Arturia JUN-6V. Semplice ed efficace
Dopo il successo planetario del Roland Jupiter-8, per il popolare marchio giapponese si rese necessario affiancare modelli più economici dotati di un corredo ridotto di prestazioni: il primo Juno-6 (privo di memorie), seguito dal Juno-60 (dotato di memorie e predisposto al collegamento DCB-Digital Communication Buss) e dal Juno-106 (con il MIDI) definirono il nuovo standard di polifonico economico un oscillatore/un inviluppo. Oggi, nella V-Collection 8, Arturia ha recuperato le prestazioni dello strumento originale, rinforzandole con un corredo di aggiunte efficaci e poco invasive.
Di Enrico Cosimi
Senza annegare nella storia dei tre modelli, e nel fin troppo conosciuto funzionamento, vi rimandiamo a questo articolo, scritto in tempi ormai lontani…
http://www.audiocentralmagazine.com/case-study-roland-juno-60/
Il JUN-6V è un sintetizzatore polifonico fino a 36 voci, che offre la consueta doppia implementazione Standard e Advanced caratteristica di Arturia. La struttura di base si articola attorno al DCO – Digital Controlled Oscillator, che genera simultaneamente onda quadra a simmetria variabile, onda rampa, sub oscillazione onda quadra all’ottava inferiore e white noise. I quattro segnali sono processati in un filtro Low Pass -24dB/Oct risonante e in un VCA. In uscita, tutte le voci di polifonia passano dentro un unico High Pass Filter (su cursore nelle prime due versioni, con selezione a cinque posizioni nell’ultima versione) che influenza globalmente la polifonia dell’apparecchio. Un efficace chorus BBD analogico, non proprio silenzioso, offre due percorsi di modulazione diversi per velocità e intensità sommabili tra loro.
Nella versione Standard, i controlli provengono da un unico generatore d’inviluppo ADSR indirizzabile su Cutoff e Level (l’amplificatore, in alternativa, può essere attivato dal Keyboard Gate sacrificando il Release Time), un Low Frequency Oscillator triangolare indirizzato a Pitch, PWM, Cutoff, una coppia di Bender e Modulation Wheel che lavorano su DCO Pitch e VCF Cutoff (Bender) o su LFO Mod Amount. Completa il tutto il classico Arpeggiator Roland con tre modi (U, U/D, D) su massimo tre ottave di escursione.
Le aggiunte Arturia alla versione Standard sono facilmente identificabili e rendono ancora più divertente lavorare con lo strumento:
- Le voci di polifonia possono essere impilate in Unison e distanziate usando il controllo Detune; è possibile scegliere quante voci si vogliono ammassare, da un minimo di 2 ad un massimo di 6. Ricordiamo che la polifonia dell’apparecchio può raggiungere, CPU permettendo, 36 voci simultanee.
- Con la LFO MOD Wheel, si regola la quantità di vibrato/wah prodotta dal Low Frequency Oscillator del pannello comandi, indirizzandola verso DCO e VCF. Due cursori permettono di definire il valore massimo raggiungibile col fondo scala della rotella.
- Il comportamento Chord può essere arricchito grazie alla selezione di un accordo preconfigurato o liberamente configurabile dall’utente.
- Il funzionamento dell’apparecchio può essere invecchiato liberamente passando attraverso i tre livelli di Voice Calibration Good, Average e Poor; allo stesso modo, si può attivare o disattivare il Chorus Noise.
- Il Delay Time del LFO è regolabile in modo lineare/Fade In o come semplice tempo di ritardo che anticipa l’emissione a piena ampiezza.
- Nella sezione VCA, oltre a scegliere articolazione da parte di ENV e Gate, è possibile richiamare il controllo da parte di ENV2 (vedi sotto).
Il modo Advanced
Attivando, in alto a destra, il comportamento ADVANCED, si arricchisce il funzionamento di JUN-6V con:
- Tre linee di Assign. Le sorgenti Mod Wheel, Velocity e Aftertouch possono essere inviate (attraverso amount bipolare) a numerose destinazioni Global, Oscillator, Filter, Envelopes, LFOs, Effects.
- LFO 2. C’è un secondo oscillatore a bassa frequenza regolabile in Sync, con forma d’onda selezionabile (sine, ramo, triangle, saw, square, rnd), con Retrig disattivabile o configurabile mono/poly. Il segnale di modulazione elaborato può raggiungere due destinazioni selezionabili con amount bipolare. L’elenco delle destinazioni è lo stesso previsto per la pagina Assign.
- ENV 2. Il secondo generatore di inviluppo ADSR sfrutta due bus di modulazione, sempre con amount bipolare. L’elenco di destinazioni possibili è sempre lo stesso.
- Processore Effetti a due slot (Delay e Reverb) con possibilità di sincronizzazione sul MIDI Clock e personalizzazione dei parametri.
Regolazioni e settaggi
Cliccando sull’ingranaggio in alto a destra si raggiungono le quattro sotto pagine relative a Settings, MIDI, Macro e Tutorials.
Settings
Si decide il canale MIDI e, a livello di Preset, il comportamento Play Mode (Low, Last, High), il numero delle voci in unisono e in normale condotta polifonica.
MIDI
Permette di accedere alle mappature MIDI Learn, elencandole – evviva! – in un unico foglio elettronico incolonnato per Ch, CC, Control, Min e Max. É possibile personalizzare le operazioni specificando un MIDI Controller Arturia tra quelli disponibili all’interno del menu a tendina dedicato. Le configurazioni MIDI faticosamente messe a punto possono essere salvate e alternate a seconda dell’hardware disponibile.
Macro
La nuova organizzazione Arturia predispone una serie di quattro Macro per semplificare la personalizzazione di Brightness, Timbre, Time e Movement. Ciascuno dei quattro comandi, localizzati nella Footbar della schermata principale e sottoponibili ad automazione MIDI, può essere personalizzato specificando un numero significativo di parametri simultaneamente raggiunti dal controllo. In questo modo, con il comando Time si può influenzare Envelope 1 Decay da un minimo di 0.020 ad un massimo di 0.830, Envelope 1 Release da un minimo di 0.00 ad un massimo di 0.770, Envelope 1 Attack da un minimo di 0.00 ad un massimo di 0.732 ruotando un solo controllo. Come è facile immaginare, è necessario avere le idee chiare su cosa agganciare alla macro desiderata. La regolazione è indipendente patch per patch.
Tutorials
Un’altra gradevole aggiunta Arturia: ciascun componente della V-Collection 8 è dotato di una serie di tutorial online localizzati e organizzati per sezione di appartenenza. Si può imparare a usare JUN-6V anche senza aprire il manuale operativo (cosa che, come tutti sanno, nuoce gravemente alla salute…).
Conclusioni
Il suono c’è tutto: essenziale, basico, divertente, privo di fronzoli inutili. Con le aggiunte del menu Advanced, è possibile portare JUN-6V verso destinazioni timbriche proprie dei modelli superiori. La sincronizzazione col Clock MIDI e la gestione delle MIDI Automation sono vincenti.
Da provare.
Tags: arturia, JUN-6V, V-Collection 8