fare questi programmi, oppure è solo moda e tendenza ? Grazie

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    • Enrico Cosimi

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      è una questione legata al bacino di utenza: iPad et similia “tirano” più del mercato laptop e, per ora, hanno minor affollamento di produttori…

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  • Rigel

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    Ciao Efrem, da utente Mac e iPad, nonostante molte app musicali per iOS siano evidenti fuochi di paglia (sulla carta fantastiche, ma immature nella sostanza) posso dirti che su iPad trovo infinitamente più comodo “divertirmi” con un synth o drum machine. Per non parlare dei costi ridicoli, dell’immediatezza degli aggiornamenti, della possibilità di installare e disinstallare in maniera indolore senza alcun tipo di seriale o protezione hardware.

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  • Rigel

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    Carissimo Attilio, ho scaricato l’app e per certi versi è un sogno, dato che amo l’FM. Tuttavia accuso una latenza abbastanza fastidiosa, e credo proprio che determinate patch in stile DX7 perdano tantissimo senza la risposta alla velocity.

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