Piccolo dizionario KORG MS-20 : Synth generico

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Tutorial

In uno dei più popolari social network, sta girando da qualche ora uno scambio di opinioni relativo alla terminologia seminale (e, per certi versi, non standardizzata) adottata da KORG sullo storico sintetizzatore KORG MS-20. Per questo motivo, complice il blocco forzato da 35° esterni e la comoda vicinanza di un ventilatore Marelli degli Anni 20, eccoci a stendere un dizionario KORG MS-20 : Synth generico.

Di Enrico Cosimi

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Vogliatelo prendere come un divertissement innocuo. Buona lettura.

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Pannello frontale – sezione comandi

Voltage Controlled Oscillator 1

Wave Form: è il selettore di forma d’onda che si vuol far generare al primo oscillatore; le opzioni comprendono triangolare, dente di sega, impulsiva a simmetria variabile, rumore.

PW (Pulse Width): è la regolazione di simmetria dell’impulso, dal 50% con le sole armoniche dispari, al 100%, con la totale perdita del segnale, attraverso tutte le gamme possibili della nasalità rettangolare.

Scale: é la regolazione di ottava. L’ottava più bassa corrisponde alla regolazione 32′ (due ottave/24 semitoni sotto all’intonazione nominale di tastiera), l’ottava più alta corrisponde a 4′ (un’ottava/12 semitoni sopra all’intonazione nominale di tastiera).

 

Voltage Controlled Oscillator 2

Wave Form: è il selettore di forma d’onda che si vuole far generare al secondo oscillatore; le opzioni sono sottilmente diverse da quelle disponibili nel primo oscillatore e comprendono dente di sega, quadra, impulsiva e Ring Modulation (Modulazione ad anello, cioè somma e sottrazione delle due onde quadre prodotte da VCO 1 e VCO 2).

Pitch: è la regolazione d’intonazione del secondo oscillatore rispetto al primo. L’escursione pari a +/- 5 semitoni permette di eseguire intervalli paralleli VCO 1 – VCO 2 lungo tutta la tastiera. L’intonazione generale dello strumento è regolata con il controllo Master Tune (vedi sotto).

Scale: è la regolazione di ottava per il secondo oscillatore. Anche in questo caso, vale la stessa logica che ha guidato la scelta delle forme d’onda a corredo del VCO 2: una sottile differenza con VCO 1 per offrire maggior flessibilità d’uso. L’escursione varia da 16′ fino a 2′.

 

Gestione delle modulazioni di frequenza-Frequency Modulation

MG/T.EXT: governa l’intensità della modulazione di frequenza applicata ai due oscillatori e ricevuta dal Modulation Generator (cioè, dal Low Frequency Oscillator) o dal segnale eventualmente collegato alla presa TOTAL sulla Patch Bay. In assenza di collegamenti esterni, il comando permette di dosare il vibrato o il trillo prodotto dal modulo MG/LFO.

EG1/EXT: governa l’intensità della modulazione di frequenza applicata ai due oscillatori e ricevuta dal modulo EG1 (Envelope Generator 1) o dal segnale eventualmente collegato alla presa FREQ sulla Patch Bay. In assenza di collegamenti esterni, il comando permette di dosare l’ampiezza del pitch envelope ottenuto grazie a EG1/Envelope Generator 1.

 

Controlli generali di intonazione e gestione tastiera

Master Tune: regola globalmente l’intonazione del KORG MS-20 permettendo di accordarlo con altri strumenti. Ai bei tempi analogici, era praticamente indispensabile accordare il sintetizzatore alla tastiera archi, tutti e due al piano elettrico o all’Hammond…

Portamento Time: definisce il tempo di integrazione imposto ai salti d’intonazione eseguiti sulla tastiera.

 

VCO Mixer

VCO 1 Level: ovviamente, regola il volume in uscita al primo oscillatore e inviato al blocco dei due filtri.

VCO 2 Level: come sopra, dedicato al secondo oscillatore.

 

Voltage Controlled Highpass Filter

E’ il filtro passa alto (toglie le basse, ma se usato senza inviluppo e con tanta enfatizzazione, può anche pompare le basse. Occhio).

Cutoff Frequency: regola la frequenza di taglio, cioè il punto dal quale inizieranno a sparire le basse nel segnale passante.

Peak: è la resonance, o emphasis, o regeneration, o Q, insomma la quantità di segnale in ricircolo nel filtro che, se portata a livelli esasperati, manda in auto oscillazione il circuito facendolo oscillare.

 

Voltage Controlled Lowpass Filter

E’ il filtro passa basso (toglie le acute).

