Bitwig Polysynth: appunti per la navigazione facilitata – Terza parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Recording, Software, Tutorial

Chiudiamo “l’argomento Polysinth” affrontando le capacità d’integrazione con FX  e sorgenti di modulazione esterne.

Di Enrico Cosimi

Polysynth 01 Apertura copia 2

Inserimento di componenti FX

Con il tasto FX, si abilita la possibilità di concatenare/inglobare un processore effetto nella strip già impegnata da Polysynth; dal menu a comparsa, è possibile scegliere il trattamento audio dedicato (nell’esempio riportato qui sopra, un Single Delay sincronizzato al BPM di progetto).

Polysynth 14 FX

A sua volta, il processore effetti può offrire la possibilità di ulteriori concatenazioni; sempre nell’esempio qui sopra, il percorso audio di Feedback può essere sottoposto a saturazione generata con il modulo Distortion.

Polysynth 15 Note FX

Inserimento di componenti Note FX

Allo stesso modo, con il selettore Note FX, si predispone Polysynth a ricevere l’elaborazione sviluppata dai moduli di trattamento (arpeggiatori, sequencer, eccetera) nei confronti delle note MIDI prodotte dal musicista.

L’immagine qui sopra, riproduce un Arpeggiator che sgrana gli accordi impostati sulla master keyboard e li fa eseguire al Polysynth.

Polysynth 16 MOD FX

Inserimento di controller esterni

Senza sprofondare nel funzionamento della DAW Bitwig, ricordiamo che è possibile aggiungere a Polysynth strutture esterne di controllo automatizzate/automatizzabili.

Previa loro selezione, basta cliccare sul “+” a sinistra dello strumento, sarà necessario abilitarne il tasto FX e, successivamente, trascinare Polysynth sul “+” verde scuro visibile nella fascia verticale destra del modulatore.

L’immagine qui sopra riproduce un doppio LFO usato per controllare il parametro Filter Osc FM di Polysynth; lo stesso strumento, come visto in precedenza, è fatto arpeggiare dal componente Note FX Arpeggiator precedentemente instanziato.

 

Desiderata

Non sarebbe male prevedere un modo, alla Massive, per visualizzare o quantomeno per suggerire la coesistenza di diverse sorgenti di modulazione sulle stesse destinazioni; c’è una finestra contestuale, visualizzabile con click destro, ma non è il massimo della comodità.

 

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