Make Noise STO Sub Timbral Oscillator
Il nuovo Sub Timbral Oscillator prodotto da Toni Rolando copre le principali funzioni richieste a un oscillatore, senza incartarsi nei comportamenti più esoterici che – per capirci – hanno fatto la fortuna del ben più costoso DPO. Cosa rara, questa volta la nuova entry Make Noise è calibrata per costare il giusto e per risultare irresistibilmente alternativa a quanti vogliano tirar fuori suoni di base da processare nei successivi step di lavorazione.
Di Enrico Cosimi
STO è disegnato per produrre onde sinusoide, variabile e sub oscillazioni, con comportamenti di hard sync e fm lin/exp. Il circuito genera una triangolare che, successivamente, è processata per estrarre le altre forme d’onda; orecchie particolarmente allenate sono in grado di riconoscere la generazione dalla dente di sega dalle timbriche prodotte dalla triangolare. Sia come sia, STO può essere sonoramente alternativo. Come è facile immaginare, il comportamento di forma d’onda variabile permette di alternare con facilità contenuti armonici drasticamente differenziati.
Le connessioni d’uscita comprendono le prese per Variable Shape, Sine Shape e Sub Out (la massima ampiezza raggiungibile è pari a 12 V picco/picco); la frequenza può essere regolata con il grosso potenziometro di Coarse Tune (nove ottave tra 8 e 4000 Hz) e il più ridotto trimmer di Fine (più o meno due semitoni e mezzo).
Come tradizione Make Noise, gli ingressi di modulazione processati sono dotati di regolatore a doppia funzione: indice di modulazione per eventuali segnali di controllo ricevuti dall’esterno o somministratori di costanti nel comportamento stand alone.
L’ingresso di modulazione di frequenza lineare permette di ottenere con facilità timbriche armonicamente complesse e; l’intensità della modulazione è, lo accennavamo in precedenza, dosabile a discrezione del musicista. Anche lo shape, cioè il profilo della forma d’onda variabile, è regolabile da pannello o modulabile a distanza attraverso tensione di controllo DC unipolare. L’intonazione dell’oscillatore è gestibile in maniera esponenziale (per comportamenti teoricamente melodici) per un’escursione pari a 10 ottave; se la modulazione avviene in banda audio, si generano suoni molto complessi.
Il ciclo della forma d’onda, quale che essa sia, può essere resettato al Gate On collegato all’ingresso S-Gate (per assicurare coerenza di fase all’emissione); in maniera simile, si può subordinare l’intonazione del modulo STO ad un’eventuale segnale master collegato all’ingresso di Hard Sync.
Come è facile immaginare, la onda Sub, prodotta per comparazione e divisione, è una potente rettangolare adatta al rinforzo delle parti di basso. Il comportamento variabile sposta il timbro dalla condizione di sole armoniche dispari a quella di sole armoniche pari.
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