Cutoff Frequency: regola la frequenza di taglio, cioè il punto dal quale inizieranno a sparire le acute nel segnale passante.

Peak: è la resonance, o emphasis, o regeneration, o Q, insomma la quantità di segnale in ricircolo nel filtro che, se portata a livelli esasperati, manda in auto oscillazione il circuito facendolo oscillare.

 

Gestione della modulazione di Cutoff Frequency per i due filtri

E’ uno dei pochi punti veramente involuti nel MS-20: occorre sempre tenere presente che l’architettura di modulazione dello strumento prevede due bus indipendenti di modulazione, ciascuno dei quali può ricevere due sorgenti, una collegata internamente e l’altra collegabile in Patch Bay a discrezione del musicista. Come è facile immaginare, quando si collega qualcosa in Patch Bay, il segnale interno viene scartato. In questo modo, tanto il filtro High Pass, quanto quello Low Pass – che, ricordiamo, sono collegati in serie non modificabile – hanno controlli per l’automazione della Cutoff Frequency relativi a:

MG/T.EXT: In alternativa di connessioni alla porta TOTAL nella Patch Bay, il controllo dosa la quantità di wah wah, cioè di modulazione ciclica ricevuta dal Modulation Generator (ovvero, dal modulo LFO di bordo). Quando qualcosa viene collegato alla porta TOTAL, MG si fa da parte e il filtro può essere aperto con la sorgente desiderata dal musicista e scelta tra quelle disponibili.

EG2/EXT: in assenza di connessioni alla porta Cutoff Freq sotto al box Voltage Controlled HP Filter disegnato in Patch Bay, il filtro High Pass riceve il segnale elaborato dal modulo EG2/Envelope Generator 2. Se il musicista connette qualcos’altro alla porta sunnominata, l’inviluppo 2, cortesemente, si fa da parte. La stessa cosa è valida per il filtro Low Pass, ma – in questo caso – il segnale EXT dovrà essere collegato alla porta Cutoff Freq sotto al box Voltage Controlled LP Filter.

 

Modulation Generator 

E’ un oscillatore a bassa frequenza (per i picciotti che sono andati a Broccolino: Low Frequency Oscillator). Produce i segnali di modulazione ciclica a bassa frequenza necessari per realizzare vibrato, wah e tremolo. I comandi disponibili sono:

Wave Form: la variazione progressiva tra dente di sega, triangolare e rampa. Attenzione! Il modulo MG produce anche onde quadra e impulsiva a simmetria variabile, ma queste sono raggiungibili esclusivamente attraverso patching sul pannello collegamenti; internamente, lo strumento lavora solo con dente di sega, triangolare, rampa.

Frequency: la velocità di modulazione, visualizzata dal piccolo LED rosso incolonnato sopra ai due controlli. Dal momento che il circuito è analogico ed economico, non è possibile subordinare o sincronizzare in alcun modo la velocità di modulazione a clock o BPM ricevuti dall’esterno (occorre usare altre sorgenti di modulazioni esterne e collegarle, dopo averne valutato la compatibilità elettrica, alla Patch Bay del KORG MS-20).

 

Envelope Generator 1

E’ un inviluppo particolare, composto da:

Delay Time: il ritardo iniziale prima che parta lo stadio di…

Attack Time: il tempo necessario a collegare il minimo livello al massimo livello in uscita

Release Time: il tempo necessario, al Gate Off, per tornare al minimo livello

 

Envelope Generator 2

E’ un inviluppo composto da:

Attack Time: il tempo necessario, calcolato dal Gate On, per raggiungere il massimo livello previsto.

Decay Time: il tempo necessario per collegare il massimo livello con il Sustain Level (attenzione…).

Sustain Level: il livello energetico mantenuto tutto il Gate On e interrotto solo dalla transizione Gate Off. Il modulo EG2, in maniera non documentata nelle versioni vintage, mini e kit, ma documentato nella nuova versione m, lavora in maniera unipolare nella sua connessione per l’Amplitude Control e bipolare per la sua connessione alle Cutoff Frequency. In questo modo, sui due filtri, il Sustain Level ha – contrariamente a quanto ipotizzabile attraverso le serigrafie di pannello – uno Zero Volt centrale “a ore 12”, un -1 raggiungibile con completa chiusura antioraria e un +1 a completa apertura oraria. Musicista avvisato…

Release Time: il tempo di rilascio calcolato al Gate Off, per collegare il Sustain Level (quale che esso sia) con il minimo livello raggiungibile.

Hold Time: il prolungamento arbitrario del Gate On anche dopo aver lasciato il tasto.

 

La prossima volta, parleremo delle connessioni di Patch Bay e della sezione ESP. 

 

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